• Dagospia

    “MIO FIGLIO ORA È FELICE” – A SALVE, IN PROVINCIA DI LECCE, UNA DELIBERA CONSENTE L’ACCESSO AD ALCUNE SPIAGGE SALENTINE ALLE PERSONE AFFETTE DA AUTISMO, DA DISTURBI DELL’ATTENZIONE E DA DISABILITÀ INTELLETTIVA GRAVE – L’IDEA È STATA DI UN PAPÀ DI BIMBO DI 9 ANNI AFFETTO DA AUTISMO: “L’HO GIÀ PORTATO AL MARE E NON HA RESISTITO E SI È TUFFATO. I NOSTRI FIGLI SONO STATI MESSI DA PARTE, TRATTATI COME ANIMALI SENZA…”


     
    Guarda la fotogallery

    Michelangelo Borrillo per "www.corriere.it"

     

    bimbo a mare bimbo a mare

    Spiagge a disposizione di chi soffre di disturbi autistici. Succede in provincia di Lecce, a Salve, dove una delibera del Comune consente l’accesso ad alcune delle più belle spiagge salentine — Torre Pali, Posto Vecchio, Lido Marini e Pescoluse, nota come Maldive del Salento — alle persone affette da disturbo dello spettro autistico, da disturbi dell’attenzione e da disabilità intellettiva grave.

    autismo autismo

     

    Che potranno così trascorrere del tempo all’aria aperta — nonostante le limitazioni imposte in questo periodo a causa del Covid-19 — sulle bellissime spiagge di Salve , in compagnia di un genitore o un parente, così come previsto dalla delibera voluta dal sindaco Francesco Villanova riservata ai residenti nel centro salentino. Sarà sufficiente fare una comunicazione telefonica al numero 329.1522338 per poter andare in spiaggia.

     

    AUTISMO AUTISMO

    L’idea di un papà

    Tutto è nato dall’idea di Francesco, papà di un bimbo di nove anni autistico: «È una iniziativa lodevole, un esempio che dovrebbero seguire anche altri Comuni. Mio figlio ora è felice: l’ho già portato al mare e, come sempre, non ha resistito e si è tuffato». Un’idea nata da un’esigenza che tutti avvertono, quella di poter uscire, ma soprattutto i genitori come Francesco: «A noi famiglie con persone autistiche, dopo le restrizioni imposte per l’emergenza sanitaria la vita è cambiata radicalmente.

    autismo autismo

     

    I nostri figli sono stati messi da parte, trattati come animali: senza più insegnanti di sostegno, con i centri per la terapia chiusi e senza neppure l’assistenza domiciliare. «Adesso — conclude Francesco — almeno mio figlio potrà giocare nel posto che più ama, tra la sabbia e il mare». E con uno splendido papà.

    autismo jpeg autismo jpeg

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport