IRENE FAMÀ per lastampa.it
Mohamed Ibrahim, venticinquenne del Bangladesh, è stato decapitato nel suo appartamento, al terzo piano di un palazzo in corso Francia 95. Il suo assassino è fuggito.
lavapiatti decapitato torino
A dare l'allarme, un collega e coinquilino del ragazzo, lavapiatti in un ristorante di Collegno. Da quanto si apprende dalle prime testimonianze raccolte dagli agenti della Squadra Mobile, Mohamed ieri non si è presentato a lavoro. Gli investigatori, che al momento non escludono alcuna ipotesi, hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e sentito i vicini di casa. Tutti lo descrivono come un «gran lavoratore. Trascorreva il suo tempo al ristorante». Mai un problema con la giustizia, mai una lite con qualcuno.
I colleghi di lavoro: «Eravamo una famiglia»
«Un bravissimo ragazzo e un gran lavoratore. Eravamo una famiglia». Così il titolare del ristorante pizzeria 'Donna Margherita' di Collegno, in provincia di Torino in cui lavorava da tre anni Mohammad Ibrahim descrive, quasi in lacrime, il 25enne del Bangladesh, assassinato la scorsa notte a coltellate nel suo appartamento di corso Francia 95 a Torino.
«Ieri era il suo giorno di riposo - aggiunge - quando mi hanno telefonato per dirmi che era morto ho pensato ad uno scherzo». «Era andato al suo Paese per un lungo periodo, circa un anno e mezzo, prima del lockdown, anche perché la moglie aspettava un bambino», raccontano i colleghi. Nel locale insieme alla vittima lavorava anche il suo coinquilino e connazionale che ieri rientrando dal lavoro ha raccontato di avere trovato il cadavere.
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Le indagini
In Questura gli investigatori stanno sentendo diverse persone, a cominciare dal coinquilino, per far luce sull'accaduto e accertare il movente del delitto. Al momento non è esclusa alcuna ipotesi.