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    VALDISERRI: “A BUDAPEST NELLA FINALE PERSA CONTRO IL SIVIGLIA È FINITA LA ROMA DI MOURINHO” – IL CREPUSCOLO DELLO “SPECIAL” DIVENTATO COL TEMPO SEMPRE PIU’ “NORMAL” – ZONCA: “MOU E’ UN TECNICO SCIUPASQUADRE. LUI NON È FINITO, MA IL SUO LAVORO NELLA CAPITALE SÌ, E DA UN PEZZO" – IL TIFOSO GRANATA GRAMELLINI: “UN GURU IN DISGRAZIA, MOURINHO È UN ALLENATORE A FINE CARRIERA, REDUCE DA ALTRI ESONERI E SORPASSATO PERSINO NELLA...”


     
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    1 - IL CARISMOU

    Estratto dell’articolo di Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”

    meme sull'esonero di mourinho. meme sull'esonero di mourinho.

     

    […] Una delle categorie più instabili dell’umanità è il tifoso di calcio. […] puoi essere un allenatore idolatrato, se però perdi tre partite di fila, gli stessi che ti esaltavano cominceranno a chiedere la tua testa. Poi ti rimpiangeranno, ma sul momento la tua cacciata viene vissuta come un atto necessario, purificatorio. È sempre andata così, fino a ieri, quando la Roma degli americani ha esonerato Mourinho. […] la squadra è messa male in classifica e pure in campo […] Invece gran parte della tifoseria si è schierata col guru in disgrazia […]

     

    meme sull'esonero di mourinho. meme sull'esonero di mourinho.

    Mourinho è un allenatore a fine carriera, reduce da altri esoneri e sorpassato persino nella comunicazione: la simpatica insolenza, con cui ci deliziò ai tempi dell’Inter, nel mondo di Instagram fa quasi tenerezza. Non ha più molto da dire, […]

     

    2 - JOSÉ MOURINHO IL TECNICO SCIUPASQUADRE LE STRAPAZZA E LE ESALTA MA RESTANO SOLO MACERIE

    Estratto dell’articolo di Giulia Zonca per “la Stampa”

     

    […] Mourinho è […] un generatore di contrasti e con l'elettricità che sprigiona tiene in piedi l'impossibile: è davvero speciale, come si è sempre definito, ma lo può essere solo a tempo, dovunque vada e a prescindere dai risultati. Non importa solo quanto vince, conta anche che cosa lascia: è un tecnico sciupasquadre. Le strapazza, fa innamorare le tifoserie, seduce al punto da convincere gli attaccanti a giocare da terzini e gli ultrà a credere che senza di lui non ci sia striscione che regga.

     

    meme sull'esonero di mourinho. meme sull'esonero di mourinho.

    Piace sempre meno alle società eppure resta una risorsa unica nei momenti di magra. Lo si paga (nello specifico 8 milioni l'anno) e gli si lasciano le chiavi di una casa che lui renderà popolare e devasterà, neanche fosse una confraternita. Sbronze epiche con postumi a lungo termine. Se ne va da Roma con le lacrime negli occhi, molto diverso dall'uomo che ha lasciato Milano chiedendo a qualcuno di spedirgli le valige. Allora era l'elegante Mou, con la dolcevita grigia i trench blu, l'impermeabile fortunato, il vice magnetico con gli occhi brillanti, Villas Boas, lanciato e disperso nella galassia del calcio.

     

    Ogni gesto dello Special era gran classe. A Roma si è mosso in tuta, con la barba trascurata, il peso del mondo e del mercato nelle occhiaie ostentate, l'espressione di chi finirà la nottata con un ultimo giro di carte in cui azzardare l'impossibile. Sciupato, trasandato, travolto da un insolito destino e non è la vecchiaia, è la capacità di essere quello che serve.

     

    JOSE MOURINHO SALUTA I TIFOSI DOPO L'ESONERO DALLA ROMA JOSE MOURINHO SALUTA I TIFOSI DOPO L'ESONERO DALLA ROMA

    Tra questi due Mourinho c'è pure il villano del Real Madrid che mette le dita negli occhi altrui e difende il territorio. C'è la fase essenziale a Manchester, dove alla supponenza delle dichiarazioni risponde un uomo asciutto, con il capello più bianco corto, senza ciuffi, vestito di nero integrale. […] Non ha portato a casa 26 titoli in 25 anni di carriera solo perché sa come muoversi, lui conosce il calcio, lo ama visceralmente, possiede il proprio mestiere a cui si è dedicato in ogni posto, però a Roma ci è venuto con una missione e non era il gioco o la classifica di serie A. Aveva altri obiettivi e li ha centrati.

