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    MICHELE ANSELMI: “DAGO, C’È POCO DA SFOTTICCHIARE SE FILM COME “DIAZ”, “ROMANZO DI UNA STRAGE” O “IL PRIMO UOMO” VANNO MALE: L’ITALIA HA LA MEMORIA CORTA, ANCHE A SINISTRA” - ANCHE I GRECI SI FANNO I LIFTING MA AL SEDERE - INVECE DI “SPENDING REVIEW” BASTA DIRE “REVISIONE DELLA SPESA” - PERCHÉ BRUNO VESPA NON FA UNO SPECIALE SULLE “SERATE BURLESQUE”? - LA MINETTI CHE DICE AL BANANA “THE LOVE OF MY LIFE” È LA STESSA CHE LO CHIAMAVA “VECCHIO”, “PEZZO DI M.”,”CULO FLACCIDO”?...


     
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    Riceviamo e pubblichiamo:

    diaz film vicaridiaz film vicari

    Lettera
    Caro Roberto,
    leggo alcuni dei tuoi titoli salaci a proposito degli incassi cinematografici. "Disfatta del cinemismo d'autore", "Gli italiani amano la polizia", "Che palle la strage di Stato!", eccetera. Capisco, conoscendoti, il gusto che provi nell'irridere una certa idea di cinema d'autore. Però, secondo me, sbagli. C'è poco da sfotticchiare se film come "Diaz", "Romanzo di una strage" o "Il primo uomo" (peraltro uscito in appena 50 copie dopo incredibili disavventure produttive) vanno male o maluccio.

    Diaz di Daniele VicariDiaz di Daniele Vicari

    Era prevedibile che andasse così, l'Italia ha la memoria corta, e anche a sinistra tra i no-global, i professori, gli avvocati e i pensionati c'è chi "scarica" in abbondanza, pensando così di far fessi tutti per aggirare il diritto d'autore. Francamente, dopo questi risultati devastanti, sarà sempre meno facile, forse impossibile, proporre film che provino a raccontare l'Italia: di oggi e di ieri, dei misteri irrisolti e delle ingiustizie nefaste.

    Poi sui singoli film si può discutere, e tuttavia i tre citati - di Vicari, Giordana e Amelio - sono, a mio modesto parere, tutt'altro che brutti, noiosi, auto-referenziali, anti-spettacolari. Magari raccontano storie che il pubblico non ha voglia di sentire. Appunto, pagine piene e sale vuote. Ma basta questa diffidenza diffusa per non farli? Saluti.
    Michele Anselmi

    MARCO TULLIO GIORDANA SUL SET DI ROMANZO DI UNA STRAGEMARCO TULLIO GIORDANA SUL SET DI ROMANZO DI UNA STRAGE

    Lettera
    Caro Dago,
    a proposito di lifting vari a cui si sottopone l'orbe terracqueo, leggo con stupore che, oltre ai mutilitini italiani consenzienti, coreani e greci ci precederebbero in questa graduatoria di "eroi" in attesa di entrare nel museo degli orrori... ma ciò che più mi meraviglia sono i greci con una percentuale di masochismo estetico del 14 per mille. Mi chiedo, data nota disastrata situazione in cui versa il popolo ellenico, che cosa si sono fatti rifare, oltre al tendine, i pronipoti del prode Achille? Il culo?...
    serpico48

    Lettera
    Caro Dago, il 25 Aprile. Vorrei sapere cosa c'è da festeggiare, quando siamo oppressi da un manipolo di burocrati che ci succhia il sangue. Se mai festeggeremo, se Dio vuole, la data di quando questo Governo si scioglierà come la neve al sole.

    FAVINO E MASTANDREA IN ROMANZO DI UNA STRAGEFAVINO E MASTANDREA IN ROMANZO DI UNA STRAGE

    Lettera
    Caro Dago, dalla classifica accademica delle università mondiali è facilmente riscontrabile che quelle Americane la facciano da padrone seguite da Inglesi, Giapponesi, Tedesche, Francesi, Canadesi, Svizzere e via elencando...Per farla breve, nelle prime cento non compare nessuna università Italiana. Il nostro presidente nell'affidare l'incarico di governo del paese forse avrebbe fatto meglio a pensare ai prof. italiani che insegnano in quelle
    università (chi sa quanti ce ne sono) che a quelli che insegnano in quelle Italiane tipo: Fornero, Ornaghi, Martone e compagnia cantante. La riprova del perché manchino le università Italiane in quella classifica la stiamo provando sulla nostra pelle.
    Un saluto

