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    MORELLI (MPS) INCIAMPA SUGLI ARABI - QUELLI DEL QATAR SCETTICI SULL’AUMENTO DI CAPITALE - L'AD DI MPS IN TOUR NEL GOLFO RICEVUTO SOLO PER “CORTESIA ISTITUZIONALE” - PREFERISCONO GLI IMMOBILI ALLA FINANZA, SOPRATTUTTO DOPO LA DELUSIONE EMIRATINA DI AVERE IL 5% DI UNICREDIT - L'INGENUITA' DI PASSERA


     
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    MARCO MORELLI MARCO MORELLI

    Marco Morelli, l’uomo imposto da JpMorgan al vertice di Montepaschi, sta toccando con mano la diffidenza internazionale che circonda Mps ed il piano di aumento di capitale. I suoi pellegrinaggi in terra araba, alla ricerca di un fondo sovrano in grado di assumere lo sgradevole ruolo di “anchor investor” non sta dando i risultati attesi. E che qualcuno dal Qatar gli aveva prospettato.

     

    mps mps

    I Paesi del Golfo arabico, benchè in concorrenza fra loro, hanno un fitto scambio di idee. E sebbene Morelli sia andato in Qatar e non negli Emirati, a Doha è arrivata la voce della delusione emiratina per l’investimento in Unicredit.

     

    Dubai, attraverso Aabar, controlla più del 5% di Unicredit. E non è soddisfatta dell’investimento nella seconda banca italiana. Figurarsi come può essere accolta nel mondo arabo la richiesta di diventare “anchor investor” nel Montepaschi, mettendo 900 milioni per il terzo aumento di capitale in tre anni. E gli stessi italiani di Doha che sponsorizzavano l’operazione (con il recondito pensiero di rientrare in Italia) hanno dovuto frenare gli slanci dopo qualche occhiata torva dei “principali” qatarini.

     

    RENZI SHEIKA MOUZA QATAR RENZI SHEIKA MOUZA QATAR

    Insomma, dalle parti di Doha l’entusiasmo per Mps è ai minimi. E nei grattacieli della Perla si racconta che Morelli verrà ricevuto soltanto per  “cortesia istituzionale”. E che solo se verranno fatte pressioni politiche potranno valutare la possibilità di aprire i cordoni della borsa. Ma sono pronti a mettere solo qualche spiccio. Ma a chiederlo deve essere  espressamente, lo stesso Renzi all’Emiro.

     

    RENZI TAMIN AL THANI QATAR RENZI TAMIN AL THANI QATAR

    A Roma, comunque, si aggirano personaggi legati alla famiglia Al Thani, con l’obbiettivo di aprire anche in Italia un ufficio di rappresentanza del Qatar Investment Authority (Qia).

     

    L’uomo, con evidenti rigidità caratteriali, di fronte all’ipotesi di entrare in Montepaschi ha ricordato che il Qatar è già fortemente presente in Italia con importanti investimenti immobiliari: dalla Costa Smeralda a Porta Nuova di Milano, agli alberghi romani. E che preferisce il real estate all’investimento finanziario. Insomma, a Morelli sarebbe bastato un viaggio a Roma, senza spingersi fino a Doha, per capire gli interessi qatarini.

    corrado passera corrado passera

     

    Sul Montepaschi resta sullo sfondo anche l’ingenuità di Corrado Passera. L’ex ministro non è stato ammesso alla “due diligence” riservata. Insomma, voleva vedere i veri conti di Mps prima dell’aumento di capitale, in virtù di non si sa bene quale diritto acquisito. Non certo dei fondi americani il cui nome era, ed è rimasto, coperto in assenza di un accordo di riservatezza fra le parti. Accordo che Siena targata JpMorgan non ha voluto firmare... 

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