Antonio Massari per “il Fatto quotidiano” - Estratti
paratici nedved agnelli cherubini
L’inchiesta torinese sui bilanci della Juventus si sposta a Roma. E adesso l’attesa si concentra sul motivo che ha spinto la quinta sezione della Corte di Cassazione, due sere fa, a prendere questa decisione: potrebbe risultare una rivoluzione e coinvolgere altre inchieste per reati legati alla Borsa, ai bilanci e alle comunicazioni sociali.
Per comprendere l’entità della partita è sufficiente citarne una: quella su Visibilia, l’azienda della ministra Daniela Santanchè coinvolta, oltre che in un’inchiesta per falso in bilancio e bancarotta, anche in un fascicolo per aggiotaggio. Inchieste che da tempo – il caso Parmalat fu uno spartiacque – sono incardinate nella procura di Milano dove, appunto, ha sede la Borsa e che potrebbero, su richiesta delle difese, essere invece dirottate su Roma. Ma solo la lettura delle motivazioni potrà sciogliere i dubbi.
meme juventus nedved agnelli
Per quanto riguarda la Juventus, i titolari dell’inchiesta, il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e il sostituto Mario Bendoni, hanno sempre sostenuto che, a essere competente, fosse la procura torinese.
Tutto ruota intorno al comunicato diffuso dalla società bianconera il 20 settembre 2020: la Juventus annuncia agli azionisti l’approvazione del progetto di bilancio del giugno 2019.
Bilancio che, secondo la procura di Torino, non corrisponde alla realtà. Ma dove s’è consumato il reato?
daniela santanche al mercato di tonfano, a marina di pietrasanta 1
Per gli inquirenti, nel luogo in cui l’informazione è stata redatta e messa in rete, quindi Torino. Per la difesa della Juventus, invece, nel luogo in cui si trova la Borsa, quindi Milano o, in subordine, Roma, dove sono allocati i server. Ed è proprio quest’ultima la scelta espressa dai magistrati della Cassazione. A Roma, per la precisione, ci sono i server legati alla Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) ovvero il massimo organismo di controllo. Fino a qualche anno fa le comunicazioni inviate a Consob restavano “congelate” per alcuni giorni, nei quali l’autorità poteva intervenire, prima di essere destinate al pubblico, ovvero alla Borsa e agli azionisti, ed era il motivo principale per cui la competenza era incardinata a Milano.
A quanto pare, adesso non è più così: il reato si consuma quindi già nel momento in cui la comunicazione viene trasmessa alla Consob, che ha i suoi server a Roma e, in attesa di leggere le motivazioni, sembra proprio questa la ragione che ha spinto la Cassazione a optare per la competenza della procura capitolina.
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sede consob
La “rinuncia” a quattro mensilità di stipendio da parte dei calciatori viene comunicata lo stesso 28 marzo con un apposito comunicato stampa. L’accordo con i calciatori viene poi formalizzato nella relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2020 e, nella sezione “fatti di rilievo accaduti nell’esercizio”, si legge che ne conseguirà un beneficio di novanta milioni:
“[...] Al fine di mitigare parzialmente l’impatto economico e finanziario causato dalla sospensione delle attività sportive a causa della pandemia Covid-19, la società ha raggiunto un’intesa con i calciatori e l’allenatore della Prima Squadra per la riduzione dei loro compensi della stagione 2019/2020 di un importo pari alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno 2020. Gli effetti economici e finanziari derivanti dall’intesa raggiunta sono positivi per circa euro 90 milioni sull’esercizio 2019/2020”.
daniela santanche SEDE CONSOB - FOTO LAPRESSE