    BRUNO VESPABRUNO VESPA

    Lettera
    Caro dago leggo e sento spesso questa parola
    Spending review
    Inizialmente pensavo fosse una nuova malattia venerea, anche perche' , l' inglese non lo mastico affatto; quindi oggi mi sono deciso, capiamo cosa vuole dire:
    La traduzione dall'inglese significa "revisione della spesa" e nella finanza italiana è stata introdotta dall'ex Ministro dell'Economia Padoa Schioppa, facente parte dell'esecutivo nel Governo Prodi.
    Orbene se i soloni parlassero di : revisione della spesa , forse capiremmo tutti, non credi?
    Grazie d'esistere

    LARRIVO DI SILVIO BERLUSCONILARRIVO DI SILVIO BERLUSCONI

    Lettera
    Caro Roberto,
    Schifani ha detto che i partiti debbono sollecitamente provvedere a: riformare la seconda parte della Costituzione, adeguare a questa la nuova legge elettorale, riformare il finanziamento/rimborso ai partiti per le spese elettorali, assicurare la massima trasparenza a tutto quello che riguarda il conferimento di denari pubblici o privati ai partiti politici. Fini è d'accordo proprio per evitare ... l'antipolitica. Mi astengo dal fare battute volgari, però non posso non rilevare la mancanza totale di cultura istituzionale che alberga nelle teste dei due presidenti di Senato della R

    LOCANDINA DEL FILM _IL PRIMO UOMOLOCANDINA DEL FILM _IL PRIMO UOMO

    Lettera
    Caro Dago, l'Italia assomiglia sempre più ad una impresa finita nelle grinfie di una banda di taglieggiatori. Ma non è che Bella Napoli, per sanare i debiti contratti per finanziare il lusso di quella Banda Bassotti dei suoi colleghi, si è rivolto al giro dell'usura?
    Qui più debiti si pagano e più ne saltano fuori dei nuovi, avanti così dovremo venderci le mutande!
    Stefano55

    Lettera
    A "Otto e mezzo", sul Monte Sinai-di-Venere di Lillibotox, il divino D'Alema con voce solenne ha calato dall'alto i suoi comandamenti: bisogna voltare pagina; i partiti hanno estremo bisogno di rinnovarsi; la politica deve cambiare; eccetera. Alla fine, alla domanda: "Alle prossime elezioni lei si ricandiderà?" ha risposto di tutto fuori che "No".
    Vittorio Dieuetmondroit InFeltrito

    Nicole MinettiNicole Minetti

    Lettera
    Caro Dago,
    pur non essendo un militante leghista, tutto preoccupato che la Lega, unica opposizione a questo Governo di "maltrainsema" come dicono a Milano, fosse finita nel pantano, stavo già rispolverando il sogno della Grande Lombardia del compianto Gianni Brera, o dello storico (anni 60-70) Grande Canton Ticino, quando scopro che uno dei PM è il mitico Fallo di Legno (Woodcock per la stampa estera). ma allora ditelo, era tutta una farsa!
    Cordiali Saluti Colonnello Kurtz

    NICOLE MINETTI IN USA DAL SUO PROFILO TWITTERNICOLE MINETTI IN USA DAL SUO PROFILO TWITTER

    Lettera
    Caro Dago,
    Massimo Fini erede di Bocca e Travaglio erede di Montanelli ? A me sembrano
    due che hanno alzato troppo il Gomez !
    Salve
    Natalino Russo Seminara

    Lettera
    Caro Dago, trovo strano che il grande giornalista Bruno Vespa non abbia organizzato nemmeno un Porta a Porta per discutere, approfondire e commentare (dopo averne sentito l'audio e magari ricostruito un plastico esplicativo) le varie intercettazioni telefoniche relative alle cene eleganti, Burlesque e compagnia cantando. Come mai questa mancanza per un giornalista della sua caratura.
    Salut

    rif61 daria bignardirif61 daria bignardi

    Lettera
    Caro Dago, rifatti al sugo ? in padella ? no, al bisturi.
    Da uno studio riportato da l'Economist, a seguito di una ricerca scrupolosa e autorevole,
    l'Italia e' al 3° posto per interventi di "rifacimento" corporale, dietro la Corea
    del Sud e la Grecia (??). Ma sono i brasili-ani che stracciano tutti per gli interventi alle natiche (7 volte piu' di noi.Mira-culo!). L'Italia deve essere fiera di essere portatrice di culi autentici e i carioca non si possono trans-mettere
    di prenderci per le chiappe sane.
    Saluti, Labond

    Lettera
    Comincio ad essere confuso: la foto ,continuamente e ottimamente riproposta da Dagospia, di Ruby con un palo di una specie di gabbia ben stretto tra le chiappe ,è burlesque o maialesque?Altra questione: la consigliera lombarda Minetti quando parla di Papi lo chiama "vecchio","pezzo di m.","culo flaccido",quando invece parla con Papi è "amorino","love of my life", e Papi pur sapendo ciò continua a foraggiarla. Sembrerebbe appena quasi che il padre nobile del PDL abbia qualcosina da nascondere!
    Sanranieri

