Estratti dall’articolo di Emilia Patta per “Il Sole 24 Ore”
giorgia meloni premierato
Svolta comunicativa a Palazzo Chigi: non solo dal palco di Trento Giorgia Meloni ha messo per la prima volta tutto il suo peso politico sul premierato («serve al Paese, o la va o la spacca») evocando anche un suo possibile passo indietro in caso di sconfitta al referendum confermativo («non sono qui a scaldare la sedia»), ma da qualche ora si comincia a ragionare sull’ipotesi di tenere il referendum confermativo assieme alle prossime elezioni politiche, tra la fine del 2027 e l’inizio del 2028.
Puntando così sull’effetto traino di quello che Meloni considera un messaggio-quesito efficace e molto popolare («volete scegliere voi chi vi governa o volete lasciarlo fare al Palazzo?»).
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renzi meloni
Quel che è certo è che la premier, pur non avendo ancora il potere di scioglimento delle Camere previsto invece dal Ddl Casellati, ha il potere di decidere il quando del referendum confermativo: prima delle politiche in modo da correre per l’elezione diretta già nel 2027; o appunto contestualmente alle politiche, con il vantaggio che in caso di vittoria dei sì la riforma entrerebbe in vigore dalla legislatura successiva dando a Meloni la possibilità teorica di quattro mandati consecutivi;
giorgia meloni premierato
o ancora dopo le elezioni, come consigliavano i maggiorenti del partito nelle scorse settimane, per evitare in corner l’effetto “tutti contro” che fu fatale a Renzi. In ogni caso, dopo Trento, Meloni la faccia sul premierato ha deciso di mettercela tutta.
giorgia meloni luciano violante convegno sul premierato giorgia meloni al convegno sul premierato 5 giorgia meloni premierato