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    MENTRE LA BOLDRINI È IMPEGNATA A TWITTARE CONTRO MISS ITALIA, IL SUO GOVERNO RESPINGE I MIGRANTI: ECCO IL MESSAGGIO DEGLI UFFICI DELLA LAMORGESE IN CUI SI NEGA UN PORTO SICURO ALLA NAVE ALAN KURDI, NONOSTANTE CI SIANO 8 MINORI E UN PASSEGGERO ABBIA TENTATO IL SUICIDIO - SEA-EYE: ''IL NUOVO GOVERNO PROSEGUE LA POLITICA DI SALVINI''. COME RISPONDE LEU, CHE HA INCASSATO IL MINISTERO CON ROBERTO SPERANZA?


     
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    MIGRANTI: MEDITERRANEA, SITUAZIONE SEMPRE PIÙ GRAVE

     (ANSA) - "La situazione a bordo della Alan Kurdi è sempre più grave per i naufraghi soccorsi. Chiediamo che il governo italiano assegni un porto sicuro subito, come previsto dalla legge". Lo scrive l'ong Mediterranea in un tweet.

    luciana lamorgese matteo salvini 1 luciana lamorgese matteo salvini 1

     

    MIGRANTI: CECILIA STRADA, UN TENTATO SUICIDIO SU ALAN KURDI

     (ANSA) - "Uno dei naufraghi ha già cercato di togliersi la vita a bordo della Alan Kurdi, ancora bloccata in acque internazionali". A rivelarlo, con un tweet, è Cecilia Strada, che si trova a bordo dell'imbarcazione ancora ferma al largo di Malta con 13 migranti salvati nei giorni scorsi. "Malta dovrebbe indicare un porto sicuro ma non lo fa, l'Italia ha ribadito il divieto di ingresso. La vergogna europea continua. #fateliscendere", conclude il post.

     

     

    ALAN KURDI ANCORA FERMA IN MARE CON 8 MINORI, SEA-EYE: "NUOVO GOVERNO CONTINUA LA POLITICA DI SALVINI”

     Alessandro Puglia per www.vita.it

    IL MINISTERO DELL interno conferma le politiche di salvini IL MINISTERO DELL interno conferma le politiche di salvini

     

    Da sabato scorso la nave Alan Kurdi della Ong tedesca Sea-Eye è ferma al confine con le acque territoriali maltesi dopo aver soccorso 13 migranti tra cui otto minori. Tensione a bordo con naufraghi che minacciano di suicidarsi o gettarsi in mare. "Il nuovo governo evidentemente mantiene una debita distanza contro i salvataggi in mare della società civile", scrive Sea Eye.

     

    È da ormai una settimana che la nave Alan Kurdi della Ong tedesca Sea-Eye è ferma al confine con le acque territoriali maltesi con 13 persone a bordo tra cui otto minori esausti di rimanere in balia delle onde. Una situazione che peggiora di giorno in giorno come ha reso noto l’equipaggio che monitora incessantemente i ponti della nave dopo che alcuni dei migranti hanno detto di volersi togliere la vita.

     

    Il soccorso da parte della Alan Kurdi, la nave che porta il nome del piccolo siriano morto tre anni fa nella spiaggia di Bodrum in Turchia, è avvenuto sabato mattina nella zona Sar Maltese. Da quel momento è partita la richiesta da parte della Ong di un porto sicuro dove poter sbarcare i naufraghi.

     

    la nave alan kurdi della ong sea eye 1 la nave alan kurdi della ong sea eye 1

    «L’Italia ha un nuovo governo. Quindi abbiamo chiesto alle autorità italiane se il così chiamato Decreto Salvini fosse ancora valido. Ci hanno risposto che è ancora valido, evidentemente il nuovo governo mantiene una debita distanza contro i salvataggi in mare della società civile» scrive Sea Eye che riguardo al comportamento del governo maltese aggiunge: «Per cinque giorni Malta ha rifiutato di prendersi la responsabilità dei coordinamenti dei soccorso pur non negando che il soccorso è avvenuto nella zona Sar maltese, abbiamo deciso di sporgere denuncia per quanto accaduto», continua la Ong.

     

     

    la nave alan kurdi della ong sea eye 3 la nave alan kurdi della ong sea eye 3

    A intervenire sulla Alan Kurdi è stata la segretaria di Radicali Italiani, Silvja Manzi: «Il cambio di esecutivo non sembra aver cambiato in nulla la situazione dei naufraghi raccolti dalla Alan Kurdi, cui continua a essere impedito sia lo sbarco a Malta, sia quello in Italia. Non sappiamo se la situazione si sbloccherà nelle prossime ore o, come in molti casi precedenti, proseguirà ancora per diversi giorni, portando i naufraghi e il personale dell’Alan Kurdi allo stremo.

     

    manifestazione antirazzista milano boldrini manifestazione antirazzista milano boldrini

    Da questa vicenda emergono con chiarezza due fatti, entrambi molto preoccupanti. Il primo è che finché rimarranno in vigore i decreti sicurezza, che consentono di imporre un divieto inumano e incostituzionale all’ingresso nelle acque territoriali alle navi delle ONG, questo divieto continuerà a essere imposto, anche senza Salvini al Viminale. La seconda è che la retorica populista, che proprio su migranti e richiedenti asilo ha trovato nei precedenti 14 mesi le espressioni più disgustose, continua a condizionare pesantemente anche questo esecutivo. Almeno per ora. Speriamo in una rapida inversione di rotta», ha dichiarato in una nota la segretaria di Radicali Italiani.

    laura boldrini laura boldrini

     

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