Estratto dell'articolo di Luigi Ippolito per il Corriere della Sera
MIRIAM CATES
È una donna, è cristiana, è una madre: ma è Miriam. L’astro nascente della politica britannica sembra la clone di Giorgia (Meloni) e molti nelle file dei conservatori già vedono in lei il futuro del partito. A 40 anni Miriam Cates, evangelica con tre figli, laureata a Cambridge, deputata dal 2019, ha la strada spianata per diventare la leader della nuova destra che nascerà dalle ceneri di 13 anni di governo Tory.
(...) Il vantaggio dei laburisti nei sondaggi appare incolmabile e i conservatori sembrano ormai rassegnati a una catastrofica sconfitta alle elezioni dell’anno prossimo.
Ma se questa prospettiva da un lato ha fatto scattare un fuggi fuggi, con deputati e ministri che non si ricandidano e passano ad altre e più lucrose carriere che non la politica, dall’altro lato ha scatenato una furiosa competizione per il cuore e l’anima del partito, che a questo punto ha bisogno di una vera rifondazione, dopo aver sperimentato il liberalismo sociale di David Cameron, l’interventismo di Boris Johnson, l’ultraliberismo kamikaze di Liz Truss e l’insipido managerialismo di Sunak.
MIRIAM CATES
Ad avere il vento in poppa in questo momento sono i «nazional-conservatori», la fazione che si rifà esplicitamente alle destre europee, da Meloni a Viktor Orbán, e la cui star indiscussa è Miriam Cates.
Lunedì il gruppo parlamentare a loro ispirato — battezzato «Nuovi conservatori» — ha pubblicato un manifesto sull’immigrazione in cui suggerisce un taglio del 60% degli arrivi (legali) in Gran Bretagna, che l’anno scorso hanno toccato il milione e 200 mila: come ha sostenuto Miriam, l’attuale livello di immigrazione mette a rischio «la sicurezza economica e culturale» del Paese.
MIRIAM CATES
E l’accento va sul «culturale»: perché quella di Cates è una crociata sui valori. Il suo era stato l’intervento più applaudito alla conferenza di metà maggio, a Londra, che ha tenuto a battesimo i nazional-conservatori: lì Miriam ha tessuto l’elogio della famiglia tradizionale, del matrimonio a vita, dell’importanza per le donne di stare a casa e fare figli, ha lamentato che troppe persone vanno all’università a scapito di famiglia e lavori tecnico manuali, che finiscono appannaggio degli immigrati.
(...) E quella che Miriam Cates sta guidando è una vera mutazione genetica dei conservatori, la più antica formazione politica d’Occidente e «partito naturale di governo» grazie al suo pragmatismo e alla sua flessibilità ideologica: che con lei potrebbe invece diventare un movimento nazional-populista più a suo agio con le risorgenti destre europee (e con i repubblicani di Trump-DeSantis) che non con l’eredità di Churchill e Thatcher. Ma l’esempio di Giorgia mostra che è una strada percorribile: una madre cristiana anche a Londra?
MIRIAM CATES