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    SEXTING APPAREL - “HO BISOGNO DI UNA SCOPATA TELEFONICA” – “MI PIACE TIRARTI I CAPELLI E MONTARTI COME UN PONY” - ECCO I MESSAGGI HOT CHE IL CREATORE DI “AMERICAN APPAREL”, ORA IN BANCAROTTA, MANDAVA A DIPENDENTI E MODELLE


     
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    Gabrielle Bluestone per http://gawker.com

     

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    Immaginate di ricevere un messaggio dal vostro capo con scritto: “In quella foto il tuo culo è un bersaglio perfetto per lo sperma” o “Sto venendo mentre ti dico quanto sono terribile e disgustoso”. È quello che succedeva a decine di dipendenti di America Apparel quando alla guida dell’azienda, ora in bancarotta, c’era Dov Charney. Centinaia di email, sms, foto e video sono stati resi noti la settimana scorsa durante l’udienza per motivare il licenziamento di Charney, avvenuto nel dicembre 2014, proprio per le molestie sessuali rivolte ai suoi dipendenti.

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    Nelle carte del processo si legge anche come Charney cercasse di “distruggere le prove delle sue liaison sessuali” raccomandando alle sue partner e alle sue vittime di “cancellare le email indecenti”. L’ex boss di American Apparel si rivolgeva inoltre con toni razzisti e discriminatori a messicani, filippini, gay, ebrei – pur essendo lui stesso di origine ebree – e ovviamente alle donne. In un frammento viene riportato come la compagnia avesse scoperto “video e foto di una modella che fa sesso orale con Charney prima di passare alla penetrazione vera e propria”.

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    In un messaggio indirizzato a Charney, una ragazza si lamenta del suo comportamento e gli chiede di “Primo, non schiaffeggiarmi mai più. Non chiamarmi mai più troia, schiava o puttana. Non chiamarmi stupida”. Il gestore di un negozio American Apparel di Malibù ha accusato Charney di averlo aggredito in seguito ad un calo delle vendite: prima l’avrebbe insultato accusandolo di essere un omosessuale per poi afferrargli il collo con entrambe le mani e strangolarlo. Ecco riportate le carte del tribunale con le testimonianze.

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