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    MELONI BIFRONTE: UN MESE FA CRITICAVA DRAGHI E IL SUO VIAGGIO IN TRENO VERSO KIEV (“PER ALCUNI LA POLITICA ESTERA È FARSI FOTO CON FRANCIA E GERMANIA”), ORA È LEI AD ANDARE IN UCRAINA CON MACRON E (FORSE) SCHOLZ. LA DUCETTA PARTIRÀ NEI GIORNI DEL SECONDO ANNIVERSARIO DELL'INVASIONE, MA NON SI FARÀ FOTOGRAFARE, PER NON RENDERE PALESE LA SUA INCOERENZA – LA MELONA IN DIFFICOLTÀ: NON HA SOLDI PER ALTRI AIUTI, E LA LEGA, CON L’ODG DI ROMEO SULL’UCRAINA, POI ANNACQUATO, HA MANDATO UN AVVERTIMENTO…


     
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    mario draghi olaf scholz emmanuel macron sul treno per kiev mario draghi olaf scholz emmanuel macron sul treno per kiev

    1 - I LEADER UE PREPARANO IL RITORNO A KIEV MELONI CON MACRON E (FORSE) SCHOLZ

    Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “la Stampa”

     

    La domanda che immediatamente tutti si faranno è: ci sarà un'altra foto dei tre leader sul treno verso Kiev? Pare di no. Pare che Giorgia Meloni voglia rimanere coerente con quanto sostenne poco più di un mese fa, quando riferendosi con toni sferzanti a Mario Draghi disse: «Per alcuni la politica estera è stata farsi foto con Francia e Germania quando non si portava a casa nulla».

     

    GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ E EMMANUEL MACRON ALL'HOTEL AMIGO DI BRUXELLES GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ E EMMANUEL MACRON ALL'HOTEL AMIGO DI BRUXELLES

    E dunque c'è da immaginare che Meloni si sottrarrà a una riedizione di quella fotografia che ritraeva sul treno l'ex premier con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

     

    Nei giorni in cui cadrà il secondo anniversario dell'aggressione scatenata da Vladimir Putin i leader europei dovrebbero ritrovarsi a Kiev, al fianco di Volodymyr Zelensky, proprio come avvenne nel giugno del 2022.

     

    Qualunque informazione che trapela da fonti di governo italiane è declinata al condizionale perché ci sono poche certezze e molti vincoli di sicurezza. Come anticipato ieri da La Stampa, Meloni sarà nella capitale ucraina, anche nelle vesti di presidente di turno del G7, e con il peso delle polemiche italiane sull'invio delle armi e sulla riduzione dei sostegni militari e finanziari a Kiev. Risulta confermata anche la presenza di Macron, mentre si attende ancora l'ok di Scholz. Non è chiaro, invece, se ci sarà la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen.

    ZELENSKY - DRAGHI - SCHOLZ - MACRON ZELENSKY - DRAGHI - SCHOLZ - MACRON

     

    […] I leader dell'Unione saranno accanto a Zelensky per ribadire che l'Occidente non è stato fiaccato e continuerà a non arretrare di fronte alle minacce. Il processo di adesione dell'Ucraina all'Ue è partito. Ora la speranza è di arrivare tra un mese a Kiev con i soldi promessi all'Ucraina, i 50 miliardi di euro che, a dicembre, sono stati bloccati dal veto del premier ungherese Viktor Orbán […].

     

    I capi di governo dei 27 si ritroveranno il primo febbraio per un Consiglio straordinario dedicato esclusivamente a questo dossier. […]  Ieri, intanto, Zelensky ha avuto una conversazione telefonica con Scholz per ringraziarlo dell'aumento dell'assistenza militare annuale fino a otto miliardi di euro nel 2024, e anche per la decisione di inviare alla resistenza ucraina sei elicotteri Sea King Mk41.

