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    IL TEMPO DELLE MÉLENCHON – L’IRA FUNESTA DEL LEADER DELLA “FRANCE INSOUMISE” PER LA PERQUISIZIONE DI CASA E UFFICIO PER LE INDAGINI SULLE FATTURE ALLA FIDANZATA SOPHIA CHIKIROU – QUANDO I MEDIA SI OCCUPARONO DELL’AFFAIRE HOLLANDE-GAYET E FILLON-PENELOPE IL TRIBUNO DELLA SINISTRA RADICALE ERA INDIGNATO, ORA INVOCA LA PRIVACY – VIDEO


     
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    Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

     

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    Quando i media si occuparono della relazione tra l' allora presidente François Hollande e Julie Gayet, il tribuno della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon disse che «non possiamo considerarla come una questione privata, perché la sicurezza del presidente è affare di tutti». E quando i giudici si interessarono a François Fillon e alla moglie Pénélope sospettata di essere la sua falsa assistente parlamentare, Mélenchon si disse «sconvolto» per l' indegnità della coppia.

     

    Adesso le indagini - per fatture gonfiate - riguardano Mélenchon stesso e Sophia Chikirou, sua consigliera, fornitrice di servizi di comunicazione e compagna, secondo quanto ha rivelato per la prima volta Mediapart. Allora il leader della France Insoumise parla di «aggressione» e «ignominia», difende il diritto alla vita privata, denuncia un complotto «Macron-magistrati-media».

    sophia chikirou sophia chikirou

     

    Da martedì scorso, quando ha subito la perquisizione di casa e ufficio, l' uomo che cerca di accreditarsi come il principale oppositore di Emmanuel Macron non riesce più a placare la propria ira. Durante i controlli il 67enne Mélenchon ha spintonato il procuratore e un agente (che ha presentato denuncia), ha urlato frasi memorabili come «La République c' est moi!» o «La mia persona è sacra!», ha filmato tutto con il telefonino salvo poi accusare governo e tv di avere organizzato una messinscena.

     

    Jean-Luc Melenchon Jean-Luc Melenchon

    Una reazione spropositata, forse legata anche al fatto che alle 7 del mattino a casa Mélenchon gli agenti hanno trovato pure Sophia Chikirou, la 39enne fondatrice della società Médiascop che dal 2011 cura le campagne elettorali di Mélenchon.

     

    Ovviamente con chi passa le notti Mélenchon sarebbero affari suoi, senonché i magistrati indagano sulle fatture emesse dalla Médiascop di Chikirou proprio a suo carico, poi integralmente rimborsate con i soldi pubblici.

    hollande gayet hollande gayet

     

    Ci sono alcune voci strane come 6.000 euro per i testi dei brevissimi video della campagna elettorale, 250 euro per ogni discorso di Mélenchon caricato online, 3.600 euro per preparare i militanti. In totale, fanno un milione e 200 mila euro, dei quali 120 mila andati direttamente a Sophia Chikirou, che quindi ha guadagnato in media 15 mila euro al mese per otto mesi di campagna elettorale. La Procura di Parigi ipotizza i reati di truffa, abuso d' ufficio, lavoro fittizio, violazione delle regole elettorali.

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    In questo contesto, la natura della relazione tra il moralista fustigatore della casta Mélenchon e la comunicatrice Chikirou diventa di interesse pubblico, sostiene il giornale Mediapart, che evoca quindi una «relazione extraprofessionale di lunga data».

    macron alle antille con maschioni 3 macron alle antille con maschioni 3

     

    Il leader della France Insoumise grida ai suoi militanti di farla pagare ai giornalisti, poi nega che Sophia Chikirou sia la sua compagna. In attesa dei risultati dell' inchiesta, molti si chiedono in ogni caso se sia saggio un giorno affidare i codici nucleari a un uomo collerico, sopra le righe e apparentemente fuori controllo come Jean-Luc Mélenchon.

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