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    MORIRE A 9 ANNI PER UNA CADUTA SUGLI SCI - IL PAPÀ DI CAMILLA DISPERATO: ''TUTTA COLPA DEL FRANGIVENTO, SENZA QUELLO SAREBBE ANCORA VIVA''. LA BIMBA SAPEVA SCIARE BENE, INDOSSAVA IL CASCHETTO, GLI OCCHIALI, I GUANTI. AVEVA TUTTA L'ATTREZZATURA IN REGOLA. SCIVOLANDO È FINITA FUORI PISTA, E L'IMPATTO CON QUELLE ASSI DI LEGNO È STATO FATALE. DOPO VARI TENTATIVI DI RIANIMAZIONE…'' - SU QUEGLI IMPIANTI, UN'ALTRA TRAGEDIA


     
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    1. IL PAPÀ DISPERATO: «TUTTA COLPA DEL FRANGIVENTO SENZA QUELLO CAMILLA SAREBBE ANCORA VIVA»

    Dall'articolo di Alessia Marani e Camilla Mozzetti per ''Il Messaggero''

     

     

    soccorso alpino soccorso alpino

    Si dispera papà Francesco tra i corridoi dell' ospedale Santa Margherita di Torino. Sua figlia Camilla, 9 anni appena, è morta da poche ore e lui non si dà pace. «Se solo non ci fossero state quelle barriere frangivento la mia piccola va ripetendo sarebbe forse ancora viva». Le mani che compulsivamente levano via dagli occhi le lacrime quasi a voler cancellare invano quell' orrore: sua figlia, che amava lo sci è morta su una pista del Sestriere.

     

     Camilla era contenta ieri mattina, perché avrebbe calzato ancora gli scarponi trascorrendo un' altra giornata sulla neve. Pensare che la mini-vacanza organizzata con gli altri compagni della IV D dell' elementare Crispi di Monteverde e i loro papà, per un soffio non stava per saltare. Francesco, infatti, si era preso una brutta influenza e il 30 non erano potuti partire. Ma pur di fare felice Camilla, il giorno dopo, si è fatto forza e ha preso il treno con la bambina per raggiungere la comitiva già al Sestriere. (…)

     

     

     

    2. CADE SULLE PISTE DI SAUZE D' OULX MORTA UNA BIMBA DI NOVE ANNI

    Massimiliano Peggio per ''la Stampa''

     

     

    Non c' era vento, ieri pomeriggio, nel vallone della pista Imbuto, illuminata da un sole caldo e abbagliante, poco sotto la vetta del Fraiteve, a 2700 metri, una regina di roccia della Vialattea, tra Sestriere e Sauze D' Oulx. Sullo sfondo un cielo terso di una giornata perfetta, di quelle che vorresti non finissero mai. Tutt' attorno neve naturale, anche se non abbondantissima.

     

    Camilla Compagnucci, 9 anni, indossava il caschetto, gli occhiali, i guanti. Aveva tutta l' attrezzatura in regola. E non era la prima volta che sciava.

    Con lei c' era il papà Francesco, e un amico con il figlioletto coetaneo. Insieme stavano scendendo su quella pista rossa, considerata impegnativa, ma non tra le più difficili del comprensorio olimpico. A due o tre cento metri dalla cresta del Fraiteve, Camilla è caduta di lato.

    fraiteve via lattea fraiteve via lattea

     

    Ha perso uno sci ed è scivolata per una cinquantina di metri verso valle, finendo fuori pista. Al di là del margine, ha sbattuto contro una barriera «frangivento», fatta di assi di legno conficcati nel terreno e ricoperti di nastri fosforescenti. Un colpo fatale. Quella caduta, sotto gli occhi del papà, si è tramutata in tragedia. Trasportata in elicottero all' ospedale infantile Regina Margherita di Torino, è morta poco dopo il ricovero. Trauma toracico, hanno spiegato i medici, seguito da un arresto cardiaco.

     

    Camilla è stata rianimata a lungo, sia in pista e poi ancora dall' equipe del 118 in elicottero. Non c' è stata nulla da fare.

    Sull' incidente la procura torinese ha aperto un' inchiesta, affidata al pm Valerio Longi. Il magistrato ha disposto il sequestro dell' attrezzatura da sci e dell' intera barriera frangivento. E nelle prossime ore affiderà ad un medico legale l' incarico di effettuare l' autopsia per accertare le cause della morte. I primi accertamenti sono stati eseguiti dai carabinieri sciatori della caserma di Sestriere.

     

    Con l' unità di soccorso dei vigili del fuoco e della Croce Verde, sono stati tra i primi ad arrivare sul luogo dell' incidente. In cima al Fraiteve carabinieri e vigili del fuoco hanno due postazioni fisse di primo intervento. Così hanno impiegato pochi minuti per raggiungere il vallone della pista Imbuto. Un nome calzante per quel pendio, spettacolare ma stretto, sovrastato da un costone di roccia. Il primo a prestare soccorso alla bambina, è stato proprio l' amico del papà. Ha cercato di praticarle un massaggio cardiaco. Ha fatto tutto il possibile.

    elisoccorso alpino elisoccorso alpino

     

    L' è stato accanto fino all' arrivo dell' equipe del 118 che, a causa dell' assenza di vento, ha potuto raggiungere rapidamente il vallone in elicottero.

    Camilla e il papà Francesco, residenti a Roma, lui direttore di supermercato, stavano trascorrendo le vacanze di Natale a casa di amici, a Sauze d' Oulx.

    Ieri, verso le 14,30, hanno raggiunto la vetta del Fraiteve nel momento migliore della giornata. Sotto quel cielo da cartolina, con le montagne delle Alpi a perdita d' occhio, da sembrare così vicine da poterle toccare tutte insieme.

     

    Poi la caduta improvvisa, impossibile da bloccare, su quel pendio che non sembrava per nulla pericoloso, in una giornata così bella. E Camilla, immobile tra la neve, l' angoscia del papà, e poi incubo, il dolore senza fine, straziante, nell' attesa dei soccorsi. Fino al responso dei medici dell' ospedale, quello che un papà non dovrebbe mai sentire. «Abbiamo fatto tutto il possibile».

     

     

    L' inchiesta, adesso, dovrà accertare le condizioni di sicurezza di quel luogo, disseminato di paline e cartelli che invitano alla prudenza. A questo scopo dovrebbe servire il sequestro della barriera «frangivento», una sorta di palizzata di legno costruita per proteggere la pista dalle folate di vento che portano via la neve.

    Contro una di quelle palizzate, lo scorso gennaio era morto un ingegnere siciliano, Giovanni Bonaventura, di 31 anni.

     

    francesco e camilla compagnucci francesco e camilla compagnucci

    Due incidenti mortali in meno di un anno, in due piste differenti del Fraiteve, ma distanti l' una dall' altra poche centinai di metri. Il giovane ingegnere, non era un esperto sciatore. Aveva perso il controllo degli sci, uscendo fuori di pista. Per la sua morte sono tuttora indagati con l' accusa di omicidio colposo quattro persone, tra dirigenti (attuali ed ex) e tecnici della Sestriere spa, la società che gestisce il comprensorio sciistico della Vialattea.

     

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