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    CHI VUOL ESSERE MILIONARIO? GIORGIA – MELONI, CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, PUNTA A RAGGIUNGERE UN MILIONE DI PREFERENZE ALLE EUROPEE (SALVINI NEL 2019 SUPERO’ QUOTA 2 MILIONI) – CONSIGLIATA DA FAZZOLARI, LA DUCETTA HA ALZATO I TONI E TIRATO FUORI L'ANIMO COATTO. ANCHE PERCHÉ I DATI CHE CIRCOLANO SULL’ASTENSIONISMO LA PREOCCUPANO – TUTTE LE BUGIE E LE OMISSIONI NELLO SPOT ELETTORALE DI FDI CHE ESALTA GIORGIA COME “UNA DEL POPOLO” – VIDEO


     
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    1 - GIORGIA LA MILIONARIA

    Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “il Foglio”

     

    il videomessaggio di giorgia meloni per la7 3 il videomessaggio di giorgia meloni per la7 3

    Ha un obiettivo minimo: un milione di preferenze alle europee. Un risultato che Giorgia Meloni ritiene più che alla portata. Nelle riunioni riservate la leader di Fratelli d’Italia è molto attenta a non fissare asticelle per evitare l’effetto attesa. E però chi la consiglia, chi le dice di tornare aggressiva e conflittuale, e quindi nature, ragiona proprio su questi numeri e percentuali.

     

    […]

     

    D’altronde basta guardare lo spot ufficiale di FDI: una riedizione, sedici anni dopo, del video “Meno male che Silvio c’è”, senza musica, ma con la medesima costruzione: baristi, agricoltori, casalinghe, giovani, impiegati, dottori (con l’aggiunta in questo caso di una disabile) che sembrano dire: “Meno male che Giorgia c’è”. E qui la breve clip – un minuto e ventisei dal gusto un po’ rétro – spiega il perché di questa scelta nelle urne i prossimi 8 e 9 giugno. “Perché è una del popolo”. “Perché crede in chi lavora”. […]

     

    In Via della Scrofa, quartier generale presidiato da Arianna Meloni, c’è apprensione sulle percentuali che riguardano l’astensionismo. Girano rilevazioni che addirittura parlano di più di un elettore su due che non voterà. Deriva anche da questo timore dall’approccio molto “richiamo della foresta” andato in scena in questi giorni: l’attacco ai radical chic che guardano La7, la tirata contro chi chiuse gli italiani in casa durante la pandemia, il continuo oscillare sul premierato.

     

    […]  In prima linea in questi giorni, come sempre in queste fasi, c’è Giovanbattista Fazzolari, il sottosegretario ideologo e capo della comunicazione politica della premier: lui sta a Meloni, come Rodolfo Sonego stava ad Alberto Sordi.

    giorgia meloni e giovanbattista fazzolari giorgia meloni e giovanbattista fazzolari

     

    Sceneggiatore, cervello, consigliere del principe. Per il racconto della politica c’è lui, “Il Fazzo”; per le emergenze, come si è visto ieri, serve invece il tocco felpato di Raffaele Fitto pronto a scendere in campo con una nota – rarità – per rassicurare i comuni che non ci saranno tagli riguardo al Pnrr. […]

     

    Tutto è calcolo, tutto è numero in questa fase. Così come la corsa dell’organizzazione di Fratelli d’italia a reclutare, con autobus organizzati e auto, più militanti possibili sabato alle 14. Quando sotto un discreto sole giaguaro si terrà a piazza del Popolo il comizio, l’unico per il momento, della leader della destra italiana, in una piazza almirantiana che senza palco ospita fra le 56 e le 60 mila persone.

     

    giovanbattista fazzolari giorgia meloni al senato giovanbattista fazzolari giorgia meloni al senato

    Anche in questo caso si punta, con una serie di accorgimenti, ad arrivare a superare i 30 mila supporter. Dopo il comizio, la leader ritornerà premier per il ricevimento al Quirinale delle alte cariche. Ma alla fine il vero rovello sono le europee: il 26 per cento da confermare e quel milione di preferenze personali da conquistare. Nel 2009 l’allora premier e capo del Pdl Silvio Berlusconi riuscì a ottenere 2,7 milioni di voti come capolista in tutta Italia alle europee (con il partito al 35,6 per cento).

     

    Dieci anni dopo Matteo Salvini superò il tetto dei 2 milioni (Carroccio al 34 per cento) anche lui. Superare un milione di preferenze per Meloni è il minimo sindacale, ragiona chi le sta vicino. […]

     

    2 – “IO VOTO GIORGIA PERCHÉ”, TUTTE LE BUGIE E LE OMISSIONI DELLO SPOT ELETTORALE DI FDI

    Estratto dell’articolo di Cecilia Rossi per www.repubblica.it

     

    giorgia meloni - in mezzora giorgia meloni - in mezzora

    In un minuto e 26 secondi si susseguono i volti sorridenti di 14 persone. Stiamo guardando lo spot per le elezioni europee di Fratelli d’Italia quindi, ovviamente, ognuna di loro ci spiega perché, il prossimo 8 o 9 giugno, voterebbe per Giorgia Meloni, "detta Giorgia". “Io voto Giorgia perché è una del popolo”, afferma un barista con alle spalle un comizio della premier in tv. […]

     

    Questione sanità: gli aumenti inesistenti

    Si tratta di un ritornello fisso di Meloni ormai, che non poteva mancare nel suo spot: “Siamo il governo che ha investito in assoluto di più in termini di risorse sulla sanità”.

