RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Da corriere.it
GIORGIA MELONI AL TAVOLO CON VON DER LEYEN, MICHEL, MACRON, ORBAN E SCHOLZ
Allargare la maggioranza? No di Scholz
Una chiusura ai conservatori arriva - ma si tratta di una conferma - dal gruppo socialista. «Mai negoziati con Ecr: la riconferma di von der Leyen dipende da questo» fanno sapere fonti del gruppo S&D. «Dobbiamo prendere decisioni rapide ma una cosa è chiara: non ci dovrà essere sostegno alla presidenza della destra e dei sovranisti» ha puntualizzato il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Il Portogallo: «Possibile accordo in serata»
Pur trattandosi di un vertice informale, circola molto ottimismo sulla possibilità di arrivare a un accordo sulle nomine già questa sera. «Oggi dovremmo concludere l'accordo sui top jobs» ha detto il premier del Portogallo Luis Montenegro entrando alla riunione. Non altrettanto fiducioso, sul punto, il suo omologo irlandese Simon Harris.
Per le principali cariche un poker di favoriti
Alla vigilia del vertice, ci sono già dei favoriti per i cosiddetti «top jobs» vale a dire gli incarichi di vertice. La presidente della commissione vede in pole position Ursula von der Leyen (Ppe); la casella di alto commissario degli affari esteri dovrebbe essere occupata dall'attuale premier estone Katja Kallas (liberale). Capo del consiglio d'Europa potrebbe diventare l'ex premier portoghese Antonio Costa (socialista); infine la presidenza dell'Europarlamento vedrebbe la riconferma della maltese Roberta Metsola (Ppe).
Le manovre per l'alleanza conservatori-Le Pen
Nel pomeriggio all'hotel Amigo si è svolta una raffica di riunioni tra esponenti dell'area conservatrice, a cominciare da Giorgia Meloni. La premier italiana ha incontrato Viktor Orbàn, l'ex primo ministro polacco Morawiecki, esponenti della destra belga. Secondo indiscrezioni, l'obiettivo è arrivare a creare un gruppo unico che comprenda i conservatori (Erc) e Marine Le Pen, oltre al partito di Orbàn, attualmente privo di affiliazione. Su quest'ultimo, però, c'è il veto del gruppo belga.
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