Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per il Foglio
silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini
“Non vedo calciomercato: non ho sentore di deputati o senatori azzurri interessati a venire da noi. Altrettanto, immagino e spero, verso la Lega. Servono responsabilità e rispetto. Il ruolo di Forza Italia per questa maggioranza e in questa legislatura è vitale”, dice al Foglio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani di FdI.
La premier vuole congelare il “partito orfano” fino alle Europee. E pensa di farlo con i triumviri Marina Berlusconi, Gianni Letta e Antonio Tajani. Per capire se Forza Italia potrà correre nel centrodestra, almeno al piccolo trotto, ha deciso di affittare il Galoppatoio di Villa Borghese, dove si svolgerà la prossima edizione di Atreju, festa di Fratelli d’Italia, dal 13 al 17 settembre.
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Sarà l’occasione per fare un primo bilancio, e semmai cambiare rotta. Ma è difficile. Intanto sembra essere iniziata una danza fra Meloni e Salvini per accreditarsi davanti all’opinione pubblica, dunque fuori dal Palazzo, come eredi politici di Berlusconi. La dinamica riguarda più chi insegue rispetto a chi è prima nei sondaggi. E’ una sfida empatica a colpi di post e video sui social network da parte dei “due ragazzotti”, come il Cav. li chiamava nei momenti di buio. Come quando durante l’elezione del Capo dello stato, entrambi seppur da posizioni differenti, gli fecero capire che lo avrebbero appoggiato per la scalata al Colle solo alla prima votazione utile, poi sarebbe cambiato lo schema.
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Tutta acqua passata, sull’onda dell’emozione e del reale affetto. E così il capo della Lega, dopo una giornata di lacrime negli interventi tv, ha pubblicato anche il video mentre si sbarba dopo aver perso una scommessa (la caduta del governo Draghi prima delle elezioni) con Berlusconi “l’unico che è riuscito a farmi radere”.
La premier d’altronde ha raccontato al Tg5 che le ultime telefonate ricevute erano affettuose e piene di complimenti “per il bel lavoro svolto”. I profili dei due leader nei necrologi continui su Instagram svariano dal discorso della discesa in campo nel ‘94 (Salvini) al comizio contro “i soliti poveri comunisti” che contestano il capo di Forza Italia (Meloni).
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Oggi silenzio. Ma domani Consiglio dei ministri sulla giustizia. E’ il primo pacchetto di provvedimenti (unico ddl con otto articoli) dal forte impianto garantista. “Un tributo al Cav.”. Su cui è già scontro. Soprattutto sull’abolizione dell’abuso d’ufficio e l’inappellabilità delle assoluzioni, cavalli di battaglia di Berlusconi. La Lega è contraria e ha chiesto di intervenire in Parlamento sul testo. Anche su questo argomento Meloni a Gianni Letta hanno a lungo parlato e poi si sono confrontati di persona.
berlusconi meloni salvini alle consultazioni