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    1- A SIENA SUCCEDE L'IMPENSABILE: IL PRESIDENTE MPS ALESSANDRO PROFUMO PER LA PRIMA VOLTA VIENE CONTESTATO PUBBLICAMENTE ALLA FESTA DEL PD DAI SUOI DIPENDENTI! 2- ALTRO CHE SEPARAZIONE TRA BANCA E POLITICA, ARROGANCE PROFUMO SBARCA ALLA EX FESTA DELL'UNITÀ E ANNUNCIA: “LA SENESITÀ DI MPS NON ESISTE PIÙ”. SINDACATI SCATENATI 3- OGGI MPS SVALUTA PER OLTRE UN MILIARDO, PREPARA UN ALTRO ANNO IN ROSSO E SPALANCA LE PORTE ALL'INGRESSO ALLO STATO: 2,5% NEL 2012 CON POSSIBILE RADDOPPIO NEL 2013 4- IL PD PERDE LA “SUA’’ BANCA E PROVA AD ANTICIPARE LE MACERIE SOCIALI CHE ARRIVERANNO CON LA “CURA PROFUMO” (LICENZIAMENTI ED ESTROMISSIONE DELLA FONDAZIONE) E CHIEDE UNA LEGGINA CHE MANDI SIENA AL VOTO IN OTTOBRE INVECE CHE AD APRILE 5- GOLDMAN MONTI, CHE HA RICEVUTO IL MONTE DEI PASCHI IN REGALO DAI SENESI A PREZZI DI STRACCIATI, SARÀ RICONOSCENTE E VARERÀ LA LEGGE “AD BANCAM”? AH, SAPERLO…


     
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    1- PROFUMO CONTESTATO ALLA FESTA DEL PD: "LA SENESITA' DI BANCA MPS DI FATTO NON C'E' PIU'"
    Da "Il Giornale"

    MPS LINGRESSO DI ROCCA SALIMBENI SEDE DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENAMPS LINGRESSO DI ROCCA SALIMBENI SEDE DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA

    «La senesità della Banca Monte dei Paschi di Siena di fatto non c'è più, noi stiamo cercando di tenerla legata alla comunità portandola a nuovo reddito dopo il rimborso dei 3,4 miliardi di euro allo Stato. Il piano industriale prevede questo entro il 2015, dopo il rimborso di bond dello Stato».

    Così il presidente di Banca Mps, Alessandro Profumo, intervenuto ieri sera in un dibattito pubblico alla Festa del Pd di Siena. «Questa banca - ha aggiunto - è un valore per il territorio perché fa bene la banca, e non perché fa l'occupatore di ultima istanza».«Il Monte dei Paschi di Siena - ha poi detto - ha vissuto per 540 anni e vuole continuare a vivere per altri 540, ma da oggi o facciamo delle scelte per restare in piedi o cadiamo».

    SEDE DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENASEDE DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA

    Profumo è stato più volte interrotto, durante il suo intervento alle Festa del Pd, dalle contestazioni di alcuni dipendenti della banca presenti all'incontro. All'esterno della manifestazione stazionava un presidio delle sigle sindacali di Banca Mps. La loro posizione: «Non accettare misure sbrigative e facili scorciatoie con pesanti ricadute sui lavoratori per risolvere la crisi della nostra Banca; al management aziendale chiediamo quali strategie commerciali di rilancio sta mettendo in campo per risollevare la redditività della Banca?».

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    E rivolte direttamente al presidente di Mps, Profumo: «La dirigenza vuole veramente il bene e il futuro di questa azienda? È disposta a un dialogo vero, a relazioni sindacali degne di questo nome, al rispetto dell'etica del lavoro?».

    2- OGGI MPS SVALUTA PER UN MILIARDO E APRE LE PORTE ALL'INGRESSO DELLO STATO TRA I SOCI (2,5%)
    Cesare Peruzzi per "Il Sole 24 Ore"

    Alessandro Profumo Fabrizio ViolaAlessandro Profumo Fabrizio Viola

    Una nuova svalutazione degli avviamenti (goodwill) superiore al miliardo. Banca Mps esamina oggi i conti di metà anno che, nelle attese del mercato, dovranno rappresentare il definitivo punto di svolta per il gruppo senese presieduto da Alessandro Profumo e guidato dall'amministratore delegato Fabrizio Viola, impegnati a realizzare un ambizioso piano industriale, con l'obiettivo di raggiungere nel 2015 una redditività del 7% sul capitale e una riduzione degli oneri operativi del 16% (da 3,5 a 2,9 miliardi).

