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    "MI HANNO URLATO 'COMUNISTA DI ME*DA'" - ACCOLTELLATO DAVANTI CASA A MILANO IL GIORNALISTA E CANTAUTORE ENRICO NASCIMBENI, MILITANTE DEI MOVIMENTI ANTIRAZZISTI E ANTIOMOFOBI: "ERANO DUE ENERGUMENI CON IL CRANIO RASATO. HANNO TENTATO DI COLPIRMI AL VOLTO"


     
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    Zita Dazzi per repubblica.it

     

    enrico nascimbeni enrico nascimbeni

    Lo hanno aspettato davanti alla porta di casa con un coltello e lo hanno aggredito urlando “comunista di merda”. E’ successo mercoledì sera all’ora di cena quando Enrico Nascimbeni, militante dei movimenti antirazzisti e antiomofobi e vicino ai Sentinelli di Milano, stava tornando a casa. 

     

    Nascimbeni ha riportato un taglio non profondo al braccio dopo essersi difeso dal tentativo di accoltellamento al volto. Ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione Garibaldi che stanno facendo le indagini. “Erano due energumeni palestrati, tatuati e con il cranio rasato”, racconta Maurizio Merlotti, amico del giornalista e scrittore aggredito mentre usciva di casa.

     

    Secondo Merlotti che ha parlato a lungo con Nascimbeni dopo l’agressione il fatto è riconducibile alle numerose minacce che gli erano arrivate via mail e via social negli ultimi mesi dopo la partecipazione a manifestazioni antifasciste e antirazziste. Il giornalista, che da poco si è trasferito a Milano dopo aver vissuto a lungo in provincia di Verona e che dirige la rivista on line della comunità Sanam, dopo aver dato l'allarme e dopo esser stato medicato in casa, ha fatto un giro del quartiere con i carabinieri per vedere se i due aggressori fossero ancora in zona. Ma i due hanno fatto perdere le tracce.

     

    carabinieri carabinieri

    “Uno dei due fascisti che mi hanno aggredito sulla porta di casa – si legge sulla pagina Facebook -  mi ha tirato una coltellata al viso che per reazione istintiva ho parato con un braccio che ovviamente ha un taglio non grave. Non grave davvero. Se ne sono scappati via  dicendomi "sporco comunista di merda".

     

    Mi sono chiuso in casa. Mi sono ripigliato un po' è chiamato i carabinieri (e ne sono arrivati tanti) ed è arrivata una ambulanza. Una paramedica mi ha medicato e poi sono andato con i carabinieri in caserma e ci sono rimasto fino a poco fa. Non mi aspettavo una cosa del genere. Una violenza del genere contro un giornalista, uno scrittore un cantautore per le sue idee. Mi sono  spaventato e parecchio. Me la sono vista brutta. Ma mi è andata tutto sommato bene. Ora e sempre Resistenza”.

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    Solidarietà viene espressa a Nascinbeni dall'Anpi e dai Sentinelli.

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