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    MUGHINI IN CAMPO – “MI SPIACE DAVVERO CHE CARLO VERDELLI SIA STATO LICENZIATO. BRAVISSIMO NEL COMANDARE I GIORNALISTI, LA SUA “REPUBBLICA” ERA NETTAMENTE PIÙ FIAMMEGGIANTE, DOPO LA MESTA DIREZIONE CALABRESI - E’ FUORI DI DUBBIO CHE VERDELLI SIA IL MIGLIOR DIRETTORE DELLA SUA GENERAZIONE. E’ ALTRETTANTO FUORI DI DUBBIO CHE FOSSE PATOLOGICA LA SUA DEVOZIONE AGLI EX DI “LOTTA CONTINUA” - ADESSO È SENZA LAVORO? SPERO PER IL PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE. FIN DA ORA HA UN INVITO A CENA A CASA MIA”


     
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    MUGHINI MUGHINI

    Giampiero Mughini a Dagospia

     

    Caro Dago, mi dispiace molto che nel bel mezzo di una chiacchiera amicale fra me e Francesco Merlo in cui Carlo Verdelli la faceva da protagonista, il direttore di “Repubblica” sia stato licenziato. Mi spiace davvero, e ho subito scritto a Merlo di comunicare a Verdelli la mia solidarietà.

     

    carlo verdelli carlo verdelli

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    La sua “Repubblica” era nettamente più fiammeggiante di quella precedente. E’ fuori di dubbio che Verdelli sia il miglior direttore della sua generazione. E’ altrettanto fuori di dubbio che fosse patologica la sua devozione agli ex di “Lotta continua” che lui ospitava tutti a primeggiare nel suo giornale, salvo Adriano Sofri, il maggior talento di quel gruppazzo, e sono sicuro che a Verdelli gliene spiacesse di non averlo sulla prima pagina del suo quotidiano.

     

    Carlo Verdelli Carlo Verdelli

    La mia piena solidarietà a un bravo giornalista cui è stato tolto il bastone del comando. Detto questo, io fossi stato John Elkann avrei fatto lo stesso? Forse sì. Era veramente tanta la sensibilità di Verdelli favorevole agli umori estremi della ultrasinistra italiana, dei pontefici del Bene, di quelli che ogni volta più a sinistra di così non di può, di quelli che dettano una legge morale a tutti 24 ore su 24, non ne parliamo poi quando si avvicina il 25 aprile e si spalanca la diga della retorica “antifascista”, ossia di un ferrovecchio inutilizzabile.

    carlo verdelli eugenio scalfari foto di bacco (1) carlo verdelli eugenio scalfari foto di bacco (1)

     

     Vuol dire che tutta la faccenda delle minacce mortali e relativa scorta era una fuffa? Forse sì, e lo sapevo perfettamente quando esprimevo “a voce forte” la mia solidarietà a Verdelli, uno che quando vorrà potrà venire a cena da me e chiacchierare, e ancora meglio se ci sarà il mio vecchio compare Francesco Merlo, che ricordo giovanissimo in una libreria catanese dove eravamo entrambi.

    john elkann 3 john elkann 3

     

    Detto questo non capisco bene l’uomo e il giornalista Verdelli, se non che è bravissimo nel comandare un giornale e i suoi giornalisti. L’ho visto un attimo quando era al fianco di Nini Briglia alla direzione di “Epoca”, e Nini di tutti gli ex militanti di Lotta continua che mi hanno querelato è stato il primo a ritirare la querela e io lo ricordo come persona dabbene, assolutamente dabbene.

     

    ADRIANO SOFRI ADRIANO SOFRI

    Poi Verdelli ha diretto un quotidiano sportivo al momento in cui la Juve venne sommersa dalle bombe massmediatiche, Me lo trovai vicino una sera in occasione di un premio giornalistico, lo punzecchiai un paio di volte, lui non aprì bocca. Gli avrei fatto un 6-0, 6-0, 6-0. Prontissimo ad affrontarlo sull’argomento.

     

    Poi lui ha fatto benissimo alla direzione di “Vanity Fair”. Adesso ha fatto benissimo a “Repubblica”, che aveva riempito di luce e ce ne voleva dopo la mesta direzione Calabresi. E tuttavia le minacce nei suoi confronti erano puttanate, solo un beota poteva pensare il contrario. Mattia Feltri mi ha scritto che suo padre è sotto scorta da vent’anni e che non se ne vanta.

     

    dagospia rivela l arrivo di verdelli a repubblica al posto di calabresi dagospia rivela l arrivo di verdelli a repubblica al posto di calabresi

    Adesso Verdelli è senza lavoro? Spero per il più breve tempo possibile. Fin da ora ha un invito a cena a casa mia. Non parleremo della Juve, perché lì non c’è argomento, non c’è contesa possibile, nemmeno un minuto.

     

    Magari parleremo dell’assassinio Calabresi, che cosa ne pensa lui di chi e come. O di tutto il resto che vorrà. Il mio numero di telefono è sulle pagine gialle. Si annunci e venga quando vuole. Non invito mai qualcuno perché mi offra una collaborazione al suo giornale. Invito solo persone che mi piacciono.

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