La Lucarelli per fare notizia direbbe la qualunque.Liquida le offese alla Meloni (tipo“vacca”)dicendo:lei fa peggio.Lei non appartiene al mondo per cui le donne di dx non sono degne di rispetto o solidarietà. C’è solo la fobia di sorprendere:un giorno salirà in cima al Colosseo
— Augusto Minzolini (@AugustoMinzolin) February 21, 2021
SELVAGGIA MINZOLINI TWEET
TWEET GOZZINI-MELONI
giuliano ferrara@ferrarailgrasso
Meloni sì, due meloni no
Peggio dei cretini di sinistra esistono sono gli intellettuali progressisti che insultano chi è di destra. Ne sa qualcosa la Meloni.@
Massima solidarietà alla #Meloni per gli insulti personali ricevuti. Manco fosse una anziana ex deportata che si è vaccinata.
Insulti alla #Meloni, anche CasaPound contro il sessismo: "Le donne vanno rispettate. Altrimenti va a finire che non si impegnano in cucina".
selvaggia lucarelli
La Meloni fa sapere che non chiederà provvedimenti per il professore universitario che le ha dato della scrofa. La scrofa invece l'ha già querelato per averla paragonata alla Meloni. #giorgiameloni #insulti #22febbraio (Daniele Musto @MustoDaniele)
È diventata vittima del suo stesso odio. #Meloni
Chi semina merda raccoglie merda!#Meloni
Francesco Scatigno@FrancescoScati9
La Meloni dice di rifiutare l'odio. Fino all'altro ieri voleva affondare barche con migranti a bordo. #Meloni
Valentina@Valenteena_
AUGUSTO MINZOLINI SU INSTAGRAM
Vi ricordate quando Asia Argento ha detto che la Meloni è una grassa fascista è lei si è offesa per il grassa?
Quando Salvini sventolava la bambola gonfiabile, presa del sexy shop dietro casa, dicendo che era la Boldrini, Giorgia Meloni aveva judo o stava stirando la divisa da Balilla? #Meloni
Giorgia Meloni, nei ringraziamenti a chi le ha dimostrato vicinanza per le offese ricevute, ha scritto che l'Italia non ha bisogno di odio. Ecco, magari farlo sapere al suo elettorato sarebbe un buon inizio.
E comunque la #Meloni, che si dice vittima di odio, è tra quelli che si sono astenuti sulla mozione per istituire una commissione straordinaria contro odio, razzismo e antisemitismo, proposta da Liliana Segre, e non si sono neanche alzati ad applaudirla. Così, per dire.
MELONI BY OSHO
Non esprimerò alcuna solidarietà a Giorgia Meloni. E non la esprimerò nonostante- come ovvio- mi faccia orrore il linguaggio del professore Giovanni Gozzini, che sconterà il suo errore come è giusto che sia. Nonostante mi faccia orrore chiunque diffonda l’odio attraverso il linguaggio. Anzi. Nonostante e proprio in virtù di ciò, non esprimerò solidarietà a Giorgia Meloni.
GIOVANNI GOZZINI
Perché la solidarietà è un concetto profondo, un’idea, un abbraccio di fratellanza e complicità che non posso concedere a chi ha fatto dell’ intolleranza e della divisione il suo credo politico. Perché l’insulto è odio, ma il linguaggio più subdolamente aggressivo è quello utilizzato per far leva sulle emozioni, sulle paure, sull’ignoranza e sull’identificazione del nemico in chi è fragile e diverso.
Quello utilizzato costantemente da Giorgia Meloni per la sua propaganda politica, quello masticato e vomitato da buona parte del suo elettorato sui social e fuori dai social. Quello su cui fanno leva molti rappresentanti del suo partito, spesso autori di post razzisti, sessisti, omofobi.
Fratelli d’Italia, il partito di chi vota contro la risoluzione Ue sul razzismo dopo il caso George Floyd, che “i genitori sono padre e madre”, che non ha alcuna pietà per chi attraversa il Mediterraneo, che è “pronto alle barricate” contro lo ius soli, che “ho un rapporto sereno con il fascismo” (cit. Giorgia Meloni).
GIORGIA MELONI
Se Giorgia Meloni, leader di un partito, donna di potere, spalleggiata da orde di sostenitori incarogniti e feroci che insultano a loro volta chiunque sia “il nemico” ha bisogno di solidarietà, bisognerebbe ricordarsi della solidarietà che lei riserva a migranti e comunità lgbt, tanto per citare due categorie sì fragili, sì discriminate, sì bisognose di SOLIDARIETÀ.
Il linguaggio del professore di fronte al quale ci si sdegna tanto è ben più moderato di quello modellato da anni di sua propaganda che pascola sui terreni fertili dell’odio. Propaganda basata sull’odio la cui potenza persuasiva è ben chiara alla Meloni. Nonostante dichiari “Nessuna emergenza odio in Italia. Tanto meno razzismo”.
gli insulti a giorgia meloni di gozzini
E mi fa francamente abbastanza pena la solidarietà pelosa della sinistra (specie quella delle donne) che è tutto un fiorire di tweet di solidarietà, perché c’è pure la passerella della superiorità morale, non sia mai che si faccia opposizione con un po’ di coraggio.
vittorio feltri
Magari dicendo chiaro e tondo che nessuno dovrebbe alimentare l’odio, che sia con uno “scrofa” vomitato alla radio o con un “vogliono che siamo genere lgbt ma noi siamo persone!” urlato come un ossesso in una piazza. Pure quella di Mattarella, ci mancava. Chissà se Mattarella telefona anche ai gay pestati o agli stranieri discriminati da chi si abbevera a queste fonti.
Incredibile poi un articolo dell’Huffington Post dal titolo: “Da Segre alla Meloni: l’irresistibile scorciatoia dell’insulto a una donna”, come se l’odio per la Segre avesse una matrice misogina e non fascista. Come se molti degli odiatori della Segre non fossero quelli che vengono su a pane e Fratelli d’Italia. Come se la Meloni non fosse quella che nella giornata della memoria ricorda l’Olocausto aggiungendo però che anche terroristi islamici odiano allo stesso modo. Perché non sia mai che i 6 milioni di ebrei sterminati abbiano il palcoscenico della memoria, bisogna pareggiare la bilancia. Come se non fosse quella che ha difeso i suoi compagni di partito rimasti seduti mentre gli altri applaudivano la Segre in piedi.
giuliano ferrara
Io non la esprimo la solidarietà alla Meloni, che non ne ha certo bisogno. Rimprovero il professore, ma non mi stringo a lei, non provo alcun sentimento di vicinanza nei confronti di chi “Ringrazio per la solidarietà ricevuta da donna, madre e italiana”. Da madre e italiana. Perché se fosse stata figlia e straniera quello “scrofa”, chissà, sarebbe stato un po’ meno grave.
Al massimo, cito proprio Giorgia Meloni, quella che quando un consigliere comunale del suo partito scrisse «Lesbiche e gay ammazzateli tutti», lei “Frasi gravi ma nessuna lezione da Pd!”.
Ecco, frasi gravi quelle del professore, ma non prendo lezioni da Fratelli D’Italia. E dalla Meloni.
salvini e la bambola gonfiabile
giovanni gozzini 7