SALVATORE BUZZI
Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”
Paola Muraro al telefono con il «re delle coop» Salvatore Buzzi. L' assessora 5 Stelle parlava con il presunto boss di Mafia Capitale per conoscere le sorti di un appalto vinto dalla Centro Nazionale Servizi di Bologna, di cui lui stesso era socio. Sono le conversazioni registrate e trascritte negli atti dell' inchiesta della Dda romana che potrebbero mettere in (ulteriore) difficoltà la titolare dell' assessorato all' Ambiente del Campidoglio.
RAGGI MURARO
Compaiono nei brogliacci e finora non erano state trascritte. Alla luce delle ultime verifiche compiute dai magistrati romani sulla gestione dei rifiuti nella Capitale, è possibile che quei colloqui vengano adesso rivalutati per capire se possano contenere informazioni interessanti per le indagini in corso.
Ma anche per leggere meglio l' intesa ipotizzata fra la stessa Muraro e l' allora amministratore delegato dell' Ama, Franco Panzironi, l' ex tesoriere di Gianni Alemanno, a libro paga (5 mila euro al mese stando agli accertamenti del Ros) di Buzzi e per questo finito sotto processo con l' accusa di associazione di stampo mafioso.
buzzi carminati
I magistrati, come è emerso nei giorni scorsi, vogliono approfondire proprio questo passaggio nel curriculum della Muraro. Il salto di qualità professionale ed economico compiuto dall' assessora sotto la gestione Panzironi, una gestione praticamente eterodiretta da Buzzi e dal suo socio occulto Massimo Carminati.
PAOLA MURARO
Ma vogliono anche risentire le conversazioni per comprendere in che modo e soprattutto perché Buzzi si rivolgeva proprio alla Muraro e quali informazioni aveva ricavato dalla donna che all' epoca era una consulente dell' Ama.
In contemporanea gli inquirenti stanno approfondendo anche il legame fra la Muraro e Manlio Cerroni, il patron di Malagrotta, il monopolista che per un trentennio ha gestito il business dei rifiuti a Roma (e che ora è a processo per associazione a delinquere). Affiora che, in passato, da consulente dell' Ama, l' assessora avrebbe avuto un incarico anche con un' impresa umbra in affari con Cerroni per la raccolta differenziata di materiali a Fiumicino.
ALEMANNO PANZIRONI
I pm Alberto Galanti e Michele Prestipino che coordinano le inchieste sulla lobby di Cerroni - e sulle presunte pressioni anche sui vertici attuali della municipalizzata - vogliono capire se la Muraro abbia operato in conflitto d' interesse, lavorando da un lato per l' operatore pubblico e dall' altro con imprese private di forniture e servizi.
SALVATORE BUZZI FRANCO PANZIRONI
In parte questo argomento è stato esplorato durante una lunga audizione dell' ex presidente, Daniele Fortini, nei giorni scorsi. Ma i finanzieri del comando provinciale hanno mandato di approfondire anche le consulenze della Muraro con altre società di servizi (Bioman) che tuttora hanno appalti con l' Ama per quello che alcuni definiscono «smaltimento itinerante» dei rifiuti romani fra Lazio, Veneto e Friuli. Gli appalti quindi. Di irregolarità sulle commesse dell' Ama si occupano ora anche i finanzieri dell' autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone.
PAOLA MURARO
L' inchiesta era nata con l' intenzione di verificare il prima e il dopo Mafia Capitale, ma ora si è deciso di estenderla ai primi sei mesi del 2016.
Da qui a ottobre, prima dell' arrivo degli ispettori europei (sull' Italia pende una procedura d' infrazione per le carenze nella raccolta differenziata) Regione e Comune devono individuare un nuovo sito dove raccogliere i rifiuti. Ieri, un primo incontro fra il governatore Nicola Zingaretti e la sindaca Virginia Raggi ha prodotto un accordo comune contro la costruzione di un termovalorizzatore.
PAOLA MURARO
«Siamo contenti delle parole del presidente Zingaretti sulla assoluta contrarietà al termovalorizzatore. La soluzione dei rifiuti è abbattere il più possibile la quota dell' indifferenziato».
AMA RIFIUTI cerroni