CARABINIERI
(ANSA) - TORINO, 23 DIC - Non è stato un incidente sul lavoro, ma un omicidio, a causare la morte di un operaio edile originario di Napoli, il 15 dicembre scorso a Torino. Lo hanno scoperto i carabinieri della compagnia Oltredora che hanno fermato un trentenne, collega della vittima. L'operaio era caduto in un cantiere di ristrutturazione in corso Ferrara, alla periferia nord del capoluogo piemontese, morendo dopo una notte di agonia in ospedale. Ma le testimonianze raccolte dai carabinieri hanno fatto emergere numerosi dubbi, facendo convergere i sospetti su un collega. La vittima sarebbe stata spinta giù da una rampa di scale riportando lesioni mortali.
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Le indagini dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia Oltredora di Torino hanno appurato che il giorno del presunto incidente la vittima non era andata al lavoro per un'indisposizione ma nel pomeriggio si era presentato ugualmente in cantiere per incontrare due colleghi. Lì sarebbe nata una lite con il tragico epilogo. Ad avvertire i soccorsi erano stati gli stessi colleghi dell'operaio. Il trentenne è stato fermato per omicidio preterintenzionale.