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    MONTEZUMA NON ROSICA AFFATTO: ''LA FERRARI È DIVENTATA IL BANCOMAT DELLA FIAT'', PER POI AGGIUNGERE IN TONO IRONICO: ''SONO ORGOGLIOSO E CONTENTO'' - MARANELLO PAGHERÀ A FCA UN DIVIDENDO STRAORDINARIO DA 2,5 MILIARDI, E GARANTIRÀ ALTRI 2,5 MILIARDI DI PRESTITI


     
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    1. FERRARI: MONTEZEMOLO, È BANCOMAT PER FIAT

     (ANSA) - Ferrari "è diventata il bancomat della Fiat". Lo ha detto l'ex presidente della casa di Maranello, Luca Cordero di Montezemolo, che ha aggiunto in tono ironico: "Sono orgoglioso e contento".

     

     

    2. FERRARI SI ALLONTANA DA FCA INIEZIONE FINANZIARIA DI 2,5 MILIARDI DA 10 BANCHE

    Paolo Griseri per “la Repubblica

     

    MARCHIONNE MONTEZEMOLO MARCHIONNE MONTEZEMOLO

    Ferrari annuncia 2,5 miliardi di nuove linee di credito trattate da un pool di 10 banche guidato da Bofa Merryll Linch. Si tratta del primo passo verso la separazione completa tra il titolo del Cavallino e quello di Fca, operazione che dovrà essere votata giovedì ad Amsterdam dall' assemblea degli azionisti del gruppo del Lingotto. La divisione tra i due titoli dovrebbe essere fissata al 4 gennaio, primo giorno di contrattazioni nel 2016 e lo spin off dovrebbe coincidere con la quotazione della Rossa (già presente a Wall Street)anche al mercato di Milano.

    MONTEZEMOLO E MARCHIONNE ALLA FERRARI MONTEZEMOLO E MARCHIONNE ALLA FERRARI

     

    L' annuncio di ieri è da legare al dividendo straordinario da 2,5 miliardi che Maranello paga a Fca al momento della divisione dei titoli come riconoscimento degli investimenti fatti in questi decenni da Torino. I 2,5 miliardi di credito sono costituiti da due linee: un Bridge Loan a scadenza 12 mesi rinnovabile per altri sei, e un Term Loan di valore superiore al miliardo per complessivi 2 miliardi di credito. A questi si aggiunge una linea di credito revolving per 500 milioni. La raccolta servirà «per rifinanziare l' indebitamento verso Fiat Chrysler, per rimborsare altri debiti e altre esigenze aziendali», come si legge nella nota ufficiale di Maranello.

     

    MARCHIONNE MONTEZEMOLO YAKI ELKANN MARCHIONNE MONTEZEMOLO YAKI ELKANN

    Lo spin off di inizio gennaio sarà la quarta operazione di divisione o fusione realizzata su quel che in origine era il titolo Fiat da Sergio Marchionne. La prima è del gennaio 2011 quando il titolo Fiat Group che allora valeva 15,43 euro venne diviso in Fiat spa (6,69) e Fiat industrial (8,73). Poco meno di due anni dopo, il 29 settembre 2013, il titolo di Fiat industrial venne fuso con Cnh dando vita a Cnh Industrial che alla prima quotazione valeva 9,75 euro.

    MARCHIONNE MONTEZEMOLO MARCHIONNE MONTEZEMOLO

     

    Il 13 ottobre 2014 nacque il titolo Fca, quotato a Wall Street al prezzo di 7,08 euro per azione. Da allora, anche grazie all' annuncio dello spin off di Ferrari preceduto dalla quotazione a Wall Street di poche settimane fa, il titolo Fca è salito fino ai 13,6 euro della quotazione di ieri. Nel frattempo il titolo Cnh Industrial è arrivato a 6,9 euro. Rispetto ai 15,43 euro di partenza la somma dei due titoli originari oggi supera i 20 euro. Nel frattempo è stata incorporata e valorizzata Chrysler che all' inizio del processo aveva valore nullo perché uscita dal fallimento pilotato.

     

    MONTEZEMOLO MARIO CALABRESI JOHN ELKANN ANDREA AGNELLI MONTEZEMOLO MARIO CALABRESI JOHN ELKANN ANDREA AGNELLI

    Che cosa accadrà dopo lo spin off di gennaio? Gli analisti ritengono che il valore di Fca senza Ferrari possa essere tra i 7 e i 9 euro. Un livello che forse non rappresenta il vero valore di marchi prestigiosi e redditizi come Ram, Jeep e Maserati oltre al potenziale di Alfa Romeo.

     

    Per questo il progetto di Marchionne è quello di far crescere Fca molto oltre il livello post scissione da Ferrari. Anche per trattare al meglio una eventuale alleanza con un grande costruttore. In ogni caso i rumors sul merger potrebbero contribuire alla salita compensando in parte l' esodo Ferrari.

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    Dopo il 4 gennaio il titolo del Cavallino sarà posseduto per un terzo dalla somma delle azioni Exor (24 per cento) e Piero Ferrari (10) mentre i restanti due terzi saranno potenzialmente sul mercato. Oltre al 10 per cento già collocato a Wall Street sarà distribuito il 56 per cento agli azionisti Fca che non siano Exor e Pietro Ferrari. Per ogni 10 azioni Fca possedute se ne otterrà una del Cavallino.

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