Estratto dell’articolo di Alessandra Arachi per Corriere.it
GENNARO SANGIULIANO
Tre interrogazioni, tre sollecitazioni: tutte per chiedere le dimissioni del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi per il suo turpiloquio il 21 giugno al museo Maxxi di Rima. Il suo ministro, Gennaro Sangiuliano le respinge tutte e tre. «Chiederò spiegazioni al direttore del museo Alessandro Giuli», risponde a Berruto del Pd. «Credo tantissimo nel ruolo delle donne e sono onorato di servire una premier donne ed infatti ho preso nettamente le distanze dal sottosegretario Sgarbi», cerca di eludere alla richiesta di Luana Zanella dell’Alleanza Verdi e Sinistra.
VITTORIO SGARBI
Nessuna richiesta ottiene il risultato voluto, ma le interroganti non demordono. «Ministro scriva una lettera alla premier chiedendo di rimuovere il sottosegretario», incanta infatti Elisabetta Piccolotti aggiungendo: «La premier donna non ha detto una parola su questo episodio».
Il ministro incassa e non arretra di un passo. «Al Maxxi Morgan ha trovato una spalla in Sgarbi che nemmeno con Bugo a Sanremo, ha detto Berruto al quale il ministro Sangiuliano ha dato una risposta letteraria: «Ho messo via tre copie del romanzo Mistero napoletano di Ermanno Rea, gliene regalerò una copia», ma questa risposta è rimasta sibillina. Molta foga Sangiuliano l’ha messa nel declamare il rispetto della libertà di espressione «che però si ferma davanti al turpiloquio e la volgarità» è nel rimarcare «il mio rispetto per le donne che in questi giorni mi è stato riconosciute da tante giornaliste della Rai anche di parte politica diversa dalla mia». E quindi? «Sono un non violento e non posso fare violenza al sottosegretario Sgarbi». Fine delle risposte.
ALESSANDRO GIULI - VITTORIO SGARBI - MORGAN - MAXXI
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VITTORIO SGARBI E MORGAN AL MAXXI ALESSANDRO GIULI - VITTORIO SGARBI - MORGAN AL MAXXI SANGIULIANO SGARBI