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    “MI SENTO UN PO' COME BELEN” (CIAO CORE) - MARIA DE FILIPPI BALBETTA SCEMENZE A SANREMO: “SONO FRASTORNATA. I FOTOGRAFI MI INSEGUONO OVUNQUE, PERFINO IL MIO BASSOTTO VIENE IMMORTALATO MENTRE FA I SUOI BISOGNI” (MA CHI LE SCRIVE I TESTI? E QUESTA BALBUZIENTE SAREBBE LA REGINA DELLA TV ITALIANA?)


     
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    DE FILIPPI CONTI DE FILIPPI CONTI

    Alice Castagneri per www.lastampa.it

     

    Una valanga di flash per Carlo Conti e Maria De Filippi, elegantissimi, con un look total black. Si concedono ai fotografi, anche se Maria è un po' più avara di sorrisi. Forse perché, come ha detto lei stessa, durante le prove ha imparato che quando si annunciano i cantanti non bisogna sorridere troppo ed è necessario mantenere lo stesso tono di voce. Dunque, sarà l'effetto delle tante tante prove per cui dice di sentirsi un po' «frastornata».  

     

    «Ho capito che aveva ragione Baudo - racconta la conduttrice di Amici - quando diceva che Sanremo è Sanremo. Ero andata dal dentista e per via dell'anestesia quel giorno non ho potuto registrare la puntata di Uomini e donne. Poco dopo online dicevano che avevo avuto malore. E ho pensato: ecco l'effetto Sanremo».  

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    Ma non è stato l'unica conseguenza: «In questi giorni mi sento un po' Belen, i fotografi mi inseguono ovunque, perfino il mio bassotto viene immortalato mentre fa i suoi bisogni».  

     

    E non mancano le difficoltà. «Carlo - dice la De Filippi -  è stato come un fratello. Sono anni che faccio tv, ma non sono abituata a fare le prove di cinque serate di fila. Ho imparato tante cose, per esempio il ruolo del direttore d'orchestra, che prima guardavo da casa. Rocco Tanica mi ha spiegato che il direttore è fondamentale perché accompagna sia l'orchestra che il cantante».  

     

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    E ancora: «Ho compreso per la prima volta il ruolo delle signorine buonasera. Quando annunci una canzone non puoi sorridere e devi usare lo stesso tipo di voce. Non puoi salutare i cantanti anche se li conosci. E poi ci sono i cognomi degli autori, alcuni sono davvero strani. Infine ho imparato tanto da Carlo: dice i numeri del televoto in quindici secondi».  

     

    Piccola nota su look e abiti: «Avrò dei vestiti importanti, ma non aspettatevi che scenda la scala perché mi fa paura e non credo la farò». E sul futuro è chiara: «Queste non sono prove per nulla. Non ho intenzione nei prossimi anni di condurre il Festival da sola. Infatti nei titoli di testa ho chiesto che venisse scritto "conduce Carlo Conti con Maria De Filippi"». E sul caso del cachet rifiutato dice: «Non ho mai preso un compenso in tutte le trasmissioni in cui ho partecipato come ospite».  

     

    Serate e ospiti 

    Per Carlo Conti è il Festival numero tre: «Sono orgoglioso di aver aumentato il numero dei cantanti in gara e sono contento che le nuove proposte si esibiranno in apertura della seconda serata. Spero che i giovani avranno lo stesso successo dell'anno scorso». Nella prima serata i big a sfilare sul palco saranno: Al Bano, Alessio Bernabei, Clementino, Elodie, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Fiorella Mannoia, Giusy Ferreri, Lodovica Comello, Ron e Samuel.

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    Il conduttore poi snocciola i nomi degli ospiti: Alvaro Soler, Robin Schulz (dj e produttore tedesco), Giorgia, Mika. E ancora: Paola Cortellesi, Alessandro Gassman e Francesco Totti. Tiziano Ferro sarà il super ospite italiano di martedì. Sul palco, con più incursioni durante la serata, anche Raoul Bova. Al via  già martedì la prima copertina di Maurizio Crozza, che ci sarà tutte le sere. Spazio anche per temi sociali: dall'emergenza terremoto al bullismo. Per il dopo Festival solito appuntamento con Rocco Tanica dalla sala stampa.  

     

    Tanti omaggi 

    L'apertura della kermesse è affidata anche quest'anno ad alcuni brani famosi «che non hanno vinto Sanremo ma che sono diventati dei successi planetari». E «un'altra soddisfazione di quest'anno è il televoto» che passa a 51 centesimi, meno rispetto agli altri anni. Diversi gli omaggi musicali, anche in quest'edizione, a cominciare da quelli a Luigi Tenco e Claudio Villa. Il primo sarà già nella sigla d'apertura, «nella quale - dice Conti - sentirete le note di Vedrai vedrai».  

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