yevgeny manyurov, l'attentatore di mosca
1 – RUSSIA, MEDIA: AUTORE SPARATORIA SEDE FSB ERA 39ENNE RUSSO
(LaPresse/AFP) - I media russi hanno identificato in un 39enne di una città vicino Mosca l'uomo che ieri ha aperto il fuoco vicino al quartier generale vicino a un ufficio dei servizi di sicurezza Fsb, uccidendo un agente e ferendo cinque persone.
vladimir putin al concerto per i servizi segreti russi
Sebbene non vi sia stata alcuna conferma ufficiale dell'identità dell'autore della sparatoria dalle forze di sicurezza, i media russi hanno riferito che l'uomo era una ex guardia di sicurezza che viveva nella città di Podolsk, circa 40 chilometri (25 miglia) a sud di Mosca. Numerosi canali del servizio di messaggistica di Telegram hanno pubblicato una foto del killer da morto, un uomo barbuto con gli occhiali con la faccia insanguinata. Il tabloid Komsomolskaya Pravda e il canale televisivo Ren hanno riferito, citando un inquirente, che il presunto aggressore avesse un arsenale di sette pistole che possedeva legalmente
vladimir putin agente del kgb
2 – QUEL SANGUE ALLA VIGILIA DELL'ANNIVERSARIO DEI SERVIZI SEGRETI
Rosalba Castelletti per “la Repubblica”
attentato a mosca 1
In piazza Lubjanka dove oggi scintillano le luminarie natalizie, fino al 1991 si ergeva la bronzea statua di Felix Dzerzhinskij. Fu lui a fondare il 20 dicembre di 102 anni fa la "Commissione straordinaria di tutte le Russie per combattere la controrivoluzione e il sabotaggio", sigla VChK, soprannominata "Cheka", l' antenata dei famigerati servizi segreti Kgb, gli odierni Fsb nel mirino della sparatoria di ieri a Mosca. Che l' attentato sia avvenuto alla vigilia dell' anniversario non è una coincidenza, concordano osservatori e analisti. «È una firma terroristica», ha detto a Komsomolskaja Pravda il colonnello Aleksej Filatov, veterano del Gruppo Alfa, unità delle forze speciali.
la conferenza stampa di fine anno di vladimir putin 14
Quando fondò la Cheka, il caparbio rivoluzionario polacco Dzerzhinskij, o "Felix di Ferro", sostenne che l' agente segreto sovietico ideale dovesse avere «mani pulite, testa fredda e cuore caldo». La missione era combattere i nemici del popolo, reali o immaginati. E per ospitarli nacque il Gulag, il vasto impero sovietico dei campi di lavoro. La Cheka ha cambiato più volte sigla: da Gpu a Nkvd fino a Kgb, il nome che avrebbe mantenuto finché non crollò a pezzi insieme all' Urss nel 1991 e che l' avrebbe resa famigerata durante i decenni della "guerra fredda".
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attentato a mosca
Ma nonostante l' alfabeto di acronimi ha sempre mantenuto il suo ruolo di "spada e scudo" della Rivoluzione. E i temuti agenti dei servizi segreti russi hanno continuato sino ai giorni nostri a ricevere lo stipendio il 20 del mese, a celebrare ogni 20 dicembre il loro anniversario e a chiamarsi "chekisti". Lo stesso presidente russo Vladimir Putin rivendica con orgoglio l' appellativo dopo aver servito nel Kgb per 16 anni fino a diventarne colonnello e poi direttore dell' odierno Fsb. Sotto di lui, la polizia segreta, oggi chiamata Servizio di sicurezza federale o Fsb, è tornata a essere guardiano dello Stato e venerata élite come ai tempi di Felix.
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Ieri proprio mentre l' ignoto assalitore si muoveva armato di kalashnikov attorno alla Lubjanka, quartier generale dell' ex Kgb, poco dopo aver tenuto l' annuale conferenza stampa per 4 ore e 18 minuti, Putin lodava le forze di sicurezza per aver «impedito 33 attacchi terroristici» nel 2019 aprendo al Cremlino un concerto dedicato al loro "compleanno". Ieri tra l' altro era la Giornata dei servizi di controspionaggio militare, i Vkr, impegnati anche contro i jihadisti in Siria e i guerriglieri nel Caucaso. Un' altra coincidenza non casuale, stando a qualche commentatore televisivo. Seppure fosse chiaro che la missione sarebbe stata suicida e seppure il bilancio non sia stato infine così pesante (un morto e cinque feriti), colpire l' Fsb a cavallo delle due date è stato comunque un «successo dal grande valore simbolico », ha riconosciuto persino il giornalista filogovernativo Andrej Medvedev.
il rapporto del kgb su vladimir putin
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C' è chi sui social non ha mancato di ironizzare sulle parole del presidente notando che i servizi segreti non siano riusciti a sventare proprio l' attacco terroristico mirato contro di loro. Ma nella Russia guidata da un ex agente del Kgb, dell' attacco i tg serali hanno parlato solo in coda.
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