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    MI CANDIDO O NON MI CANDIDO: IL DILEMMA DELLA MERKEL - UN TEDESCO SU DUE NON LA VUOLE PIU' - TROPPI IMMIGRATI - DECIDERA' IN PRIMAVERA - MA IL BANCO DI PROVA ARRIVERA' A BREVE CON LE ELEZIONI LOCALI - IL PARTITO XENOFOBO SFIORA GIA' IL 20% AL GRIDO "VIA IL VELO"


     
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    Danilo Taino per il “Corriere della Sera”

     

    MERKEL MERKEL

    Saranno mesi di pene, i prossimi, per Angela Merkel. La campagna elettorale per le elezioni federali dell' autunno 2017 è a tutti gli effetti iniziata. E il cuore della discussione al momento è soprattutto uno: la cancelliera si presenterà per un quarto mandato? Punterà ai 16 anni di guida del governo di Berlino?


    Un sondaggio pubblicato ieri dalla Bild am Sonntag indica che il 50% dei tedeschi preferirebbe che non si ripresentasse, il 42% la vorrebbe per un altro quadriennio. La risposta non verrà da una semplice ricerca sul gradimento: sarà pienamente politica e avrà una grande portata tanto in Germania quanto in Europa.
     

    estrema destra protesta contro merkel migranti e islam estrema destra protesta contro merkel migranti e islam

    Esattamente un anno fa, Frau Merkel ha messo in gioco se stessa, quando ha aperto le porte tedesche ed europee ai rifugiati dalla Siria. Si è trattato del passo più coraggioso dei suoi anni (in quel momento dieci) alla guida della Germania. Per il quale è apprezzata in buona parte dell'Occidente.
     

    Ma che ha messo in discussione la sua leadership futura davanti agli elettori, tanto che più di un commentatore scommetteva che non sarebbe rimasta al potere per l' intero 2016. La gestione del milione circa di profughi arrivati nel 2015 non è stata un disastro: sicuramente, però, non è stata gestita secondo un piano, soprattutto nell'autunno scorso, e ha costretto Berlino e l' Europa a un accordo fragile con la Turchia. Per questo, le critiche alla cancelliera sono forti e anche per questo è cresciuto il peso del partito anti-immigrazione Alternativa per la Germania (AfD).

    ursula von der leyen e angela merkel ursula von der leyen e angela merkel


    La signora Merkel rimane il leader politico più autorevole e più potente del Paese. Finora, si è usato dire «senza alternative». La novità di questa fine estate è che il ritornello dell'inevitabilità della sua guida è messo in discussione non solo dagli avversari degli altri partiti, non solo dai sondaggi d' opinione ma anche da alcuni settori della sua parte politica.

     

    protesta contro merkel degli anti musulmani di pegida protesta contro merkel degli anti musulmani di pegida

    Se Merkel darà segni di debolezza, l' alternativa verrà fuori. In particolare, la Csu - il partito gemello in Baviera della Cdu merkeliana - deciderà solo nei prossimi mesi se accettare di andare alle elezioni dell'anno prossimo con la stessa leader come candidata.
     

    Molto dipenderà da come andranno le elezioni locali dei prossimi mesi, a cominciare da quelle di questo settembre, nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore domenica prossima e nella città di Berlino tra due settimane.

     

    Soprattutto nel primo caso, la AfD potrebbe raccogliere consensi vicini al 20%, e un successo del genere di un partito alla destra della Cdu-Csu sarebbe imputato dagli avversari alle aperture di Merkel ai rifugiati.
     

    seehofer merkel seehofer merkel

    Il 70% degli elettori della Cdu vorrebbe un quarto mandato per la cancelliera, ha indicato il sondaggio della Bild di ieri. E dal momento che la candidata sarà scelta dal suo partito, le probabilità che Frau Merkel cerchi il quarto mandato sono alte. «Commenterò al momento appropriato», ha detto lei martedì scorso. Probabilmente in primavera. Ma niente più è scontato.

     

     

     

    TONIA MASTROBUONI per “la Repubblica

     

    FRAUKE PETRY FRAUKE PETRY

    Con la sua ormai classica mise, camicia azzurra, gonna e tacco alto, Frauke Petry sembra indifferente alla canicola di fine agosto. A una settimana da una tornata elettorale cruciale, si è spinta fino al Mar Baltico, nel vecchio porto di Wismar, per arringare i suoi sostenitori. Non lontano dalle banchine, peraltro, dove il grande maestro del muto Friedrich Wilhelm Murnau girò “Nosferatu”.

     

    Petry grida, quasi, ma le parole della leader dell’Alternative fuer Deutschland (Afd) si sentono a malapena. Un gruppetto di autonomi protesta rumorosamente contro la presenza della destra populista nella città anseatica. E i fan di Petry sono davvero pochi. Ma uno sguardo ai sondaggi — l’Afd si presenta in Meclemburgo-Pomerania per la prima volta e può già contare su un solido 21% — sembra rievocare il più classico dei proverbi: piazze vuote, urne piene.

