Estratto dell’artiucolo di Giulio De Santis per https://roma.corriere.it/
Virginia Sanjust di Teulada con il figlio Giancarlo
Sono passate poche ore dall’arresto di Virginia Sanjust di Teulada, 46 anni, sorpresa a rubare dentro una Smart. L’episodio, drammatico, è uno dei tanti momenti difficili di una donna che ha vissuto, fino ad oggi, la sua vita in modo estremo, dagli esordi in Rai come signorina buonasera nel 2003 alle sue vicissitudini recenti. Adesso di lei si prende cura il figlio, Giancarlo Armati, 25 anni, studente di Economia, nato dal matrimonio della Sanjust con lo 007 Federico Armati. […]
Signor Giancarlo Armati, come vive oggi sua mamma, Virginia Sanjust di Teulada?
«Oggi mia mamma vive male come pochi di noi sarebbero capaci di fare. Tutto ciò, è complicato spiegarlo. Ma è una sua legittima scelta che si rinnova ogni giorno. Mamma ha avuto ogni tipo di possibilità, tante persone le hanno offerto la propria mano, ma ogni volta ha girato le spalle e ha reso impossibile aiutarla. Ha fatto terra bruciata».
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Virginia Sanjust di Teulada con il figlio Giancarlo
A quando risale la sua nomina come amministratore di sostegno?
«Dal luglio del 2020 il tribunale di Grosseto mi ha nominato AdS di mia madre. Per me è stato un onore e una responsabilità, ma con tanta paura».
Perché hanno nominato lei?
«Sono la persona più adatta a svolgere questo compito per il rapporto tra me e mia madre. La sento tutti i giorni. Ovunque si trovi so per certo che mi chiamerà».
In cosa consiste il suo ruolo?
«Il mio compito principale è la gestione economica. Mia madre soffre di una sorta di bulimia nell’uso del denaro. Io provvedo a dividere le sue risorse e a dilazionarle giorno per giorno per evitare il più possibile che rimanga senza soldi. Se li dovesse gestire in modo autonomo li spenderebbe tutti il primo giorno del mese e poi rimarrebbe senza i 29 giorni successivi. Altri compiti sono quelli di seguire le molteplici problematiche giudiziarie e di raccordo con i sanitari competenti».
Giancarlo Armati - figlio di Virginia Sanjust di Teulada
Quando le hanno detto che avrebbe dovuto farle da amministratore di sostegno, lei cos’ha provato?
«Mia mamma è stata felice perché sa che non l’avrei mai tradita. Purtroppo troppe persone a lei vicine hanno tradito la sua fiducia e troppe si sono approfittate. Pur essendo vero il fatto che molto spesso lei stessa con le sue problematiche e con il suo modo di essere e di vivere ha reso difficile, quasi impossibile, ogni tipo di rapporto con tutti quelli che erano lei vicini. E’ stata una donna molto amata ma non ha mai saputo mantenere nulla».
Perché l’altro giorno sua madre ha provato a rubare dentro un'auto?
«Non penso che abbia provato a rubare la Smart, non ne sarebbe capace. Probabilmente stava frugando al suo interno magari per cercare delle sigarette. Purtroppo non doveva essere lì. Doveva essere a casa sua a Capalbio dove a seguito di ripetuti ostracismi dei familiari ultimamente non vuole più andare. Ha ricevuto denunce e diffide dai suoi fratelli con cui ancora condivide la casa di campagna. Questo è un altro degli argomenti di cui mi occupo come amministratore. Speriamo che presto si possa dividere questa casa in cui oramai è impossibile la convivenza in comune.
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Domenica scorsa ho l’impressione che mia madre sia stata mandata via dall’ospedale perché nel personale medico è prevalso l’istinto di sbarazzarsi di un paziente indesiderato e costoso, anziché ricoverarlo e prendersene cura. Hanno mandato via mia madre, senza alcuna remora. Non escludo che mamma per una sorta di protesta abbia di proposito frugato nella Smart, apposta per essere notata e fermata».
Cosa dice sua madre della sua condizione di oggi?
«Parlo spessissimo con mia madre della vita che sta conducendo, delle persone e dei posti che frequenta. Di dove dorme. Fondamentalmente, specialmente quando è più lucida, mi dice che è così che vuole vivere. Vorrebbe solo più soldi. Più cappuccini e sigarette».
Come pensa che sua madre possa essere aiutata?
«Questa è la domanda delle domande. Riconosco ancora a mia madre, nonostante le sue evidenti problematiche, una sua autonomia di giudizio e a volte mi chiedo chi possa sostituirsi a lei per decidere al suo posto. Come amministratore coadiuvo e unitamente a lei, in alcuni casi particolari dopo l’autorizzazione del giudice, prendo delle decisioni, ma non mi sostituisco né lo farei mai. Informo mia madre di tutto e condivido con lei e con il tribunale ogni atto importante».
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Avete immaginato un’idea di futuro ?
«L’ideale sarebbe un percorso in una comunità, possibilmente lontano dalla sua odierna realtà. Ma la comunità non ti accoglie se tu non dimostri e convinci seriamente delle tue reali intenzioni di fare un percorso serio insieme ad essa. Questa condizione fondamentale ad oggi purtroppo non è maturata in mia madre. Non credo comunque nella costrizione».
Che ricordo ha di sua bisnonna, Antonella Lauldi? E del suo bisnonno, Franco interlenghi?
«I miei bisnonni li ho frequentati poco. Un po' di più Antonella di cui ricordo con tenerezza la nostra ultima conversazione».
Che rapporto hanno sua madre e suo padre?
FEDERICO ARMATI E VIRGINIA SANJUST
«Mio padre e mia madre hanno un rapporto importante che, nonostante tutto, dopo oltre 20 anni di separazione, è ancora vivo. Mio padre è una delle tre persone, insieme a me e mia nonna Antonellina, che Virginia sente ogni giorno da sempre. Sul rapporto tra i miei genitori si potrebbe scrivere un libro». […]
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