Antonella Gasparini per https://corrieredelveneto.corriere.it/
federica fabbris
È morta un’ora dopo essere entrata al Pronto soccorso dell’ospedale di Chioggia, dove si era recata domenica, il 17 luglio, per farsi visitare perché da giorni non si sentiva bene. Per Federica Fabbris, 37 anni, i medici invece non hanno potuto fare niente.
La donna è deceduta in struttura mentre gli amici e il compagno attendevano sue notizie aspettando fuori dall’ospedale per capire cosa le fosse successo e come aiutarla. Ma di lei non hanno saputo più niente, finché non si sono recati di persona a verificare all’interno della struttura. E una volta lì sono stati messi al corrente della tragedia. Federica era morta.
E ora proprio su impulso del sanitari dell’Usl 3, che hanno provato a soccorrerla subito, senza risultati, è stata disposto un riscontro diagnostico, quindi una sorta di autopsia, per chiarire le cause di un decesso che attualmente non trova spiegazione. L’esame si svolgerà oggi, martedì 19 luglio.
Visitata tre volte
Prima di domenica, la giovane donna era andata altre due volte in pronto soccorso. Una prima volta una settimana fa, per dei dolori al collo e alla schiena; ma sarebbe stata rimandata a casa dopo alcune iniezioni. Nei giorni successivi aveva poi accusato fitte allo stomaco e quindi, sabato, si era recata nuovamente al pronto soccorso dove, dopo alcuni esami del sangue, era stata nuovamente dimessa.
Durante gli accessi era anche stata sottoposta a tamponi anti-Covid che hanno sempre dato esito negativo. Federica Fabbris, che aveva lavorato al Trony e da qualche tempo era impiegata alla Carrozzeria Fiume; prima aveva anche lavorato per una decina d’anni come estetista.
Pronto Soccorso di chioggia
Conosciuta come una persona disponibile e una lavoratrice, da qualche anno era andata a vivere con il compagno al quartiere Tombola di Chioggia. Numerosi i messaggi di affetto e cordoglio comparsi in Facebook, da quando si è diffusa la notizia della sua morte .
«Oggi è venuta a mancare un’amica, una di quelle solari e sempre pronta a darti una buona parola e a spronarti quando eri in difficoltà. Manchi già un botto», scrive Micol De Grandis. «Fe Fe, perché così ti chiamavo, sapere ora che non ci sei più.. Non riesco ancora a crederci. Cara amica veglia per noi da lassù», la ricorda invece l’amico Marco Lando. Gli amici stanno pensando di ricordarla con una fiaccolata.
federica fabbris 2
La nota dell’Usl
«L’Usl 3 è vicina nel lutto alla famiglia — afferma l’azienda sanitaria — e mentre attende l’esito del riscontro diagnostico, doveroso per le modalità in cui è avvenuto il decesso, attraverso la direzione dell’ospedale ha avviato ogni verifica sull’assistenza offerta alla paziente, per assicurarsi della corretta gestione del caso». La donna lascia la famiglia, i tanti amici e il compagno. Le esequie verranno organizzate dopo l’esito degli esami disposti dall’Usl 3.
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