DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI…
Fabrizio Massaro per il “Corriere della Sera”
Per il marchio Mps potrebbe profilarsi una via di salvezza grazie alla banca pubblica Mediocredito Centrale.
L’istituto al 100% di Invitalia, già controllante della Popolare di Bari, entra nella dataroom senese accanto a Unicredit. Obiettivo dell’analisi: verificare circa 150 filiali del Centro-Sud che non interessano a Unicredit e le attività corporate della banca, ovvero Capital Services, il leasing, il centro informatico e altre attività accessorie, che occupano personale e che Unicredit svolge già.
Ma c’è di più: oltre a questo nucleo di attività, secondo fonti al lavoro sul dossier c’è l’ipotesi che Mcc rilevi il marchio Montepaschi, che diventerebbe così l’insegna sotto la quale la stessa Mcc con le sue nuove attività potrebbe operare: «Per Mcc il marchio senese potrebbe essere un valore aggiunto», spiega la fonte.
Il tema dei dipendenti
In questo modo, oltre al marchio, si salverebbe una presenza a Siena e si giustificherebbe anche il mantenimento di un certo livello occupazionale. Oggi Mps occupa 21 mila dipendenti. Si parla di 5-6 mila esuberi per favorire il passaggio a Unicredit ma potrebbero essere di meno. Sulla difesa del marchio della banca più antica del mondo in attività (dal 1472) ieri è tornato Enrico Letta, il segretario Pd che corre proprio a Siena per le elezioni suppletive del 3-4 ottobre. «Mps non è un marchio semplicemente di natura finanziaria, il legame con il territorio ed i lavoratori è parte integrante della forza» di Mps.
Oltre le elezioni senesi
Comunque molti tasselli dell’acquisizione da parte di Unicredit devono ancora andare a posto, tanto che uno slittamento della due diligence fin oltre il voto di ottobre viene dato per scontato. Ci sono vari punti aperti. Lo schema dell’operazione dovrebbe prevedere una scissione non proporzionale di Mps: la parte commerciale va a Unicredit, il resto rimane ai soci attuali di Mps. Alle minoranze il Tesoro (oggi al 64%) proporrebbe uno scambio con azioni Mps-Unicredit.
Laumento e i crediti deteriorati
L’aumento di capitale potrebbe alla fine rivelarsi più basso dei 2,5-3 miliardi circolati, entro un miliardo circa: dipenderà dal costo per gli esuberi di personale. Peserà anche lo stato dei crediti: alcuni che Mps valuta in bonis, per Unicredit sarebbero deteriorati. Per evitare di gravare troppo in termini di capitale, gli npl non verrebbero ceduti ad Amco (sempre del Tesoro) ma solo gestiti e sarebbero parte dell’ipotetica Mps-Mcc. Fra i vari temi sul tavolo, le cause legali e il destino dei 2 miliardi di bond subordinati emessi da Mps.
MONTE DEI PASCHI DI SIENALA CORSA DISPERATA DI ENRICO LETTA A SIENAMONTE DEI PASCHI DI SIENAMONTE DEI PASCHI DI SIENAMONTE DEI PASCHI DI SIENA MPSBERNARDO MATTARELLAbernardo mattarella foto di ferdinando mezzelani gmt 76Andrea Orcelbernardo mattarella foto di ferdinando mezzelani gmt 79
Ultimi Dagoreport
FLASH! – ALLARME ROSSO PER LE GRANDI BANCHE AMERICANE, GIA’ LATITANTI ALL’INAUGURAZIONE DELLA…
FLASH! - IL DAZISTA TRUMP, PER SPACCARE L'UNIONE EUROPEA A COLPI DI TARIFFE SUI PRODOTTI ESPORTATI…
DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO…
DAGOREPORT – IL MIRACOLO DEL GOVERNO MELONI: HA UNITO LA MAGISTRATURA – LE TOGHE SI SONO COMPATTATE…
DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…