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    MISTERO A ROMA: UN RAGAZZO DI 25 ANNI TROVATO MORTO IN STRADA AL TUSCOLANO CON DIVERSI SEGNI DI COLTELLATE SULLA SCHIENA. I TESTIMONI: "ABBIAMO VISTO ALCUNE PERSONE FUGGIRE" - CHI LO CONOSCEVA RACCONTA CHE LA VITTIMA AVEVA "CATTIVE AMICIZIE, FREQUENTAVA GENTE DI STRADA E GLI PIACEVA MENARE LE MANI…”


     
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    Luca Monaco per roma.repubblica.it

     

    RAGAZZO MORTO A ROMA CON COLTELLATE ALLA SCHIENA RAGAZZO MORTO A ROMA CON COLTELLATE ALLA SCHIENA

    Un ragazzo di 25 anni, Filippo. F. è stato trovato morto in strada in via Publio Rutilio Rufo, nella periferia romana del Tuscolano. Sul posto i sanitari del 118 che hanno tentato di rianimare il giovane senza riuscirci. Dietro la schiena del 25enne segni di coltellate che fanno pensare agli inquirenti che si tratti di un omicidio.

     

     

    Alcuni testimoni avrebbero visto alcune persone fuggire via dopo l'agguato che è avvenuto sotto casa della vittima. "Siamo tutti sconvolti - racconta un residente - era un ragazzo tranquillo, lo vedevamo spesso portare a spasso il cane. Qui non ci sono mai stati episodi del genere".  Strettissimo il riserbo dei poliziotti della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica che indagano sul caso. Il giovane che aveva dei precedenti.

     

     

    RAGAZZO MORTO A ROMA CON COLTELLATE ALLA SCHIENA 2 RAGAZZO MORTO A ROMA CON COLTELLATE ALLA SCHIENA 2

    "Nella vita cammino da solo/ Finora i miei passi li ho fatti uno ad uno/  E ora sono più grande di loro", amava le parole di Emis Killa. Il brano Il mondo dei grandi, è uno degli ultimi che Filippo ha postato sui social, per accompagnare una foto di famiglia. Una famiglia serena a dire di tutti: papà dirigente d'azienda, madre insegnante e un fratello.

     

    "Filippo lavorava in una pizzeria al taglio - racconta Ilaria, la dipendente del bar in via Tuscolana - quest'estate mi aveva raccontato che si era fatto male alla schiena e che aveva dovuto lasciare il lavoro".

     

    L'ultima volta Ilaria l'ha visto martedì. "Era senza voce, mi ha detto che era stato allo stadio. Era un bravo ragazzo Filippo, anche se mi diceva che frequentava compagnie sbagliate, gente di strada e che gli piaceva menare le mani. Aveva un gran bisogno di parlare, qui da noi spesso si sfogava, non so cosa sia successo l'altra notte".

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