     

    telemeloni - gli appunti di giorgia meloni telemeloni - gli appunti di giorgia meloni

    E qui arriva la prima imprecisione: sì, è vero che rispetto allo scorso anno i fondi sanitari nella Legge di Bilancio aumentano di 3 miliardi di euro – arrivando a circa 136 miliardi – ma servono principalmente a venire incontro all’aumento dei costi dovuto all’inflazione e per investire non in assunzioni di nuovo personale o in nuove strutture, ma per il rinnovo dei contratti, che si mangiano ben 2,4 miliardi.

     

     Inoltre, parliamo di un aumento in termini assoluti. Ma basta dare un’occhiata al Prodotto interno lordo, per renderci conto che, più che di crescita delle risorse, dovremmo parlare di tagli: quest’anno il rapporto tra spesa sanitaria e Pil raggiunge il 6,4%. Lo scorso anno, sempre col governo Meloni, era del 6,3%, mentre nel 2022 raggiungeva il 6,8%. […]

     

    Pensioni: per meno persone e sempre più distanti

    SPOT FRATELLI D ITALIA PER EUROPEE – FACT CHECKING - LA REPUBBLICA SPOT FRATELLI D ITALIA PER EUROPEE – FACT CHECKING - LA REPUBBLICA

    Ma il video continua a scorrere e sullo schermo appare una anziana intenta a fare incetta di ortaggi al mercato: “Io voto Giorgia perché mi ha aumentato la pensione”. Vero: a novembre 2023 il ministero dell’Economia ha stabilito un aumento del 5,4% di tutte le pensioni entro i 2.100 euro lordi mensili, sempre, però, per sopperire all’aumento del costo della vita dovuto all’inflazione.

     

    Gli aumenti diminuiscono all’allontanarsi da quella soglia. Più una questione di perequazione dunque, che di ulteriori soldi in tasca. Ma in ogni caso, quanti cittadini potranno effettivamente beneficiarne? Sotto il governo Meloni è salita l’età minima richiesta per poter accedere sia ad “Opzione donna” che ad Ape Sociale.

     

    E la tanto sbandierata Quota 103 è stata realizzata a suon di penalizzazioni: un nuovo tetto massimo d’importo che scende da 5 a 4 volte il trattamento minimo, un ricalcolo contributivo economicamente penalizzante e un allungamento dei tempi di attesa che arrivano fino a 9 mesi per i dipendenti pubblici. […]

     

    I tagli ai fondi per le persone con disabilità

    SPOT FRATELLI D ITALIA PER EUROPEE – FACT CHECKING - LA REPUBBLICA SPOT FRATELLI D ITALIA PER EUROPEE – FACT CHECKING - LA REPUBBLICA

    Parlando di giovani, nello spot compare poi una ragazza bionda in giacca rosa, seduta in carrozzina, che dice: “Io voto Giorgia perché non si è dimenticata di noi”. Qui i calcoli sono facili e incontrovertibili: nel 2024 è stato istituito il ”Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità”, dove confluiscono le risorse di altri fondi preesistenti, ma non quelli del “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”. Risultato: si perdono 50,2 milioni di euro su un Fondo Unico che può contare su quasi 232 milioni[…]

     

    Per le donne? Aumento dell’Iva, meno asili nido e addio Family act

    GLI APPUNTI DI GIORGIA MELONI GLI APPUNTI DI GIORGIA MELONI

    Ma la scena più toccante è riservata a una coppia: una madre e un figlio, che giocano sul divano con dei peluche. Lei dice: “Io voto Giorgia perché ha aiutato noi mamme a conciliare famiglia e lavoro”. La stessa Giorgia che è anche la presidente del Consiglio che ha riportato al 10% l’Iva su pannolini, seggiolini e altri prodotti per l’infanzia e per l’igiene femminile.

     

    La stessa leader della coalizione che ha annunciato un nuovo Piano per gli asili nido che contribuirà alla creazione di appena 63mila nuovi posti, dopo averne tagliati 100mila dal Pnrr a novembre scorso. La stessa premier che ha permesso l’affossamento del Family act.

     

    Le mamme che potranno realmente gioire, dunque, sono poche e precisamente quelle con un contratto a tempo indeterminato e con due figli: le sparute fortunate del “bonus mamme”. Tutte le altre - precarie, libere professioniste, con un figlio solo - posso aspettare la prossima Manovra per ricevere qualche sgravio fiscale.

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