Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
mino pecorelli
L’uccisione di Mino Pecorelli, assassinato in auto mentre lasciava la redazione del suo giornale OP , nel quartiere Prati di Roma (20 marzo 1979), resta un buco nero nella storia politica dell’Italia, ma anche nella storia del giornalismo. A tratti vengono i brividi a seguire il racconto di Andrea Purgatori, dedicato appunto all’assassinio del giornalista: «Atlantide» (La 7). Quando Rosita Pecorelli, la sorella, rivela che il fratello aveva consegnato a Papa Luciani un elenco di prelati infedeli e la notte stessa il Papa morì.
mino pecorelli
Sarà vero? Fa parte della leggenda? Quando la giornalista Raffaella Fanelli, che ha scritto un libro sul caso, sostiene che Pecorelli era a conoscenza di lettere di Aldo Moro mai divulgate e di particolari inediti? Sarà vero? Fa ancora parte della leggenda?
Quella di Pecorelli è una storia che inquieta ancora oggi. Dirige un piccolo settimanale, OP - Osservatorio Politico di «notizie riservate», in cui parla di massoneria, di segreti vaticani, di banche e banchieri e molto spesso di Giulio Andreotti.
Venticinque anni dopo l’assassinio, la Corte d’appello di Perugia condannerà Andreotti, per l’omicidio volontario di Pecorelli, a 24 anni di carcere indicandolo come capo di una banda che comprende mafiosi e i dirigenti della banda della Magliana, la più potente organizzazione della malavita romana, con la consulenza del magistrato Claudio Vitalone.
mino pecorelli 2
Uno scenario da incubo. Un anno dopo, però, la Corte di cassazione dichiarerà nullo tutto il processo, e proclamerà libero e definitivamente assolto Andreotti, senza obbligo di sottoporsi a nuovi procedimenti. Il lavoro di Purgatori mette in luce come dalle colonne di OP , Pecorelli abbia denunciato episodi di corruzione e malcostume, spesso con anticipazioni molto documentate. Era solo un bravo giornalista o un uomo dei Servizi? Per chi è interessato, il programma si trova sul sito de La7.
omicidio di mino pecorelli corpo di mino pecorelli