1 - MOSCA, ADDIO A BALTICI NON NUCLEARI SE ADESIONE A NATO
(ANSA) - "Ci si può dimenticare dei Baltici non nucleari se Svezia e Finlandia si uniscono alla Nato". Lo ha scritto su Telegram Dmitrij Medvedev, vice presidente del consiglio di sicurezza della Russia, citato dalla Tass.
"La Russia rafforzerà i suoi confini occidentali se Svezia e Finlandia si uniranno alla Nato, la lunghezza del confine terrestre dell'alleanza con la Russia sarà più che raddoppiata. Naturalmente, sarà necessario rafforzare questi confini", ha osservato.
2 - FRONTE NORD
Monica Perosino per “La Stampa”
le premier di finlandia e svezia
Per capire la guerra d'aggressione scatenata da Vladimir Putin in Ucraina avremmo tutti voluto entrare nella testa del presidente russo. Lo vorremmo adesso ancora di più, adesso che il suo errore strategico, paradossale e dalle terribili conseguenze, ha determinato l'esito che, proprio lui, aveva indicato come "causa" dell'offensiva militare in Ucraina: l'allargamento della Nato a Est.
vladimir putin
L'enorme errore strategico di Putin si è manifestato in tutta la sua compiutezza ieri a Stoccolma, con la stretta di mano tra la premier finlandese Sanna Marin e la svedese Magdalena Andersson che, insieme, hanno annunciato in maniera decisa che l'adesione all'Alleanza atlantica guidata dagli Stati Uniti «è sempre più probabile».
Evidentemente questo non era l'obiettivo di Vladimir Putin quando ha scatenato la sua offensiva, ma ormai è decisamente troppo tardi. Che la svolta degli scandinavi non sia un fatto da poco lo dimostra l'immediata minaccia di Mosca che ha promesso «conseguenze militari e politiche» per Helsinki e Stoccolma e l'11 aprile ha inviato al confine con la Finlandia mezzi militari pesanti, compresi i sistemi di difesa costiera.
mappa di svezia e finlandia
Sembra, dunque, che non sarà affatto l'Ucraina a entrare nella Nato - il presidente Volodymyr Zelenskyj ha rinunciato pubblicamente alla candidatura del suo Paese - ma Svezia e Finlandia, che sono partner ma non membri dell'Alleanza e, soprattutto, sono storicamente "neutrali". Una svolta storica per i due Paesi a guida socialdemocratica che fino al 24 febbraio erano fortemente contrari a entrare nell'alleanza. Ma, come dice la premier Andersson, «c'è un prima e c'è un dopo il 24 febbraio».
finlandia e svezia entrano nella nato 2
Oggi, la maggioranza dell'opinione pubblica in entrambi i Paesi, spaventata dall'aggressione russa, ha cambiato idea. Basta guardare una mappa dell'Europa per capire cosa significa per Putin, e non solo per Putin, il potenziale nuovo allargamento: addio all'Istmo d'Europa, esistenziale linea rossa che il Cremlino ha cercato di consolidare, benvenuta linea del Trimarium (Baltico, Adriatico, Nero) avamposto della Nato verso la Federazione Russa.
A spingere il piede sull'acceleratore è soprattutto la Finlandia, con la premier Marin che annuncia che il suo Paese - che condivide un confine di quasi 1.300 chilometri con la Russia - deciderà se candidarsi all'entrata nella Nato «entro poche settimane».
finlandia e svezia entrano nella nato 1
«Penso che accadrà abbastanza rapidamente», ha fatto sapere la leader socialdemocratica, sottolineando di voler evitare che accada in Finlandia quanto successo in Ucraina: «Non vogliamo finire come Kiev». Mentre la collega svedese Magdalena Andersson ha sottolineato che per quanto riguarda Stoccolma «ci sono argomenti da analizzare con molta attenzione. Bisogna soppesare tutti i pro e i contro. Allo stesso tempo, non vedo alcun motivo per rinviare la decisione».
«La Russia è il nostro vicino. Abbiamo un lungo confine con loro e vediamo come si comportano in Ucraina adesso. È una guerra in Europa che non volevamo accadesse, ma ora purtroppo è così. Pertanto, dobbiamo ovviamente porci la domanda su come possiamo fare in Finlandia per evitarlo», ha detto la premier Marin.
le premier di svezia e finlandia 2
«Non c'è altro modo per avere garanzie di sicurezza che nell'ambito della difesa e deterrenza comuni garantite dall'articolo 5». Secondo fonti del governo, l'obiettivo è che la Svezia e la Finlandia aderiscano alla Nato nel giugno di quest'anno. Questa svolta scandinava ha diverse conseguenze, alcune prevedibili, altre meno. Il segno che, davvero, c'è un prima e un dopo il 24 febbraio, si vede già dai paradossi che ha causato, come quello che vede il Paese della «finlandizzazione», la neutralità imposta dall'Unione Sovietica e modello invocato anche per l'Ucraina, finisca per aderire alla Nato, permettendo all'alleanza di raggiungere il confine con la Russia in un punto in cui Putin di sicuro non si aspettava.
Così come non si aspettava che la sua San Pietroburgo avrebbe potuto finire a un tiro di schioppo, letteralmente, dalla Nato. E mentre la Russia accusa un po' tutti di essere dei nazisti (ieri ce l'aveva con il sindacato dei portuali), sotto gli occhi di Putin si sta rivoluzionando un equilibrio mondiale che dura dalla Guerra Fredda. Un vertice Nato è previsto per il 29 e 30 giugno a Madrid e la maggior parte degli analisti prevede l'annuncio delle candidature finlandese e svedese in quella sede.