     

    ANGELA MERKEL - FRAUKE PETRY ANGELA MERKEL - FRAUKE PETRY

    Considerata ancora la capa di un partito di pària, Petry si prepara al probabile trionfo — che non mancherà di mettere in enorme difficoltà Angela Merkel, che ha il suo collegio elettorale in questo Land ed è di nuovo in guerra col suo partito e con i sondaggi — con sangue freddo, come dimostra in quest’intervista a Repubblica.

     

    La sorprende l’enorme successo che l’Afd sembra racogliere anche qui? Siete testa a testa con la Cdu, a pochi punti dalla Spd, che farete se diventerete il primo partito, domenica prossima? 

    «Come ricorderà, la scorsa primavera abbiamo preso il 25 per cento in Sassonia-Anhalt. Se ottenessimo un risultato simile in Meclemburgo- Pomerania, non ci meraviglieremmo affatto. Se dovessimo diventare il primo partito, posso dirle sin d’ora — e non solo perché tutti gli altri partiti hanno già dichiarato che si rifiuteranno di fare un governo con noi — che rimarremo all’opposizione. Crediamo che sia giusto così, per ora. Siamo un partito giovane».

    estrema destra protesta contro merkel migranti e islam 4 estrema destra protesta contro merkel migranti e islam 4

     

    Nel primo anniversario del famoso “ce la faremo”, Angela Merkel ha ribadito che non si può stabilire un tetto ai profughi.

    «Non siamo mai stati d’accordo con il suo “ce la faremo”, soprattutto: Merkel non ha mai chiesto il parere a nessuno su quella decisione. Quella frase è l’espressione di un’ideologia repressiva che non tiene conto del fatto che nelle democrazie è la maggioranza a decidere ».

     

    Però diciamo anche che voi state ampiamente approfittando di quella frase. Non dovete sforzarvi molto per conquistare i numerosi tedeschi che stanno voltando le spalle alla cancelliera.

    FRAUKE PETRY FRAUKE PETRY

    «La verità è che finalmente i tedeschi le stanno presentando il conto… Ma il problema è che ogni giorno che passa quella decisione continua a produrre conseguenze catastrofiche per la Germania».

     

    La Cdu propone un bando parziale del burqa. In Francia e in Italia c’è una polemica enorme da settimane, soprattutto sul burqini. Lei cosa ne pensa?

    IMMIGRATI GERMANIA IMMIGRATI GERMANIA

    «Noi siamo per il divieto del velo integrale. E non ci convince l’argomentazione per cui il bando sarebbe incompatibile con la libertà religiosa. Noi partiamo dal presupposto che i diritti fondamentali debbano essere intoccabili. Ma esistono diritti che possono entrare in conflitto l’uno con l’altro. In Germania il fatto di riconoscersi, di guardarsi nel viso, fa parte della vita quotidiana. Il velo integrale ha già creato tanti problemi, nella sfera pubblica».

     

    Quindi per lei è una questione di sicurezza?

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    «Non solo. Il velo è il simbolo della repressione della donna voluto dagli islamisti. Nel Corano non c’è scritto da nessuna parte che la donna debba andare in giro totalmente velata. Troviamo del tutto fuori luogo che si arrivi a dire che il velo sia un simbolo della libertà religiosa delle donne. Perciò nei prossimi giorni presenteremo in tutti i Land in cui siamo presenti un bando totale del burqa. E voglio vedere se tutti i politici della Cdu che hanno detto nelle scorse settimane che vogliono il bando totale e non parziale, avranno il coraggio di votare con noi…!».

     

    Ma non pensa che queste donne rischiano di essere ancora più segregate, così?

    «Ci sono molti problemi legati a quella cultura e in Germania dovremmo occuparci anche più seriamente del problema delle spose bambine. Blaterare di libertà delle donne se uno lascia che indossino il velo significa capire solo il sintomo. Dobbiamo spegnere ogni ambizione politica del fanatismo islamico in questo paese. Non può avere spazio, in Germania. Noi vogliamo che queste donne vivano liberamente, se i mariti o i clan le costringono a portare il velo, dobbiamo aiutarle a liberarsi ».

     

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    Alcuni studi dicono già che c’è una fetta di elettorato che votava per i neonazisti della Npd e ora voterà voi. Non vi imbarazza questa eredità?

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    «I sondaggi dicono che la Npd ha perso circa l’un per cento dei voti, non di più. E trovo francamente assurda questa domanda. Se un elettore della Spd vota Afd la prossima volta, cosa vuol dire? Che passa da sinistra a destra? E allora? ».

     

    C’è una bella differenza tra un partito con simpatie naziste e i socialdemocratici.

    «Dovreste essere contenti di un altro fatto importantissimo, invece. Noi abbiamo riconquistato molti elettori che non votavano affatto. Non vi lamentante sempre dell’astensionismo? Ecco, grazie a noi è diminuito».

     

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