Paolo Marabini per gazzetta.it
LUCA DE ALIPRANDINI MICHELLE GISIN
Una medaglia pazzesca. Anzi, due. L’oro va a Mathieu Faivre, il francese di scorta; e l’argento a Luca De Aliprandini, l’azzurro che mai era salito sul podio in vita sua e conosce il giorno più bello della carriera a 30 anni suonati, sulle nevi di casa. Secondo dopo la prima manche, a 40/100 dal favorito Alexis Pinturault, stavolta ha tenuto i nervi saldi e ha coronato il suo sogno, finendo a 63/100 dal transalpino, già oro nel parallelo, e 24/100 davanti all’austriaco Marco Schwarz.
Lo aveva detto alla vigilia, De Aliprandini: “In gigante siamo da podio in 15. Io? Perché no”. Detto e fatto, il finanziere della Val di Non finalmente si porta a casa due manche perfette, come non gli era mai riuscito e regala all’Italia la seconda medaglia in questi Mondiali dopo l’oro di Marta Bassino in parallelo.
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Ed è la 73esima nella storia azzurra ai Mondiali, la 43esima al maschile, ottava in gigante dopo gli ori di Zeno Colò (1950), Gustavo Thoeni (1972 e 1974) e Alberto Tomba (1996), i bronzi di Piero Gros (1974), dello stesso Tomba (1987) e Manfred Moelgg (2013).
Mastica amarissimo il favorito della vigilia, sua maestà Alexis Pinturault, l’uomo che tutti aspettavano al trionfo. Primo dopo la prima manche, è deragliato nella seconda dopo una decina di secondi. Resta così maledetto l’oro mondiale in gigante per il francese avviato verso la conquista della prima Coppa del Mondo assoluta, plurivittorioso nel circuito tra tutti gli uomini in attività con 33 successi, di cui 17 proprio tra i pali larghi, aveva già conquistato due titoli iridati, ma nella gara a squadre (4 anni fa a St. Moritz) e nella combinata (due anni fa ad Are).
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Nel “suo” gigante, invece, aveva dovuto accontentarsi della medaglia di bronzo: nel 2015 e nel 2019, oltre a quelle nelle ultime due edizioni olimpiche. Per l’Italia buone prove anche di Riccardo Tonetti e del giovane Giovanni Franzoni, al debutto mondiale, mentre Giovanni Borsotti, che doveva risalire dal 19° tempo al giro di boa, è uscito dopo 5 porte nella seconda manche. Il bolzanino Tonetti, 14° dopo la prima manche, ha chiuso, 12° mentre il diciannovenne bresciano cresciuto sulle nevi di Madonna di Campiglio è risalito dalla 23esima alla 14esima posizione. Se son rose…
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DE ALIPRANDINI: “IO ARGENTO, GISIN BRONZO. ORA MANCA UNA COSA, VERO?”
Paolo Marabini per gazzetta.it
Uno splendido e inaspettato secondo posto. Confermato dopo la prima manche, anche se Luca De Aliprandini è stato superato dal francese Faivre, oro dal terzo posto, grazie alla caduta del leader Pinturault.
“Incredibile - attacca De Aliprandini - Sono così tanti anni che mi dicono “sei bravo” senza che però riuscissi mai a salire sul podio al punto che era diventato un peso. Così nelle ultime settimane mi sono detto “se arriva bene, altrimenti è uguale”. Dirlo per la prima volta ai Mondiali, in casa a Cortina, è un’emozione indescrivibile, penso si sia visto al traguardo”.
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"Tra la prima e la seconda il tempo è passato veloce anche se c’era mezzora in più rispetto al solito, tra interviste e risalita con due sciovie da prendere - continua l’azzurro - ora che sono arrivato mi sono rilassato un attimo ed era già ora di scendere. Non ero per nulla agitato. Michelle (Gisin, fidanzata di Luca, ndr.) ci teneva tanto, ero dispiaciuto per ieri, so quanto le importasse il gigante, è una rivincita anche per lei. Non mi era mai successo d’averla “battuta”: io ho fatto un argento, lei un bronzo, ora manca una cosa, vero?”. Già, lo slalom di domenica. Quella che chiuderà i Mondiali. E De Aliprandini ci arriverà sulle ali dell’entusiasmo. Con un altro sogno nel cuore.
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