MILAN JUVE CHIESA
Non è stata per niente una serata facile quella dell’arbitro Irrati in Milan-Juventus a San Siro. La gara è finita 3-1 per i bianconeri che hanno fatto cadere il Milan dopo oltre 20 risultati utili consecutivi. Irrati però non ne azzecca una, scatenando le proteste sia della Juventus che del Milan.
Tutto comincia con due entratacce consecutivi di Theo Hernandez su Chiesa (autore di una doppietta). Entrate una con i tacchetti sulla caviglia e l’altra con una ginocchiata sulla schiena. Il terzino del Milan non è stato neanche ammonito.
Irrati, le proteste della Juventus e gli insulti a Chiesa
falli su chiesa
Sul gol del momentaneo pareggio del Milan, firmato da Calabria in contropiede, tutto nasce da un contatto tra Rabiot e Calhanoglu, con il giocatore francese in possesso palla chiaramente spinto dal calciatore del Milan. Il Var non interviene e così il gol viene convalidato.
Ma a fine primo tempo succede qualcosa. La trasmissione Pressing su Italia 1 ha ricostruito lo scambio di battute fra Federico Chiesa, Andrea Pirlo e l’arbitro Massimiliano Irrati dopo il fischio di fine primo tempo. L’attaccante bianconero accusa il direttore di gara di averlo insultato (“Mi hai risposto male, mi hai mandato aff****lo, devi portare rispetto. Mi hai risposto male, mi hai risposto male”) con Irrati che si difende dicendo di non averlo fatto (“Chi è che ti ha risposto male, io?”).
MILAN JUVE CHIESA DYBALA
Nel corso dello scambio interviene così il tecnico della Juve che prima allontana Chiesa (“Fede, Fede, vai via”) e poi si rivolge a Irrati chiedendo spiegazioni sul primo gol del Milan invitandolo ad andare a rivedere l’azione. Invito che l’arbitro della gara non recepisce (“È un normale scontro di gioco”).
Irrati e le proteste del Milan nel secondo tempo
rabiot calhanoglu
Nel secondo tempo è il Milan a protestare per due episodi. Il primo è il mancato rosso a Bentancur che al 70′ in scivolata è in netto ritardo su Castillejo: sembra un’entrata da giallo, il secondo per l’uruguaiano ammonito 10 minuti prima. Non per Irrati che dà il vantaggio ma poi non estrae cartellini ed è un errore tutto suo (il Var può intervenire sui falli da rosso diretto).
Al 93’ nel contatto Rabiot-Brahim Diaz il Milan protesta per un rigore (il risultato era di 3-1 per la Juventus): Irrati è vicino ma alle spalle dell’incrocio di gambe. Dalla telecamera frontale si vede invece il contatto fra la gamba del francese e il ginocchio del rossonero. (Fonti La Gazzetta dello Sport e Sport Mediaset).
irrati MILAN JUVE CHIESA DYBALA