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    “MI PARE DI AVERLO VISTO DIVERSE VOLTE” – SOLO ORA A CASTELVETRANO RITROVANO LA MEMORIA! C’È QUALCUNO CHE SPIFFERA DI AVER AVVISTATO MESSINA DENARO CHE SI MUOVEVA LIBERAMENTE NEL CIRCONDARIO. C’È CHI SOSTIENE SAPESSE DELLA MALATTIA E CHI CREDEVA ALLA LEGGENDA CHE FOSSE DIVENTATO IRRICONOSCIBILE DOPO UNA PLASTICA – TRA I COMMERCIANTI C’È CHI TEME POSSA FINIRE LA PACE IMPOSTA DAL BOSS: “HO PAURA CHE ORA MI CHIEDERANNO IL PIZZO” – LA DIFESA DEL COGNATO DEL PADRINO: “SE LEI FOSSE IL FIGLIO DI HITLER NON LO DIFENDEREBBE COMUNQUE SUO PADRE?”


     
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    1. E ORA CASTELVETRANO RITROVA LA MEMORIA "QUELLA FACCIA L'ABBIAMO VISTA PIÙ VOLTE"

    Estratto dell’articolo di Alessandra Ziniti per “la Repubblica”

     

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    MATTEO MESSINA DENARO INFERMIERE CLINICA MADDALENA PALERMO MATTEO MESSINA DENARO INFERMIERE CLINICA MADDALENA PALERMO

    Non c'è aria di festa a Castelvetrano, nessuno parla, non una tv accesa nei bar dove tutti ostentano indifferenza. I pochi che non fanno finta di non sapere liquidano la questione così: «Lo Stato non ha preso proprio nessuno, casomai si è consegnato, come fece suo padre». Don Ciccio Messina Denaro, lo storico capomafia fattore della famiglia dei banchieri D'Alì, per la verità si fece "ritrovare" morto il 30 novembre del 1998 nelle campagne di Castelvetrano dopo una latitanza durata otto anni. Matteo era già uccel di bosco e non si presentò mai a dare l'ultimo saluto al padre, a cui però la famiglia non ha mai mancato di rendere omaggio con un necrologio pubblicato ogni anno.

     

    la casa di andrea bonafede, alias matteo messina denaro 1 la casa di andrea bonafede, alias matteo messina denaro 1

    «Qui gli anziani lo sapevano e lo dicevano da mesi che Matteo era gravemente malato, mia nonna me l'aveva detto», racconta Lucia, una giovane donna che si ferma davanti casa dei Messina Denaro e ammette quello che adesso sono pronti a sussurrare in tanti. «Dicevano che si era fatto la plastica, ma non è vero. È uguale. Ora che l'ho visto in foto sono sicura che si muovesse liberamente a Castelvetrano e nei paesi del circondario, Montevago, Menfi, Santa Margherita Belice. Dicono che abitasse in una casa di campagna da queste parti. Anche io penso di averlo visto qualche mese fa al Belicittà, il centro commerciale della zona».

    la casa dove vino la madre e una delle sorelle di matteo messina denaro la casa dove vino la madre e una delle sorelle di matteo messina denaro

     

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    Sette chilometri più in là, a Campobello di Mazara, il paese di Giuseppe Luppino, l'uomo arrestato insieme al boss, lo stesso silenzio, la stessa indifferenza. […]

    Nascosta dietro le griglie di una tapparella, solo una donna sussurra: «La palazzina sembrava disabitata da tempo. Solo ogni tanto veniva un giovane a ritirare la posta dalla cassetta ». Di carabinieri nemmeno l'ombra, segno che non è qui che occorre cercare i "pizzini" di Matteo Messina Denaro.

     

    2. CASTELVETRANO TRA SOLLIEVO E PAURA ORA RESTANO LE DONNE DEL CLAN

    Estratto dell’articolo di Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”

     

    la casa di andrea bonafede, alias matteo messina denaro 2 la casa di andrea bonafede, alias matteo messina denaro 2

    «Se lei fosse il figlio di Hitler non lo difenderebbe comunque suo padre? Lo Stato è lo Stato, d'accordo, ma lui per noi rimane un grande affetto, noi due da piccoli giocavamo insieme...». Alle quattro del pomeriggio Vincenzo Panicola esce di fretta dalla casa di via Cadorna perquisita in mattinata dai Ros. Con lui ci sono i figli e uno dei ragazzi è la fotocopia perfetta dello zio Matteo da giovane, cappello in testa e gli occhiali scuri. Vincenzo Panicola è il marito di Patrizia Messina Denaro, la sorella di «u Siccu».