     

    Probabilmente non si aspettava che l'apatica proprietà statunitense si sarebbe sbarazzata di lui dopo un derby perso in malo modo, di certo sentiva il tempo scaduto. Ha dato alla Roma un trofeo e da quelle parti non se ne vedevano dal 2008, l'ha trascinata in una finale di Europa League parzialmente scippata, ha riempito l'Olimpico orfano di Totti. Mourinho non è finito, ma il suo lavoro nella Capitale sì e da un pezzo. […]

    mourinho belotti mourinho belotti

     

    Piacerà ancora, susciterà trasporto e polemica, troverà presto un'altra squadra da esaltare e lasciare disfatta […] Se con la rinuncia a qualsiasi tentativo di attacco in sfrontato rifiuto di ogni appagamento che non dipenda dal culto della sua persona. Oppure con invenzioni strappa applausi, ruoli inventati, esordienti scatenati. […]

     

    3 - UN «TITULO», TROPPI ALIBI E L’IMPOSSIBILITÀ DI CAMBIARE COSÌ JOSÉ È DIVENTATO NORMAL

    Estratto dell’articolo di Luca Valdiserri per il “Corriere della Sera”

     

    […] José Mourinho era, è e sempre sarà José Mourinho. In purezza. La sua forza e il suo limite. Nel commentare il rigore che gli ha fatto perdere il derby contro la Lazio — fallo maldestro del giovanissimo Huijsen su Castellanos, che non poteva più essere pericoloso in quell’azione — Mourinho ha parlato di «rigore moderno», cioè figlio di un calcio cambiato prima dalle televisioni e poi dalla Var. Un calcio che lo ha reso ricco e famoso ma dal quale, anno dopo anno, si è staccato andando alla deriva.

    mourinho in tribuna a san siro - milan roma mourinho in tribuna a san siro - milan roma

     

    Ha allenato, ha combattuto, ha sbraitato e qualche volta ha vinto ancora. Sembra poco ma portare una coppa europea a Roma, pure la neonata Conference League, non è impresa da sottovalutare. Resta un «titulo», tanti altri ne hanno vinti «zeru».

     

    È facile, adesso, mettere in fila gli esoneri che Mourinho ha avuto nella seconda parte della carriera: Chelsea, Real Madrid, Manchester United, Tottenham e Roma. Sembrano la Spoon River dell’allenatore che fu. Eppure c’è qualcosa tra il folle e l’eroico nella resistenza dello Special One diventato via via più Normal. È la resistenza del giapponese sull’isola che aspettava decenni dopo il nemico. Quello con la faccia dell’arbitro inglese Taylor, il grande capro espiatorio per la sconfitta ai rigori contro il Siviglia nella finale di Europa League. È quella sera, a Budapest, che è finita la Roma di Mourinho. Vincendo, i giallorossi sarebbero andati in Champions League e chissà come sarebbe andata la storia.

    MOURINHO MOURINHO

     

    Il fantacalcio, però, non è calcio e la distopia sarebbe davvero l’insulto più grave da fare a Mourinho. L’uomo che ha costruito la sua carriera sui risultati deve essere giudicato dai risultati. […] Mou ha sempre riempito lo stadio e questo è un grande merito. Però sono fatti anche questi: 9° posto in campionato, a -22 dall’Inter capolista e a -5 dalla Fiorentina quarta; eliminazione in Coppa Italia nei quarti di finale per mano della Lazio, che non aveva Immobile, Luis Alberto e Provedel; Europa League messa in pericolo con il playoff contro il Feyenoord (15 e 22 febbraio) per non aver vinto un semplice girone con Slavia Praga, Servette e Sheriff Tiraspol. In campionato la Roma è stata tra le prime quattro in classifica solo 27 settimane su 96 […]

    JOSE MOURINHO CON I GIOCATORI DELLA ROMA DOPO LA FINALE DI EUROPA LEAGUE PERSA JOSE MOURINHO CON I GIOCATORI DELLA ROMA DOPO LA FINALE DI EUROPA LEAGUE PERSA DE ROSSI MOURINHO DE ROSSI MOURINHO

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