Estratto dell’articolo di Emanuele Gamba per repubblica.it
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Javier Zanetti dice: voglio evitare il Real perché la Champions sembra fatta apposta per loro. Ha ragione, il peso della storia e quella congenita affinità di Madrid con la Coppa dei Campioni sono elementi che in passato (anche soltanto l'anno scorso, per esempio) sono stati dirimenti, ma non ci sono dubbi sul fatto che il Manchester City sia più forte. Per la precisione, è di gran lunga la squadra più forte del mondo e sta diventando sempre meno vulnerabile. Il Real ha il fascino, il carisma e il senso di superiorità trasmessi dal vincitore seriale, però è anche una formazione difettosa, in certi aspetti un po' logora e con una struttura più adatta alle caratteristiche dell'Inter. Inzaghi dice che una vale l'altra, ma forse forse preferirebbe evitare Guardiola.
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Il City non ha mai vinto la Champions e questo è un tarlo che rode gli inglesi e specie Guardiola, che, dopo i trionfi di Barcellona, in Europa ha fallito, e spesso per sua grandissima colpa, sia con il Bayern sia a Manchester. Ha quasi sempre perso con formazioni di levatura inferiore (andando a ritroso: Real, Chelsea, Lione, Tottenham, Liverpool, Monaco) e troppe volte Pep è stato vittima di astruse improvvisazioni tattiche che hanno fatto il gioco degli avversari. In questa stagione, però, il City è una squadra più "normale".
Guardiola s'è fatto comprare il centravanti più forte in circolazione
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Il Real è una squadra più leggibile, più prevedibile, più classica, più affidabile ma anche globalmente più debole. (…)Gioca all'italiana: per molti versi somiglia all'Inter.
La chiave di tutto è Vinicius, ma lo era anche Leao del Milan: Inzaghi gli ha messo un lucchetto e buonanotte.
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erling haaland con la pozione fatta di latte appena munto e cavolo 2
erling haaland