Laura Martellini per il “Corriere della Sera - Edizione Roma”
«Un genio della musica mondiale, anche se ai produttori esteri ha sempre detto no.
mogol battisti
Una volta un italo-americano intervistò McCartney divenuto baronetto. L' inglese portò con sé l' opera intera di Battisti e Mogol, chiedendo che gli venisse tradotta». È un episodio raccontato da quella miniera vivente che è Mogol.
Giovedì, la componente «orizzontale» (definizione sua) del sodalizio che ha rivoluzionato la musica italiana condurrà Emozioni. Viaggio tra le canzoni di Mogol e Battisti . All' Auditorium un' orchestra di 16 elementi e la voce di Gianmarco Carroccia. Le strade di Battisti e Mogol si divisero. Tornano a congiungersi a 20 anni dalla scomparsa del cantante. Emozioni è la prima volta a Roma.
MOGOL BATTISTI
Orizzontale perché?
«Lucio era dotato di incredibile precisione e capacità analitica. Era un musicista-matematico. Io sono un orizzontale. Lavoro velocemente. Nutrivamo ammirazione e stima l' uno per l' altro».
Un fiorire di aneddoti.
«Storie vere, neanche una bugia! Ad esempio la verità sull' origine della canzone L' arcobaleno , cantata da Celentano, con quell' ispirazione arrivata da Lucio, dall' aldilà».
battisti
La scaletta della serata?
«I brani più noti, e altri meno, come Luisa Rossi . Una canzone avanti di un secolo.
Carroccia anche fisicamente somiglia a Lucio. Proviene da Fondi e ha cominciato da solo. Canta con una tecnica vicina alla nostra di allora».
Battisti, immenso con un carattere schivo.
«Come Cocciante. Come è stato Mango, rimasto sempre legatissimo a Lagonegro.
Considero Mediterraneo un capolavoro».
Chi come Battisti?
mogol lucio battisti
«Giuseppe Anastasi, formato nella mia scuola, ha uno stile simile. Ascoltate Ricominciare. La voce di Gianni Bella è stato un altro dono».
Come considera i talent?
gianni morandi mogol pupo
«Hanno un vizio di base. Sono uno spettacolo televisivo, non una scuola. Per apprendere occorre studiare».
Il rap è più che una moda. Cosa ne pensa?
«Rilancio la domanda. Li ascolti, e poi giudichi lei».
La causa con la vedova? Quando Battisti in digitale?
«È tutto in mano a un commissario, lascio che a sbrogliare le questioni giudiziarie pensi l' avvocato».
LUCIO BATTISTI BATTISTI
«La Capinera», musiche di Gianni Bella, libretto di Giuseppe Fulcheri e liriche di Mogol ha debuttato con successo al Teatro Bellini.
«Gianni Bella mi propone la prima volta l' opera su soggetto di Verga. Io all' inizio sono perplesso. Poi torna a trovarmi con un' Ouverture cantata da Michele Pertusi, e resto colpito. Decido di scrivere le romanze. La trama cambia leggermente, con la suora che motiva l' abbraccio rivelatore all' innamorato: "Ho visto in lui il volto di Gesù". Ancor più commovente».
mogol lucio battisti
Quale stile ha scelto?
«Il lessico è attuale, non aulico. La mia prima opera lirica!».
Fondamentale l' ostinazione di Bella (colpito nel 2010 da ictus, ha coinvolto la figlia Chiara, musicista).
«È riuscito a convincerci tutti! Non conosce la musica, ma è un istintivo di altissimo livello. Torno a citare L' arcobaleno . Note incredibili».
Ha scritto un nuovo libro di aforismi, «Le arance e i limoni» (Minerva).
«Compongo in versi, sono allenato alla sintesi».
Uno fra i suoi preferiti?
lucio battisti BATTISTI MOGOL LUCIO BATTISTI 4 BATTISTI lucio battisti e la moglie grazia letizia veronese 5
«L' imprevisto va previsto».