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    “MIO PADRE NON VUOLE LASCIARE IL KIBBUTZ” - A “VERISSIMO” RAZ DEGAN RACCONTA IL DRAMMA DELLA SUA FAMIGLIA IN ISRAELE: “TUTTI SONO STATI EVACUATI, MA LUI NON VUOLE LASCIARE LA SUA CASA. MI RICORDO DA PICCOLO HO PASSATO MOLTI PERIODI DELLA MIA INFANZIA NEL BUNKER. VEDEVO I MIEI GENITORI LA SERA, MIO PADRE PASSAVA LA GIORNATA AL FRONTE. È STATA TRAGICA, MA ERA LA GUERRA. QUESTO È TERRORISMO. UNA NOSTRA PARENTE DI 22 ANNI NON SI TROVA: È ANDATA AL RAVE E NON È PIÙ TORNATA E…” - VIDEO


     
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    Estratto dell’articolo di Simon Marchetti per www.corriere.it

     

    RAZ DEGAN ISOLA DEI FAMOSI 2 RAZ DEGAN ISOLA DEI FAMOSI 2

    Dopo l’attacco di Hamas, nel suo kibbutz non è rimasto più nessuno, ma il padre di Raz Degan non vuole andarsene da lì, non vuole lasciare Israele perché quella è la sua casa, la sua terra e il figlio non riesce a convincerlo. «Mio padre ha 80 anni, il nostro kibbutz è stato evacuato, ma lui non lascia la casa. Non vuole andare via, quella è casa sua. Dove va? Quella è la sua vita…. - ha raccontato l’attore ai microfoni di “Verissimo”, riuscendo a fatica a trattenere le lacrime - Io sono nato lì, il nostro kibbutz si trova a Nord, al confine tra Israele e Libano.

    raz degan (2) raz degan (2)

     

    Quando ero piccolo, al Nord si combatteva. Io ho passato molti periodi della mia infanzia nel bunker con altri bambini. Vedevo i miei genitori la sera, mio padre passava la giornata al fronte. La guerra del Kippur, nel 1973, è stata tragica ma era una guerra tra eserciti e soldati. Negli anni ’80 ricordo le bombe, ricordo il fischio prima dell'esplosione che distruggeva tutto in casa... Qui si sono accaniti su famiglie, bambini, anziani di 90 anni... Non è guerra, è terrorismo».

     

    raz degan raz degan

    […] «Sono giorni orribili per l'umanità intera - ha continuato il modello nel suo racconto - . Per noi in Israele sono giorni da incubo, dall'Olocausto non abbiamo mai vissuto qualcosa di così grave.  […] Hanno trovato bambini senza testa, di cosa parliamo…». Anche la sua famiglia è stata colpita da questa tragedia e Degan non riesce a darsi pace. «Una nostra parente di 22 anni è andata al rave e non è più tornata a casa, è già passata una settimana - ha spiegato con gli occhi lucidi - . Nella tradizione ebraica quando muore qualcuno si sta a casa per sette giorni, ma i suoi genitori non sanno dove sia, se sia viva o morta, perché tanti cadaveri sono stati bruciati e non sono riconoscibili».

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