Luca Dondoni per “La Stampa”
MISS KETA
«Toccare le parti intime di un artista mentre sta lavorando è una molestia sessuale e basta. Il concerto è un momento di condivisione, una cosa bella, positiva ma deve essere nel rispetto di chiunque».
Myss Keta non ha dubbi in merito al caso Blanco . La rapper con la mascherina sabato condurrà su Rai1 i Diversity Media Award affiancata da Diego Passoni e Michela Giraud e dal 4 giugno tornerà in tour con il nuovo disco Club Topperia.
MISS KETA
«Prendendo spunto dal tema dell'inclusione e della diversità che deve diventare normalità ho scritto canzoni aperte, pensate per alleggerire la mente di chi ascolta raccontando storie dove ci sono tutti: etero, gay, lesbiche, trans, non binari».
Ha coinvolto la pornostar Malena, una scelta acchiappa clic?
malena 1 (2)
«Io sono un po' ruffianella, ma Malena era perfetta per la canzone Scandalosa, che dice? E poi lei è una ragazza con tanti lati nascosti».
Ci sono anche Noemi, la scrittrice Isabella Santacroce, Dargen D'Amico e altri.
«Dargen D'Amico in due ore di studio mi ha fatto ridere più che anni di Paperissima Sprint. La differenza fra le persone e le loro attitudini artistiche non deve spaventare.
Noemi è un mio punto fermo, aveva già supportato il mio progetto Le ragazze di Porta Venezia . Durante il lockdown ho messo il canto tra le mie priorità, amo le sfide e sfidare me stessa è il top».
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Il 28 giugno sarà in piazza Duomo con Fedez e Jax per "LoveMi".
«Ho conosciuto Federico grazie alla partecipazione al suo podcast Muschio Selvaggio ma al momento non so dire cosa andrò a fare. Milano è la città con più energia al mondo e voglio salutarla bene».
2 - CANTANTI MASCHERATI
Marianna Aprile per “Oggi”
MISS KETA
Può sembrare un paradosso ma non lo è: se tutti si mettono in mostra da mane a sera, per farsi notare meglio nascondersi. Proprio come il Nanni Moretti di Ecce Bombo. Per carità, una maschera non è garanzia di fama, ma reduci da periodi in cui persino quelle contro il Covid erano viste come strumento di una fantomatica dittatura sanitaria, ovvio essere incuriositi da chi decide di cercare visibilità indossandone una.
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Non è un caso che dell’ultima edizione di Eurovision, oltre ai vincitori − gli ucraini della Kalush Orchestra − gli artisti più facili da ricordare siano l’australiano Sheldon Hernandez, che ha cantato con una maschera da simil-odalisca, e i norvegesi Subwoolfer, coperti da teste di lupi gialli. Prima di loro, ci sono stati i francesi Daft Punk ma anche, qui da noi, Junior Cally, Liberato (che sta per uscire con un nuovo album e che ancora non ha svelato il proprio volto) e lei, Myss Keta.
kalush orchestra vince l' eurovision 3
La performer milanese la maschera l’ha indossata 9 anni fa e non sembra intenzionata a toglierla, neanche il prossimo 28 maggio, quando con Diego Passoni e Michela Giraud presenterà (su Raiplay) la settima edizione dei Diversity Media Awards, gli “Oscar” dell’inclusione. E neanche il prossimo 28 giugno, quando con J-Ax e Fedez sarà in Piazza Duomo a Milano per LoveMi, la raccolta fondi con cui i due rapper celebreranno la loro ritrovata amicizia. Di Myss Keta non si sa quasi nulla.
In Rete circolano un paio di foto, mai “confermate”, del suo volto e lei stessa dissemina nelle sue canzoni indizi sulla sua reale identità. Nel nuovo album, Club Topperia, per esempio, c’è un brano, L’orgia di MG, in cui dichiara − pare − le sue iniziali (M starebbe per Monica, ma anche qui poche certezze). Insomma, la chiave per lei e gli altri cantanti mascherati è il mistero.
eurovision 4
Forse può spiegarci perché. «Il principio è lo stesso degli attori dell’antica Grecia, che indossavano maschere per far capire a tutti che a parlare è un personaggio. È una forma di espressione che nella cultura c’è sempre stata e che comprende anche i comici e le loro “maschere”. La maschera di Myss è questo, non nasconde, mostra, racconta e amplifica. Tutti portiamo una maschera, solo che la mia si vede, è dichiarata. Non pensate sia meglio?». In effetti. Myss arricchisce il nutrito elenco dei famosi senza volto: «Lo scopo è comunicare, non essere riconosciuti.
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A me per esempio non manca non esserlo, anzi. Indossare la maschera ti dà la possibilità di gestire in modo più autonomo il messaggio ma anche la popolarità. Sei tu che decidi cosa mostrare, come far evolvere il tuo personaggio e quando. Domini il gioco senza rischiare di esserne dominata». La maschera come strumento di libertà, con buona pace dei no mask. Una libertà celebrata anche nel nuovo album dell’artista milanese. «Si intitola Club Topperia, dove “topperia” indica lo stato di grazia dato dal poter di nuovo condividere musica ed emozioni con gli altri dopo due anni in cui siamo stati chiusi e soli». Un album che ammicca a seduzione e sensualità.
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A ben guardare tratto comune della scena musicale femminile italiana (vedi alla voce Elodie, che in coppia con Myss Keta ha partecipato e trionfato a Celebrity Hunted). Perché nascondere il viso e mostrare il corpo puntando sulla seduzione? «La domanda è “perché no?”. Anche tantissimi cantanti maschi lo fanno, che male c’è a far passare anche da lì la tua musica? A me poi viene naturale, ho proprio un approccio sensuale alle cose e non vedo perché dovrei bloccarmi», dice Myss Keta, Monica o chiunque lei sia.
MISS KETA
subwoolfer eurovision 1 MISS KETA