    ELSA FORNEROELSA FORNERO

    Lettera
    Caro Dago,
    Luca Sofri sostiene che le ragioni per cui Tizio, o Caio non vengono mai attaccatii sono misteriose. Mica tanto, però. La sua consorte Daria Birignao, per esempio, dai Sinistrones veniva trattata come una servetta quando, al soldo del Cavaliere, conduceva il Grande Fratello, mentre non è più stata criticata, nonostante i flop barbarici che tu evidenzi (per questo Luca ti ha inserito tra gli intoccabili) quando, sposandolo, divenne nuora di cotanto
    suocero. Salve
    Natalino Russo Seminara

    LORENZO ORNAGHILORENZO ORNAGHI

    Lettera
    Dago darling, non capisco dove sta scritto che i ricchi stipendi delle vestali "femmes de chambre [du vrai pouvoir]" di Via Solferino e Largo Fochetti, già di per sè "Voci dei loro ricchissimi padroni", debbano essere pagati anche scorticando vivi i soliti noti, i contribuenti italiani. Nella Costituzione? In un patto d'acciaio stipulato verbalmente tra uomini d'onore in qualche riunione Bilderberg? In un "ukase" segreto di questo "ABC de l'Ancien Régime", sedicente democratico, che ci sta portando a una guerra civile tra poveri? E almeno fossero giornali interessanti e ben fatti.

    Prendiamo p.e. il "Corriere della Sera" di sabato scorso (21/04/12). Sarò troppo difficile, ma non ci ho trovato nessuna notizia-novità e sono stata affogata da un mare di trovarobato e schiocchezzai mangerecci, trendistici e touristici. Lo compro ancora di sabato, perché nell'allegato "Io donna", la brava Diamante d'Alessio riesce sempre a piazzare due o tre fotoarticoli interessanti e qualche novità vera.

    MICHEL MARTONE E FIDANZATAMICHEL MARTONE E FIDANZATA

    Tipo le speranze che arrivano dal Somaliland o i maltrattamenti subiti dalle valorose donne Sahraoui nell'ex-Marocco spagnolo (toh, le "primavere arabe"!). Dico riesce, perché capisco bene che ha le mani legate dal diktat maschilista che vuole i giornali femminili leggeri come piume di passerotte al vento. E poi fanno gli "ukase" per le quote rosa! Qui i maschi (o presunti tali) bisogna mandarli tutti a casa!

    GIORGIO NAPOLITANOGIORGIO NAPOLITANO

    Qui ci vuole una donna autocrate & illuminista come Caterina la Grande, che da povera principessa d'uno statarello tedesco divenne imperatrice di tutte le Sante Russie e una dei sovrani più ammirati di tutti i tempi. Pensate donna e straniera, e ci riuscì alla grande. Senza mai rinunciare alla sua femminilità fisica, per giunta.
    Natalie Paav

    Lettera
    Che male c'è se Bertinights si diverte a teatro a far da sponsor per la fondazione dell'imprenditrice della griffe Fendi. Dopo le cantonate ammanite in politica, tra cadute di governi in nome dei lavoratori che diceva di rappresentare e voti per il finanziamento della guerra in Afghanistan, pur di rimanere alla presidenza della Camera, senza contare i suicidi, all'ordine del giorno anche per colpa di quelli come lui inchiodati a priviliegi e maxi vitalizi, era tempo che ci sollazzassimo, a detta di Sansonetti, con le sue esibizioni teatrali, del resto ha sempre recitato di essere dalla parte degli operai.

    MASSIMO D'ALEMAMASSIMO D'ALEMA

    Qualcosa come una serena presa per i fondelli senza preuccuparti dei sepolcri imbiancati. Contestato dagli studenti del liceo Socrate la risposta del galoppino party-giano non si fa attendere: "La coerenza è il primo principio della mia vita politica, con Rifondazione sono stati fatti alcuni errori alla ricerca di un compromesso ma non siamo mai stati coinvolti in gravi scandali come altre forze politiche''.

    Visto gli esempi della sua coerenza a proposito di scandali, affari loschi e soldi sottratti agli italiani tramite rimborsi elettorali, nessuno finora ha mai fatto un'inchiesta sui rimborsi che ha ricevuto Rifondazione e sopratutto sul suo immenso patrimonio immobiliare privato visto che non ha mai lavoraro in vita sua. Cominciamo a far confiscare i palazzi e i beni di lusso a questa gente, che si inizi sul serio a combattere la crisi e la disoccupazione in Italia.
    honeybump

     

     

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