Giampiero Mughini per Dagospia
pirlo agnelli
Caro Dago, del gran derby d’Italia tra Juve e Inter questo di stasera è uno dei più inconsueti da quanto è abissale la distanza di classifica tra le due squadre sovrane di tanta parte della storia del nostro football. Da un parte un’Inter che deve dare solo una lustratina allo scudetto che s’è guadagnato spadroneggiando da metà del torneo in poi una domenica dietro l’altra.
Sul versante opposto una Juve che ha disperatamente bisogno di quei tre punti per restare a sperare di occupare l’ultimo strapuntino disponibile per sedersi alla Champions dell’anno prossimo e dunque accedere ai tanti milioni di euro che ne conseguono e che mai come in questo momento sono indispensabili alla tenuta sportiva della Gran Signora.
paratici nedved agnelli 7
A rendere più affascinante il tutto il fatto che le due navate che fanno da cardine dell’attuale cattedrale interista, Antonio Conte e Beppe Marotta, portano entrambi le stimmate bianconere, l’uno e l’altro comunque decisivi nel leggendario corso dei nove scudetti vinti di fila. Che la Juve odierna possa battere l’Inter odierna è possibile, è già avvenuto in Coppa Italia. Probabile non direi. Dati i rispettivi calendari di Napoli e Juve, persino con un pareggio la Juve rischia fortemente di non andarci in Champions. E sarebbe un disastro inaudito, tanto più che la ricostruzione della squadra e del suo morale si presenta complicatissima.
juventus paratici nedved agnelli
E siamo al cuore della faccenda. Io non condivido una virgola dell’atteggiamento di molti tifosi juventini che sono furenti contro la società bianconera e che non risparmiano strali non solo contro Pirlo (e già questa è una bestemmia, nello sport c’è quando si vince e quando si perde), ma anche contro Andrea Agnelli o Fabio Paratici. Due individui che chi ama la Juve deve baciare il tappeto su cui hanno camminato.
antonio conte
Può cadere il mondo ma per me Agnelli resta il presidente che volle sulla nostra panchina Antonio Conte e che quando quello - dopo tre scudetti conquistati di cui uno a 102 punti - sbatté la porta a mezzogiorno di un certo giorno di luglio, ebbene già alle 17 del pomeriggio di quello stesso giorno aveva assunto l’allora disoccupato Massimiliano Allegri, e alcuni fra i “tifosi juventini” bersagliarono Allegri di insulti.
agnelli pirlo
Avrete capito che se qualcuno mi definisce “tifoso juventino” metto mano alla pistola. Odio il “tifo” in tutte le sue manifestazioni e in tutto il suo settarismo. Amo il calcio e amo declinarne le passioni, la prima delle quali è la lealtà verso l’avversario e riconoscere le ragioni della sconfitta quando i propri beniamini vengono sconfitti. Essere sconfitti dopo dieci anni è tutto fuorché un disonore, è una cosa che ci sta.
Tutto sta a cercare di capire le ragioni della sconfitta, che di certo non risalgono tutte all’inesperienza da coach di Andrea Pirlo. Abbiamo sbagliato alcuni acquisti, specie quelli che ci permettevano una “sopravalenza”? Sicuro che è stato così. Ronaldo è un fenomeno da quasi 30 gol a stagione ma è un tale ingombro che devi modellare l’intero fronte d’attacco allo stesso modo di un vestito che lo calzi a pennello? Sicuro che è così. L’attuale nostro centrocampo è di serie B, specie se raffrontato a quello leggendario Pirlo/Pogba/Marchisio/Vidal? Sicuro che è così. Resta un quesito irrisolto il ruolo da attribuire in campo a giocatori/fenomeno come Dybala e Kulusevski?
MAX ALLEGRI ANDREA AGNELLI
Sicurissimo che è così. Non abbiamo una punta in area che sia una punta aguzza e tale da convivere con Ronaldo, uno che somigli vagamente al Lukaku che volevamo comprare e che Marotta ci ha soffiato da sotto il naso? Sicuro. Possiamo o no continuare con un regime di stipendi da pagare a fine mese di cui, in termini percentuali rispetto agli incassi, non esiste l’eguale in nessun’altra attività imprenditoriale? Non possiamo.
Pur forte del fantasmagorico De Ligt la nostra estrema linea difensiva è paragonabile alla invitta linea difensiva della BBC, Barzagli/Bonucci/Chiellini, di quattro o cinque anni fa? Ovvio che no. Quanto al rapporto costi/ricavi l’ “uscita di sicurezza” rappresentata dal progetto della Superlega era un’opzione realista? Mi pare evidente che no.
cr7 elkann agnelli
Ecco, queste sono le domande e le relative risposte che da innamorati della Juve dobbiamo porci. E lo dobbiamo fare quale che sia il risultato di stasera. E comunque vinca il migliore.
GIAMPIERO MUGHINI
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