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Walter Rauhe per la Stampa
Una road map «chiara e ambiziosa entro giugno per rifondare l' Unione europea» e restare uniti contro i populismi.
È quanto hanno annunciato ieri sera il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel in una conferenza stampa al termine del loro primo incontro ufficiale a Parigi dopo l' insediamento del nuovo governo di grande coalizione in Germania. «Il lavoro che ci aspetta è importante in un contesto europeo profondamente scosso dalla Brexit e dalle elezioni italiane che hanno visto crescere posizioni estreme che ci hanno permesso di toccare con mano le conseguenze di una lunga crisi economica e le sfide migratorie a cui non abbiamo saputo rispondere» ha dichiarato il presidente Macron.
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Il presidente francese ha affermato che è fondamentale che l' Ue trovi un modo unitario per affrontare una serie di questioni, tra cui la Brexit, le migrazioni e l' ascesa del populismo che si riflette nell' esito delle elezioni in Italia: «Questo è il nostro compito entro giugno, sull' eurozona, sulla politica migratoria, la difesa, il commercio, la ricerca, l' istruzione e le grandi aree che siamo stati in grado di presentare». Tra le proposte del presidente francese, anche quella di un ministro delle Finanze e un bilancio comuni della zona euro.
In origine i due leader europei avevano annunciato un loro progetto comune per la riforma dell' Eurozona già per il Consiglio europeo di settimana prossima a Bruxelles.
Ma i ritardi nella formazione di un nuovo esecutivo a Berlino e le forti divergenze attorno alla futura architettura dell' Ue e della coesione tra i Paesi aderenti alla moneta unica, ha fatto slittare ancora una volta il progetto dell' asse franco-tedesco. Un asse a due velocità con una Germania che spinge sul freno e una Francia che accelera.
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È passato molto tempo da quando Nicolas Sarkozy aveva apostrofato la cancelliera tedesca come «Madame No».
Da allora dall' Eliseo sono transitati già tre presidenti, ma a sedere nel palazzo del «Kanzleramt» a Berlino è sempre lei: Angela Merkel, alias Madame No, la cancelliera titubante e scettica attorno a praticamente tutti i grandi progetti di riforma dell' Unione europea e che a Parigi ha spesso reagito con un secco «Nein» alle iniziative dei rispettivi Nicolas Sarkozy, François Hollande e ora di Emmanuel Macron.
DI MAIO SALVINI
Nel loro incontro di lavoro ieri sera nella capitale francese (il primo viaggio all' estero di Angela Merkel dopo la sua riconferma per un quarto mandato), i due leader hanno discusso dei prossimi sviluppi nei Paesi dell' Eurozona. Parigi, che ha atteso con nervosa pazienza la lentissima e sofferta formazione del nuovo governo in Germania, esige ora passi concreti. Berlino invece chiede ulteriori chiarimenti e tenta di guadagnare tempo come dimostrato ieri anche dal vice-cancelliere e nuovo ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz (Spd) che parallelamente al bilaterale Merkel-Macron, ha incontrato a Parigi il suo omologo francese Bruno Le Maire.
Non solo la cristiano-democratica Angela Merkel, ma anche gli alleati socialdemocratici nutrono ancora forti incertezza attorno a gran parte delle proposte avanzate da Emmanuel Macron in tema ad esempio di un bilancio e di un ministro delle Finanze comune per i Paesi dell' Eurozona, come per la tanto discussa ma non ancora attuata unione bancaria.
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