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Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “la Stampa”
MATTEO PIANTEDOSI GIORGIO MELONI
Soldi in cambio del blocco delle partenze dei migranti, con ricadute sui diritti umani di chi scappa da fame e guerre tutte da valutare. Il "modello Tunisia", messo a punto dal governo di centrodestra, che prevede aiuti economici alle autorità del Nord Africa sanciti da protocolli d'intesa ad hoc, consente al Viminale di dire che la cura Piantedosi-Meloni funziona.
Le rotte dei disperati nel Mediterraneo stanno cambiando, sostengono fonti di governo, sempre più donne e uomini si mettono in viaggio in direzione di Spagna e Grecia. Ma in realtà il trend verso Est ed Ovest sembra temporaneo, e si è verificato solo nei primi mesi dell'anno. Le rotte nel Mediterraneo centrale restano le più pericolose e le vittime nel 2024 sono già più di mille. L'Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) lancia l'allarme: «Salvare vite umane non è più la priorità».
Gli ultimi dati del Viminale, aggiornati al 9 agosto, attestano l'arrivo di 35.725 migranti sbarcati in Italia, in diminuzione del 62% rispetto al 2023, quando nei primi sette mesi si contavano 94.009 stranieri approdati. Un trend in calo anche sul 2022 che segnò 44.951 sbarcati al 9 agosto.
Rispetto alle nazionalità delle persone che giungono in Italia, quella più corposa riguarda i bengalesi (7.615), seguita da siriani (5.725) e tunisini (4.747). Il Viminale ha acceso un faro proprio sulla rotta che parte dal Bangladesh passa per l'Egitto e conduce in Italia. A seguito della crisi politica a Dacca, si teme un aumento dei flussi da quel territorio, anche se l'ex premio Nobel Muhammad Yunus ha appena giurato da premier con l'auspicio di una stabilizzazione dell'area. [...]
rimpatrio dei migranti irregolari
Il Viminale sostiene che nei primi sette mesi del 2024 sono state bloccate 58.578 partenze in Libia e Tunisia e quasi 9 mila sono stati i rimpatri assistiti. Secondo il consorzio di giornalisti investigativi Lighthouse Reports – che comprende, tra gli altri, Washington post, Der Spiegel, Le Monde, El Pais – in Tunisia i migranti diretti in Europa «vengono fermati in base al colore della pelle, caricati su autobus e condotti in zone desertiche senza acqua né cibo; altri vengono torturati e venduti per ottenere un riscatto».[...]
MATTEO PIANTEDOSI MATTEO SALVINI
Nel centrodestra si sottolinea con grande enfasi l'incremento dei flussi migratori verso Ovest e verso Est. La Spagna, nei primi cinque mesi del 2024, registra aumenti di sbarchi via mare del 152%, la Grecia del 222%. Si tratta comunque di numeri limitati, coinvolgono meno di diecimila persone. In Spagna la crescita degli sbarchi riguarda le Canarie, ma è già rientrata, probabilmente la crisi si è risolta dopo le elezioni in Senegal.
Flavio Di Giacomo, portavoce dell'Oim, l'Organizzazione per le migrazioni della Nazioni Unite, ricorda che lo scorso anno i naufragi di barconi partiti da Tripolitania e Tunisia hanno provocato 1.500 morti, quest'anno sono già 1.021, una media di cinque morti al giorno. «Le vittime non calano come gli sbarchi – spiega – questo vuol dire che adesso è più pericoloso navigare in direzione dell'Italia, mancano i pattugliamenti e non si fa abbastanza per salvare le vite in mare».
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