     

    Lei è tuttora in carcere perché accusata di essere l'anello di congiunzione tra le altre famiglie di Cosa nostra e suo fratello Matteo. Panicola si è già fatto 8 anni di prigione, ora è libero e dice di fare l'agricoltore, ma è sinceramente difficile credergli.

    la casa di andrea bonafede, alias matteo messina denaro 3 la casa di andrea bonafede, alias matteo messina denaro 3

    Il figlio con lo zuccotto e gli occhiali scuri fa lo strafottente: «Anche Alessandra Mussolini difende sempre suo nonno, che volete da noi? Ma quali boss, il nostro frigo è vuoto, a Castelvetrano non c'è lavoro».

     

    A trecento metri da via Cadorna, intanto, in piazza Carlo d'Aragona, davanti alla Chiesa Madre si stanno radunando gli scout e le associazioni per dar vita al flashmob serale. Il parroco, don Giuseppe Undari, dice che Castelvetrano «oggi finalmente respira, è stata liberata». […]

    Anche per il sindaco, Enzo Alfano, del Movimento 5 Stelle, questo è un giorno bellissimo: «Mi sono svegliato pensando all'ennesima bufala, sono 30 anni che l'arresto di Messina Denaro veniva annunciato. Poi però mi ha chiamato mio genero che fa il poliziotto e mi ha detto: guarda che è vero!».

     

    Castelvetrano respira, Castelvetrano riparte. Anche l'unica figlia del boss, Lorenza, 28 anni, nel frattempo si è fatta una vita altrove e La vita è altrove è anche il libro che sta preparando Graziella Zizzo, assessore alle Politiche sociali, sulle storie di quelli che con la mafia di Castelvetrano hanno chiuso. Ma la guerra non è finita e bisogna entrare nelle vie strette di Belvedere oppure in quelle di Badìa dove ci sono le case dei familiari, degli amici, dei tifosi di Matteo Messina Denaro, nei quartieri più poveri, per capirlo.

     

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    IDENTIKIT DI MATTEO MESSINA DENARO IDENTIKIT DI MATTEO MESSINA DENARO

    Elio Indelicato, direttore di Castelvetrano News , giornale online con molti contatti nel territorio, racconta che adesso in tanti qui sono preoccupati: «Un commerciante mi ha confessato di aver paura che da domani gli chiederanno il pizzo, adesso che Matteo Messina Denaro è stato arrestato e finirà la pax ordinata dal boss».

     

    Paese di lavoratori, di contadini, dove si coltiva la Nocellara del Belice, l'oliva che dà un olio superlativo e lo stesso Matteo Messina Denaro, è emerso dalle indagini, portava in dono ai medici che l'avevano in cura. «Suo padre Francesco (don Ciccio, morto nel '98, ndr ) aveva gli uliveti vicino a Partanna - racconta Vincenzo Catalano, contadino in pensione -. Ma poi glieli hanno sequestrati, non so se è continuata la produzione». Impossibile chiederlo a donna Lorenza Santangelo, la mamma di Matteo, moglie di don Ciccio, che sulla porta di casa, in via Alberto Mario numero 8, tiene inchiodata una targa: «Per mio marito».

     

    il covo di matteo messina denaro a campobello di mazara 1 il covo di matteo messina denaro a campobello di mazara 1

    Lei e la figlia Rosalia ieri sono salite su un'auto dei carabinieri e nessuno le ha più viste. Anche Bice e Giovanna, le altre due sorelle, barricate in casa. Sono loro le vere donne di Matteo Messina Denaro, quelle che non l'hanno mai abbandonato. Nemmeno Franca Alagna, da cui ebbe Lorenza nel '95, risponde al citofono della sua casa sul corso. Le luci sono spente, niente aria di festa. Una donna anziana si affaccia dalla finestra: «Qui non c'è nessuno e non scrivete di noi».

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