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    MORTE DI UNA PORNOSTAR - LA TRAGICA FINE DI AUGUST AMES, 23ENNE CHE SI E' IMPICCATA DOPO LE ACCUSE DI OMOFOBIA SU TWITTER, E' UNA STORIA DI CYBERBULLISMO, DEPRESSIONE, STIGMA E SCISMA FRA PERFORMER ETERO E GAY -  PER L'ICONA DEL PORNO JENNA JAMESON 'IL SUO SANGUE E' SULLE MANI DEI COLLEGHI' CHE L'HANNO ATTACCATA


     
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    Tina Horn per “Rolling Stone

     

    la pornostar august ames la pornostar august ames

    La scorsa settimana la celebre pornostar canadese August Ames, al secolo Mercedes Grabowski, 23 anni, 270 pellicole a luci rosse e in lizza come miglior pornostar dell’anno, si è impiccata nella sua casa di Camarillo, in California. Il gesto sarebbe stato provocato dalla polemica su Twitter, che l’accusava di omofobia perché si era rifiutata di girare scene con un attore che aveva partecipato a film omosessuali e che, secondo lei, l'avrebbe esposta a un rischio maggiore di l'HIV o di malattie sessualmente trasmissibili.

     

    august ames august ames

    Molti suoi amici, on line, accusano i colleghi di averla condotta a suicidio, avvenuto pochi giorni dopo il tweet in cui la Ames avvisava la sua sostituta che il partner era un "crossover”, cioè andava con uomini e donne: «Non metto in pericolo il mio corpo. Non so cosa fanno nella loro vita privata…Ma gli agenti non si preoccupano di chi rappresentano?» Tanto è bastato a scatenare le critiche di chi è dentro e fuori l’industria per adulti.

    jessica drake jessica drake

     

    A partire dalla collega Jessica Drake: «I performer scopano chi vogliono scopare, ma tu stai discriminando in base al fatto che sono gay o crossover. Non è una forma di protezione migliore dei test e contribuisce a stigmatizzare». Le aziende che girano scene con etero richiedono ai performer il test ogni 14 giorni. Alcune permettono anche di scegliere, a seconda della scena, se indossare o meno il condom. Altre, come la ‘Wicked Pictures’, impongono sia test che profilattici ad ogni scena. Ma ci sono aziende che si occupano di contenuti gay che richiedono solo condom, e nessun test.

     

    jaxton wheeler jaxton wheeler

    A scagliarsi contro Ames anche il pansessuale Jaxton Wheeler: «Il mondo aspetta le tue scuse o che ingoi una pillola di cianuro». Lei ha continuato a difendere il suo diritto a fare sesso con chi vuole e in sicurezza, ha spedito l’ultimo cinguettio («Fanculo tutti») e si è tolta la vita.

     

    L’icona dell’industria Jenna Jameson ha dichiarato: «Sono delusa dai miei colleghi, soprattutto dalle donne che l’hanno attaccata e hanno infiammato i fan contro la mia amica. Il suo sangue è sulle loro mani». La Drake ha replicato di non condividere il cyberbullismo e di aver semplicemente dato la sua opinione. Wheeler invece ha dichiarato: «Mi sento la merda più grossa del mondo».

     

    Il bullismo non è l’unica causa del suo malessere. L’anno scorso la ragazza aveva raccontato la sua storia di depressione e disturbo bipolare, la volontà di trovare un bravo terapista. In quanto lavoratrici del sesso, queste donne rappresentano una versione della fantasia per il consumo pubblico, cioè fanno fatica a parlare di problemi mentali che possono distruggere l’elemento di fantasia che coltivano così tanto per lavorare.  

    jenna jameson jenna jameson

     

    In questo caso il tweet di Ames ha toccato un nervo scoperto della comunità LGBT, che da 40 anni combatte l'idea del legame fra sesso queer e malattia: esistono tanti incontri, fuori dal set, che gay, etero e chiunque altro fanno con sconosciuti non testati.

     

    Dalla tragedia di August, almeno, sempre più performer stanno parlando di problemi mentali, legati a stigma, paura, traumi, ansia, depressione, dipendenza. Bisogna combattere usando comunicazione non violenta, non quella volatile on line.

    august ames august ames

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