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    METTI LA SALMA NEL FREEZER – IN UN PAESINO DELLA SVIZZERA È POSSIBILE FARSI IBERNARE, DOPO LA MORTE, IN ATTESA CHE VENGA SCOPERTO UN MODO PER RESUSCITARE – IL COSTO PER ESSERE SURGELATI A -196 GRADI? 200 MILA EURO! - IL DOTTOR EMIL KENDZIORRA, CAPO DELLA START-UP CHE SI OCCUPA DI CRIOCONSERVARE I CADAVERI, NON ASSICURA IL RISVEGLIO - NEL MONDO CI SONO 400 PERSONE CHE SI SONO FATTE SURGELARE SOTTOZERO, TRA CUI 15 SONO ITALIANE...


     
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    Estratto dell’articolo di Franco Zantonelli per “La Repubblica”

     

    criogenesi ibernazione criogenesi ibernazione

    In uno stabile bianco squadrato, simile a una villetta in cemento armato di nuova costruzione, si trovano attualmente almeno quattro salme, in attesa di un'ipotetica resurrezione. Siamo a Rafz, villaggio svizzero di circa 4.000 abitanti del Canton Zurigo, scelto da un medico tedesco, il dottor Emil Kendziorra, per portare a termine un esperimento, quello della criogenizzazione che - come riferisce il tabloid di Berlino Bild Zeitung - ha deciso di sperimentare, attraverso una start-up.

     

    La scelta è caduta sul comune svizzero anche per alcune sue peculiarità congeniali al progetto del medico tedesco: criminalità praticamente inesistente e rischi di catastrofi naturali, quali terremoti o alluvioni, vicini allo zero.

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    L'esperimento consente la conservazione dei tessuti biologici - l'intero corpo umano o alcune sue parti - qualora vengano ibernati a temperature bassissime. Oggi come oggi, nel mondo, risultano esserci 377 corpi umani criopreservati, tra cui 15 italiani. Senza alcuna garanzia di risveglio. Perché sia possibile essere rianimati, le prospettive più rosee indicano sarà possibile tra almeno 2-300 anni. E, particolare non da poco, non si sa in che condizioni.

     

    Il fenomeno, però, a quanto pare presenta notevoli potenzialità di crescita. In sostanza c'è l'impressione che in molti questa valle di lacrime siano disposti ad abbandonarla, ma solo temporaneamente, accettando di attendere tempi molto lunghi per poterci ritornare. Ecco perché il medico tedesco, cha ha deciso di buttarsi in un'avventura che promette lauti guadagni, difficilmente potrà vedere i risultati del suo esperimento.

     

     

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    […] Quello che è certo è che la […] start-up, battezzata "Tomorrow Biostasis", è sommersa da centinaia di richieste di gente che si vuole sottoporre alla criogenizzazione. Finora si sono iscritti in 400, provenienti da 80 città europee, pagando una quota d'ingresso nell'associazione di 25 euro mensili.

     

    Che però diventano duecentomila al momento di farsi ibernare, con un procedimento che nel mondo - anche se per ora limitatamente agli Stati Uniti e alla Cina - viene già praticato. Grazie alla start-up berlinese Emil Kendziorra ha scoperto che anche in Europa non mancano gli irriducibili che non si rassegnano alla prospettiva del sonno eterno, ma sono disposti a cacciar fuori una somma notevole sperando nel risveglio, magari tra qualche secolo, in un mondo che non possono sapere se sarà di loro gradimento.

     

    Fatto sta che chi si rivolge alla "Tomorrow Biostasis" si affida a un'equipe medica specializzata nelle "operazioni conservative", vale a dire al "sonno freddo". Il corpo viene conservato a una temperatura di 196 gradi sottozero, ottenuta grazie all'impiego dell'azoto liquido, e trasferito, tramite speciali ambulanze, in un magazzino. Ovvero nell'edificio realizzato a Rafz.

     

    crioconservazione crioconservazione

    Dopo aver sollecitato le persone interessate a sganciare la quota di iscrizione, il dottor Kendziorra le mette in guardia dalle facili illusioni. Sul sito di "Tomorrow Biostasis" si legge, infatti, che «sebbene la ricerca medica sia in costante progresso, attualmente non è ancora possibile rianimare un essere umano dopo che è stato criopreservato». Insomma, campa cavallo. Anche perché, sempre citando dal sito della start-up berlinese, «non è possibile sapere se e quando sarà possibile». […]

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