    Dopo aver svalutato per 4,3 miliardi gli avviamenti nell'esercizio 2011, e con ancora 2,1 miliardi di goodwill in bilancio, Banca Mps si prepara dunque a un'ulteriore pulizia, come annunciato a giugno con l'avvio dell'impairment test. La mossa, oltre a sgombrare il campo da potenziali criticità, è scontato che porterà in rosso anche i conti 2012 (nel 2011 la perdita è stata di 4,7 miliardi).

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    Con il risultato, non disprezzabile dal punto di vista senese, di pagare in azioni Mps gli interessi di quest'anno sui Montibond (3,4 miliardi di obbligazioni che lo Stato, dopo l'ok di Bruxelles, sottoscriverà nelle prossime settimane).
Siccome il rendimento dei Montibond è di circa il 10% e il controvalore in titoli Mps verrà calcolato tenendo conto del patrimonio netto della banca (12 miliardi) e non della capitalizzazione di Borsa (meno di 3.miliardi), passerà in mano pubblica poco più del 2,5% del terzo gruppo creditizio italiano.

    Con la possibilità che, nel caso di un ulteriore rosso di bilancio nel 2013, la percentuale raddoppi. Ma è una prospettiva puramente teorica. Una cosa al momento, sembra però certa: lo Stato non diventerà azionista stabile del Monte, ma farà cassa appena le condizioni di mercato lo consentiranno.

    Se dunque Roma diventa in prospettiva un potenziale venditore di quote del gruppo di Rocca Salimbeni, Siena (versante Fondazione Mps) farà altrettanto. L'Ente presieduto da Gabriello Mancini dispone di un pacchetto del 2,8% libero da vincoli (il 33,5% è invece in pegno alle banche a fronte di un debito di 350 milioni) e ha già detto di essere pronto a cederlo al momento (e soprattutto al prezzo) opportuno.

    Gabriello ManciniGabriello Mancini

    In un futuro non lontano, poi, la quota della Fondazione sembra destinata a scendere anche sotto la soglia che consente di bloccare le scelte in sede straordinaria. Il sistema Fondazione-Banca Mps è in una fase di profonda trasformazione, come dimostra l'avvio di una riflessione sulla riscrittura dello statuto dell'Ente, lavoro affidato a una commissione di otto membri presieduta dall'avvocato Alessandro Grifoni. E l'improvviso dinamismo del titolo Montepaschi, che in poche sedute ha quasi azzerato la perdita dell'anno, dimostra l'interesse del mercato.

    3- MPS IN PIENA CRISI, IL PD SENESE VUOLE ANDARE AL VOTO SUBITO
    Da "Il Fatto Quotidiano"

    FRANCO CECCUZZIFRANCO CECCUZZI

    A Siena il comune è commissariato da quanto il sindaco Franco Ceccuzzi s'è dimesso perla mancata approvazione del bilancio. Ora il Partito democratico della città ha lanciato una raccolta di firme (e chiederà ai deputati di presentare interrogazioni parlamentari) per chiedere al governo di anticipare al prossimo autunno l'appuntamento con le elezioni comunali "per ridare alla città una guida politica eletta democraticamente in grado di affrontare questa fase di crisi".

    Perché tanta fretta? Perché la crisi politica nella città del Palio si intreccia in modo inestricabile con quella industriale del Monte dei Paschi di Siena, la banca che è larga parte dell'economia cittadina ed è controllata da una Fondazione in cui il Comune ha parecchia voce in capitolo. "Il momento cruciale per il piano industriale - ha spiegato ieri l'ad Profumo - sarà quando avremo 'imbullonato' il tema del risparmio dei costi".

    E' uno dei punti più caldi della questione: ieri, per dire, alla festa del Pd i sindacati di Mps protestavano contro "misure sbrigative e facili scorciatoie" che pesano solo sui lavoratori. Qual è il piano per "risollevare la redditività della banca?". Un piano però c'è: far diminuire il peso della Fondazione, cioè della politica, cioè del Pd.

     

     

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