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    MELONI E SALVINI, “MES” ALLE STRETTE, ALLA FINE CEDERANNO A BRUXELLES – LA DUCETTA TEMPOREGGIA ANCORA SULLA RATIFICA DEL FONDO SALVA STATI, SPERANDO DI USARLO COME MONETA DI SCAMBIO SU ALTRI DOSSIER EUROPEI. MA PREPARA IL TERRENO PER IL VIA LIBERA IN AUTUNNO – ANCHE IL CAPITONE, DOPO AVER ALZATO LE BARRICATE, AMMORBIDISCE I TONI: “PARLARNE ORA NON È UTILE ALL'ITALIA” – MA FORZA ITALIA VUOLE STRINGERE I TEMPI PER IL “SÌ”


     
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    Estratto dell'articolo di Federico Capurso per “la Stampa”

     

    giorgia meloni a bruxelles giorgia meloni a bruxelles

    Le barricate costruite negli anni da Fratelli d'Italia e dalla Lega per impedire la ratifica del Mes iniziano a sbriciolarsi. È una questione di tempo. Ed è in fondo quello che chiede Giorgia Meloni: tempo per osservare i progressi delle altre riforme europee ancora ferme al palo e tempo per addolcire l'inversione a U del suo partito, che con ogni probabilità arriverà a scandire un «Sì» nel prossimo autunno.

     

    MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI

    Persino Matteo Salvini ha reso meno ruvidi i toni. Dopo aver passato giorni a dipingere il Mes come uno strumento inaccettabile, sul quale la Lega avrebbe opposto un'eroica resistenza di fronte a qualunque tentativo di approvarlo, adesso, nel nome della stabilità del governo, sembra quasi pronto alla resa: «Sul Mes siamo in una maggioranza e rispetterò le scelte di tutta la maggioranza», dice.

     

    E condivide le parole di Meloni: «Parlarne adesso non è utile all'Italia. Abbiamo un sistema economico che corre grazie alle nostre imprese, abbiamo un sistema bancario sano e, quindi, se ne può parlare tranquillamente in autunno».

     

    giorgia meloni al consiglio europeo di bruxelles giorgia meloni al consiglio europeo di bruxelles

    Forza Italia non va convinta. È la silenziosa testa d'ariete di chi vuole scardinare le resistenze interne alla maggioranza. Il vicecoordinatore di Forza Italia, Alessandro Cattaneo […]: «Io sarei favorevole al Mes», ammette. E non può non notare la nuova posizione degli alleati: «Non hanno detto di volerlo bocciare. Dicono di voler attendere e osservare l'evoluzione delle altre riforme europee in cantiere, dal patto di stabilità all'armonizzazione fiscale, e nel caso, quindi, approvarlo tra qualche mese. È una questione politicamente rilevante». […]

     

    Non tutti però, ai piani alti di Forza Italia, condividono fino in fondo la volontà di Meloni di temporeggiare. Vedono dei rischi nella giravolta che il centrodestra sarà costretto a fare una volta superata l'estate. E può essere altrettanto pericolosa, ai loro occhi, la lettura che daranno i partner europei dell'atteggiamento del governo italiano: «Non è detto – dice un big del partito azzurro – che aspettare aiuti davvero nelle trattative sugli altri tavoli. Anzi, potrebbe complicare utili sponde».

     

    giorgia meloni a bruxelles per il consiglio europeo 4 giorgia meloni a bruxelles per il consiglio europeo 4

    […] in fondo anche questa attesa, spiegano da Forza Italia, fa parte del processo evolutivo del partito di Meloni, che da forza di opposizione si sta trasformando in forza di governo: «Non è un salto che si fa con uno schiocco di dita». Ma la strada è segnata. E quello che sembrava impossibile fino a ieri, adesso per il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, diventa possibile: «Troveremo una posizione unitaria di tutto il centrodestra». Non resta altro da fare che aspettare.

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