Francesca Pierantozzi per “Il Messaggero”
MIMI MARCHAND
Il negoziatore libanese zio di Amal Clooney, la regina dei paparazzi di Francia amica dei Macron, false interviste, vere inchieste e continui colpi di scena: diventa un feuilleton non solo giudiziario l'affare dei presunti finanziamenti libici della campagna presidenziale del 2007 di Nicolas Sarkozy, che lo vede indagato per corruzione, abuso di fondi pubblici, finanziamento illecito di campagna elettorale e associazione per delinquere.
MIMI MARCHAND BRIGITTE MACRON E LE GUARDIE DEL CORPO
INDAGATA
A otto anni dall'apertura dell'inchiesta, ieri è stata formalmente indagata anche Michéle Mimi Marchand, 74enne proprietaria dell'agenzia di paparazzi Bestimage, considerata la regina del gossip francese, eminenza grigia all'Eliseo per quanto riguarda l'immagine della coppia presidenziale Brigitte-Emmanuel.
L'accusa per lei è di subornazione di testimone e truffa in banda organizzata. Secondo i magistrati francesi, ci sarebbe lei dietro le quinte di un'intervista rilasciata da Beirut a Paris Match e a BfmTv lo scorso novembre da Ziad Takieddine: il testimone chiave nell'inchiesta sui fondi libici si era allora rimangiato tutto, in particolare smentiva (come sostenuto fino allora) di aver consegnato di persona a Sarkozy e al suo ex direttore di Gabinetto Claude Guéant, tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007, «tre valigie» contenenti un totale di cinque milioni di euro in banconote provenienti da Gheddafi. Takieddine evocava «pressioni dei magistrati» e «la paura di finire incastrato».
sarkozy
«Finalmente la verità!» aveva gridato Nicolas Sarkozy, che ha sempre negato tutte le accuse. Il 14 gennaio scorso Takieddine ha però rifatto marcia indietro: a due giudici francesi venuti a interrogarlo a Beirut ha detto che in effetti no, non può «assolutamente escludere che non ci sia stato un finanziamento» di Gheddafi a Sarkozy, e che le sue dichiarazioni «sono state deformate da Paris Match».
MIMI MARCHANDE BRIGITTE MACRON
Per gli inquirenti francesi sarebbe stata proprio Mimi Marchand (che ha ammesso che a fine novembre si trovava a Beirut) a orchestrare l'intervista a Takieddine per scagionare l'amico Sarkozy. A scattare le immagini dell'uomo d'affari libanese per Paris Match è stato d'altra parte un fotografo della sua squadra.
L’INCONTRO
«Ha agito in qualità di giornalista che ha avuto l'esclusiva dell intervista, ha organizzato le foto e l’incontro, in base alle regole della sua professione» ha dichiarato ieri l'avvocata di Marchand.
MIMI MARCHAND BRIGITTE MACRON
Takieddine, mediatore e negoziatore di trattati internazionali, membro di un'importante famiglia del Libano che conta ex ministri, campioni di scacchi e anche l'avvocata Amal Alamuddin, moglie di George Clooney (è figlia di un suo cugino) è stato già condannato per falsa testimonianza e corruzione in un altro tentacolare affare giudiziario, quello delle cosiddette retro-commissioni di Karachi che vide coinvolto l'entourage dell'ex premier Balladur. Proprio per sfuggire alla condanna a cinque anni a Parigi è tornato in Libano (paese che non estrada i suoi cittadini) alla fine del 2020.
MIMI MARCHAND
Marchand lo avrebbe contattato per favorire il suo «amico Nicolas». Protagonista delle notti della Parigi anni '80, proprietaria di nightclub, ha poi fatto fortuna nel settimanale gossip Voici diventando confidente di politici, attori e imprenditori.
carla bruni sarkozy
C'era lei dietro le foto di Ségolène Royal in costume da bagno durante la campagna per l'Eliseo nel 2007 e sempre lei dietro le prime immagini di Sarkozy e Carla Bruni innamorati.
sarkozy