     

    giorgia meloni zelensky giorgia meloni zelensky

    Meloni torna a Kiev un anno dopo la sua prima visita senza la possibilità di offrire lo stesso aiuto […]. Lo spazio fiscale italiano non è quello tedesco, e le lacerazioni della maggioranza […] non facilitano il lavoro della premier. Tanto più che l'elettorato di destra non si accende così tanto di passione per la libertà di Kiev e, più in generale, per le ragioni atlantiste. Anche per questo, all'interno del corpo diplomatico, c'è preoccupazione in vista della futura conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina. Meloni ha candidato l'Italia come sede del summit (per il 2025) e non è inverosimile immaginare che possa rilanciare questa proposta nell'incontro con Zelensky, ben sapendo che le contraddizioni italiane potrebbero compromettere tutto.

     

    2 - BLITZ LEGHISTA: "BASTA ARMI ALL'URAINA" POI GLI ALLEATI IMPONGONO IL DIETROFRONT

    Estratto dell’articolo di Serena Riformato per “la Stampa”

     

    GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ E EMMANUEL MACRON ALL'HOTEL AMIGO DI BRUXELLES GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ E EMMANUEL MACRON ALL'HOTEL AMIGO DI BRUXELLES

    Enrico Borghi, capogruppo di Italia viva al Senato, mette il coltello nella piaga e parla di «nostalgie del governo gialloverde». Per qualche ora, a Palazzo Madama, diventa un caso un ordine del giorno della Lega tanto scettico verso l'azione militare in Ucraina da piacere al partito di Giuseppe Conte. La miccia viene disinnescata prima di accendersi: su richiesta di un irritato ministro della Difesa Guido Crosetto, il testo viene riformulato e «sterilizzato da ogni valore politico», secondo la definizione del capogruppo M5s al Senato Stefano Patuanelli.

     

    l abbraccio tra giorgia meloni e volodymyr zelensky al vertice nato di vilnius l abbraccio tra giorgia meloni e volodymyr zelensky al vertice nato di vilnius

    […]  A Palazzo Madama si vota il decreto Ucraina, che proroga l'autorizzazione all'invio di armi (via libera a sera con 113 sì e 18 no). Fra gli atti allegati c'è anche un odg del capogruppo leghista Massimiliano Romeo. L'impegno chiesto al governo non è controverso: «Farsi carico di una concreta» iniziativa diplomatica. Le premesse, invece, argomentano […] l'inefficacia dell'azione militare.

     

    E per farlo citano i passaggi meno ottimisti delle ultime comunicazioni di Crosetto: «La controffensiva ha avuto un andamento irregolare», «il fronte interno appare in difficoltà». Il testo del Carroccio […] solleva «dubbi sulla capacità effettiva dell'Ucraina di resistere nel lungo termine». E poi, ci sono le elezioni negli Usa e in Ue, sottolineano i leghisti, potrebbero cambiare le «politiche nei confronti del conflitto».

     

    Un problema legato a una valutazione interna: «L'opinione pubblica italiana non supporta più pienamente gli aiuti militari». E soprattutto, non vince nessuno […]. La portata divisiva viene notata dalle opposizioni prima ancora che l'odg arrivi in aula: «Sembra scritto da Conte», commenta il capogruppo di Iv al Senato Borghi. E infatti il M5s, provocatoriamente, per voce di Stefano Patuanelli, fa sapere: «Voteremo a favore».

    volodymyr zelensky giorgia meloni volodymyr zelensky giorgia meloni

     

    Il leghista Romeo lamenta la strumentalizzazione delle opposizioni […]. Fatto sta che il documento viene ripulito con la mediazione di FdI per volontà del ministro della Difesa: niente riferimenti al rischio di un disimpegno di Usa e Ue o descrizioni pessimiste di uno stallo senza vincitori. Solo la richiesta di iniziative di pace. «Gli uomini di Salvini sono stati rimessi in riga», dice Patuanelli. Borghi (Iv) getta benzina sul fuoco: «L'obiettivo della Lega era mandare un messaggio preciso: "Giorgia attenta"». […]

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