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    ROMA INFAME - LA DUCETTA MELONI ATTACCA A TESTA BASSA: “COSA C’È DI VERO NEL MIO RITIRO? NULLA! BALLISMO PURO. IO E LA MIA BAMBINA STIAMO BENISSIMO, NESSUN CERTIFICATO MEDICO IN ARRIVO COME QUALCHE INFAME HA SCRITTO - MARCHINI? IO SONO GIÀ AL BALLOTTAGGIO!”


     
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    GIORGIA MELONI GIORGIA MELONI

    Luca Telese per “Libero quotidiano”

     

    Depressa?

    «Non le dico».

     

    Sconfortata?

    «Molto».

     

    Stanca?

    «Come no? Distrutta. Ah ah ah!».

     

    Onorevole Meloni lei ostenta sicurezza. Ma le voci continuano a dire che potrebbe ritirarsi.

    «Sì, sì, certo: ho sentito. Sto mollando, sono spaventata, impaurita e sto per gettare la spugna, come dicono le signore bene informate».

     

    E cosa c' è di vero?

    «Ovviamente nulla! Ballismo puro. Io e la mia bambina stiamo benissimo, nessun certificato medico in arrivo come qualche infame ha scritto».

     

    parodia dei manifesti di giorgia meloni parodia dei manifesti di giorgia meloni

    Quindi nessun ritiro?

    «Mi sto ritirando, ma intanto ho appena presentato ben cinque liste: la lista Civica "con Giorgia", Popolari per la libertà, Liberali, Lega Noi con Salvini e ovviamente Fratelli d' Italia. Quasi duemila candidati che evidentemente vogliono gettare la spugna insieme a me...».

     

    Non capisco se in lei prevalga il sarcasmo o l' arrabbiatura.

    «Sinceramente? Penso che non se la passino bene quelli che mettono in giro queste voci».

     

    Ah.

    «Si tratta di uno scientifico tentativo di sabotaggio. Per fortuna è molto maldestro».

     

    La descrivono come populista, isolata, stanca.

    «Il capolista dei Popolari è Giuseppe Cossiga. Le pare un estremista?»

     

    i manifesti di giorgia meloni 5 i manifesti di giorgia meloni 5

    Avete Rachele Mussolini.

    «Laureata, mamma di due bambini, lavoratrice part time. Cos' ha che non va?».

     

    La lista Giorgia è fatta di debuttanti assoluti.

    «L' ho voluta così perché penso serva l' esperienza ma anche la freschezza di energie nuove».

     

    Come mai?

    giorgia meloni giorgia meloni

    «Per tutelare la società civile dai professionisti della politica».

     

    In che senso?

    «Volevo dare una sponda a tante persone che sono disposte a votarmi, ma magari non a barrare un simbolo di partito. E far competere tutti ad armi pari. La capolista della mia lista civica è l' opinionista e conduttrice radiofonica Turchese Baracchi. Ma in coalizione abbiamo anche una ex presidente della Camera, Irene Pivetti, capolista della Lega».

     

    Sarà arrabbiata, ma vedo che piazza la merce.

    «Sono contenta che mi fermino tante persone di sinistra che si sentono rappresentate più da me che da Renzi. E lo capisco perché lui tutela gli interessi di pochi, io difendo i diritti dei molti».

    giorgia meloni matteo salvini giorgia meloni matteo salvini

     

    Lo ammetta. È preoccupata che Marchini si rafforzi?

    «Da quando c' è l'ammucchiatona dormo più tranquilla. Guadagniamo consenso».

     

    È la favola della volpe e l'uva?

    «Ma scusi: Alfio ha speso un milione di euro per dirci che era "libero dai partiti" tappezzando tutta Roma».

     

    Invidiosa?

    «Le faccio solo un elenco di nomi: Alfano, Fini, Casini, Alemanno, Storace. E pure D'Alema. Lei che dice?».

     

    No, D' Alema non c'è.

    giorgia meloni giorgia meloni

    «Scherza? Marchini è fondatore di Italianieuropei. D' Alema dice che non vota Giachetti, che stima Marchini, faccia uno più uno e mi dica che cosa le viene di risultato».

     

    Ah ah ah... Perfida.

    «E io dovrei essere depressa perché posso dire che sono altro rispetto a quella macedonia?».

     

    Sembra sprezzante. Però quei voti farebbero comodo.

    «Siamo già al ballottaggio, i romani votano con la testa, non seguono le indicazioni dei politici».

     

    Però i poster sei per tre di Marchini li vorrebbe avere.

    «I soldi non muovono i cuori».

    GIORGIA MELONI AL PINCIO GIORGIA MELONI AL PINCIO

     

    Tolkien?

    «No, una signora al mercato di Tor Tre Teste».

     

    Ma un po' di paura l' avrà!

    «Noi siamo il parmigiano loro il Parmesan. Puoi spendere dieci milioni di euro ma la gente capisce la differenza tra l' originale e il clone. Con il parmesan al massimo ci freghi i tedeschi».

     

    Di nuovo la polemica contro il denaro?

    «Vuole la verità? Mi ha colpito sentirlo dire in tv: "Articolo quinto/chi c' ha il soldo ha vinto". Per me il denaro non è mai un valore, in sé».

     

    Lei non spende, scusi?

    GIORGIA MELONI GIORGIA MELONI

    «Spenderò quello che riesco a raccogliere con piccole donazioni».

     

    Di nuovo la volpe e l'uva?

    «Non voglio dipendere da nessuno».

     

    Su cosa ha investito?

    «Utilizzo una risorsa immensa. Me stessa, la mia faccia. E poi ho le armi non convenzionali».

     

    Tipo?

    «Domenica inauguriamo il baby parking al mio comitato elettorale. Ho deciso di aprirlo perché tantissime mamme si sono offerte volontarie per aiutarci in questa campagna elettorale».

     

    GIORGIA MELONI GIORGIA MELONI

    Era arrabbiata, la sento radiosa.

    «Perché sento che la gente mi è vicina e che è indignata anche più di me dagli attacchi che sto subendo e che non risparmiano nemmeno il limite un tempo riservato, anche per scaramanzia, alla gravidanza di una donna».

     

    Lei non ha paura.

    «Se avessi ceduto alla paura non avrei cominciato a fare politica. Mi sento romana».

     

    Parla come a Russell Crowe nel Gladiatore? "Questa è Roma": il suo slogan, sembra quello di un film.

    «Le do due spiegazioni, scelga quella che preferisce».

     

    Prego.

    «La prima, citazione di "300", il film sulle Termopili. Leonida respinge le minacce dell' arrogante ambasciatore di Serse e gli grida: "Tu vieni qui a insultare il mio popolo questa è Sparta!"».

     

    GIORGIA MELONI GIORGIA MELONI

    E poi, dettaglio non irrilevante, lo ammazza. La seconda?

    «La meravigliosa scena del Marchese del Grillo. Dice: "Tu stai a magnà t' ariva la matta!.

    Questa è Roma!". Ah ah ah».

     

    Meglio la seconda.

    GIORGIA MELONI GIORGIA MELONI

    «Sì, sì, Roma è proprio questo: la grandezza di Giulio Cesare e la genuinità di Alberto Sordi».

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