Chiara Maffioletti per il “Corriere della Sera”
guccini bartoletti sarri
«Certo che mi ha fatto piacere conoscere Sarri, è una persona in gamba, abbiamo parlato del più e del meno». Con il suo irraggiungibile understatement , Francesco Guccini sintetizza così un incontro - quello tra lui e l' allenatore della Lazio, avvenuto per mano di Marino Bartoletti - diventato subito leggendario.
Si dice che siate due «orsi».
«Mah, io l' ho incontrato molto volentieri e mi è parso simpatico, allegro, si è sciolto presto. Io non sono particolarmente orso, specie con gli amici. Sarri mi ha detto che apprezza le mie canzoni, che le ascolta ancora adesso. In passato è venuto a un mio concerto... così, tutto normale. C' era reciproca simpatia».
È vero che lei gli ha chiesto di Ronaldo?
«Per capire che fine farà».
guccini
Segue molto il calcio?
«Abbastanza, di più ora che c' è la Nazionale».
Cosa pensa del mestiere dell' allenatore?
«Penso siano persone curiose, è un mestiere un po' strano. Da un lato redditizio, dall' altro pieno di incognite.
Se la squadra funziona ci sono onori e gloria, se non funziona si viene cacciati immediatamente. Mi ha sempre sbalordito la facilità con cui un allenatore appena estromesso trovi subito un' altra squadra».
In un certo senso, non sono anche loro dei professori?
«Ah, può essere che abbiano qualcosa in comune le cose, però non so, io ho solo insegnato».
guccini
Resterete in contatto?
«Ci siamo scambiati i numeri di telefono. Lui mi ha fatto delle previsioni su chi vincerà il prossimo campionato, ma non lo rivelerò nemmeno sotto tortura».
Avete anche canticchiato qualcosa insieme?
«Assolutamente no. Ho completamente abbandonato la musica, non canto più, non suono più la chitarra e nemmeno ascolto niente. Ora sono scrittore a tempo pieno».
Perché?
«Probabilmente non sono più capace di scrivere canzoni. Ho smesso».
Più facile vederla dare un calcio a un pallone?
«Per l' amor di Dio: ho 81 anni, cascherei per terra».
2 - SARRI OSPITE A CASA GUCCINI LAZIO, MUSICA E VINO ROSSO
Massimo Perrone per il “Corriere della Sera”
maurizio sarri giovanni martusciello
Metti una sera a cena. Maurizio Sarri a Pavana, colline pistoiesi, è stato a casa di Francesco Guccini, cantautore «in pensione». Incontro organizzato da Marino Bartoletti, giornalista sportivo esperto di musica: «La cosa buffa è che il più curioso dei due sembrava il Maestrone», soprannome dell' 81enne modenese. «Dai loro dialoghi si potrebbe scrivere un libro, ma sono vincolato al segreto». E allora divertiamoci, sulle note di Guccini.
Quand' io l' ho conosciuto, o inizio a ricordarlo, era già vecchio o così a me sembrava (Amerigo) . Lo zio di Guccini si chiamava Amerigo. Stesso nome del padre di Sarri. Maurizio ha conosciuto da «vecchio», a 55 anni, la Serie A con l' Empoli. E a 61, con la Juve, è diventato l' allenatore più anziano a vincere lo scudetto, battendo Liedholm di 11 mesi.
guccini
Viene gennaio silenzioso e lieve, un fiume addormentato (Canzone dei dodici mesi) . È nato il 10 gennaio, nel 1959, il nuovo tecnico di una Lazio fondata il 9 gennaio (1900). Capricorno. Addormentato no di certo; diffidente sì, verso chi non conosce, è una caratteristica del segno zodiacale.
E Gianni ritornato da Londra a lungo ci parlò dell' Lsd (Eskimo) . Sarri, tornato da Londra, nel 2019 aveva in bacheca il suo primo trofeo vero: l' Europa League vinta con il Chelsea. Ed io che ho sempre un eskimo addosso (Eskimo) . No, lui ha (quasi) sempre una tuta addosso. Alla Lazio se la potrà rimettere, dopo giacca e cravatta alla Juventus.
Le sigarette con rabbia fumate, i blue jeans vecchi e le poche lire (Canzone per Piero) . Le sigarette? Eh sì, è proprio Sarri. Le poche lire, beh, non esageriamo, anzi Lotito gli ha dato qualche euro in più di quelli che aveva promesso a Inzaghi...
sarri
Sono un tipo antisociale, non m' importa mai di niente, non m' importa dei giudizi della gente (Il sociale e l' antisociale) . Quello che ha detto o pensato per anni, Sarri, quando gli rinfacciavano di aver vinto solo una Coppa Italia di serie D con la Sansovino.
Dai poveri di spirito e dagli intolleranti, da falsi intellettuali, giornalisti ignoranti (Libera nos Domine) . Ogni tanto, però, intollerante è stato lui. Come quando rispose così a una domanda in conferenza stampa: «Sei una donna, sei carina, e non ti mando a fare in c... per questi due motivi».
guccini
Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto, infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio (Cirano) . «La mia generazione lascia ai suoi figli qualcosa di peggio, più di vent' anni di deriva civile, sociale, etica ed economica. Il futuro mi preoccupa molto, e non parlo di calcio»: l' ha detto Sarri in un' intervista rilasciata a Gianni Mura.
SARRI MANCINI
E non sapremo perché e come siamo di un' era in transizione fra una civiltà quasi finita ed una nuova inconcepita (Mondo nuovo) . Sembra di vedere i tifosi laziali: finita l' era Inzaghi, ecco quella «inconcepita» ma attesissima di Sarri.
Lui e lei s' incontrano nel giorno mentre la città d' attorno sembra nuova (Lui e lei) .
Facciamo «lui e lui»: in una Roma nuova per tutti e due, Mourinho, aspettami, sto arrivando...
sarri e mancini si stringono la mano mancini sarri fanno pace
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