Paolo Barbuto per “il Mattino”
claudio de magistris baroq 1
È ironico il presidente municipale di Chiaia mentre stringe tra le mani il documento varato dal Comune: «Incredibile, queste carte le ha prodotte qualcuno in grado di prevedere il futuro - sorride Francesco de Giovanni - laddove c' è un parcheggio con strisce blu è già disegnato un ampio marciapiede. E su quel marciapiede che ancora deve essere costruito sono già previsti due gazebo a disposizione di un locale. Ah, a proposito, di quel locale è socio anche il fratello del sindaco».
IL BISTROT
napoli il marciapiede di piazza vittoria a ottobre 2017 prima dei lavori
Stiamo parlando, l' avrete capito, del Baròq, inaugurato lo scorso dicembre al termine di un lunghissimo percorso di polemiche. La tensione venne generata da una richiesta presentata dal proprietario della struttura per aderire al progetto comunale adotta una strada: si chiedeva al Comune di poter ampliare il marciapiede di piazza Vittoria che si trova dinanzi al locale. La Soprintendenza all' epoca, nell' autunno del 2017, rilasciò un parere nel quale spiegava che quell' allargamento sarebbe stato anche possibile, ma era necessario prevedere adeguato spazio per i pedoni oltre alla sistemazione di tavolini e gazebo.
luigi e claudio de magistris
Ecco, quel dettaglio fu determinante. S' iniziò a gridare allo scandalo: perché il fratello del sindaco otteneva spazio per sistemare tavoli all' aperto davanti al suo locale? Intervenne lo stesso Claudio De Magistris che bollò le critiche come attacco politico al fratello: «Incredibile, una società privata chiede di abbellire una parte degradata della città, a proprie spese, e si dice che è un favoritismo al fratello del sindaco. Sono discorsi piccini».
Nel frattempo la richiesta, nonostante il voto contrario di due membri della Commissione Paesaggio andò avanti. Ci fu un sussulto perché c' era bisogno del placet del sindaco, ma arrivò quello del vice e tutto fu risolto. Insomma, il permesso per allargare il marciapiede c' è, adesso bisogna procedere con l' iter burocratico per eseguire i lavori. Ma quel percorso è ancora al palo.
claudio de magistris
LE OCCUPAZIONI
Sulla vicenda si innesta la questione delle occupazioni di suolo e del regolamento per i nuovi dehors, roba che coinvolge tutti i locali della città. Il Comune per superare l' impasse crea un pool di esperti coinvolgendo la facoltà di Architettura della Federico II, la Camera di Commercio e la Soprintendenza.
Il lavoro è ciclopico, viene fotografato ogni singolo tavolino esterno dei locali della città e si predispone una soluzione adeguata sulla base di criteri condivisi per tutta Napoli. Si sblocca la questione delle occupazioni di suolo, vengono concessi sei mesi alle attività per adeguarsi alle nuove misure e ai nuovi gazebo. Però quando quel documento analizza piazza Vittoria accade qualcosa di singolare.
mappa dei lavori a piazza vittoria napoli
IL PROGETTO
Quando gli esperti arrivano all' altezza del bistrot del quale è socio il fratello del sindaco decidono di suggerire un allargamento del marciapiede. E nella stesura del progetto ridisegnano l' area sistemandoci sopra pure due gazebo per un totale di 25 metri quadri con 25 posti a sedere.
napoli il marciapiede di piazza vittoria a dicembre 2018 inaugurazione del locale, poco prima del permesso per l'allargamento
La questione, fondamentale, è che il Baròq non ha presentato nessuna richiesta di occupazione di suolo, anche perché quel suolo ancora non c' è: in questo momento ci sono ancora le auto parcheggiate laddove il documento ufficiale ha sistemato quei gazebo e sarebbe impossibile far partire una richiesta per occupare un' area di parcheggio con sedie e tavolini.
claudio e luigi de magistris
«Ora capite perché quel documento contiene qualcosa di innovativo - diventa irridente il presidente municipale di Chiaia de Giovanni - perché s' è portato avanti con il lavoro. Hanno saputo leggere il futuro e capire che il parcheggio sparirà e che il bistrot del fratello del sindaco presenterà una richiesta di occupazione di suolo. Non so come abbiano fatto ma sono stati davvero eccellenti a prevedere tutte queste cose».
LE PROTESTE
napoli il marciapiede di piazza della vittoria a maggio 2019
Si alzano sempre più lievi le proteste dei residenti di fronte a un futuro che sembra già scritto. Sanno che quei posti auto verranno perduti a favore del marciapiede, si aspettano che presto arrivi il permesso per piazzare i tavolini: «Però chiediamo fin d' ora severità sul fronte del caos - dice il rappresentante del comitato dell' edificio che affaccia sul bistrot - Se qui sotto si verifica la stessa situazione invivibile dei baretti chiameremo in causa il Comune. Perdiamo i posti auto in favore dei tavolini, almeno non fateci perdere anche il sonno»
LUIGI DE MAGISTRIS SAN GENNARO claudio de magistris baroq